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Solidarietà Uisp a Fatima, vittima di un'aggressione razzista a Torino

"Fatima è una di noi!": la giovane, che frequenta i corsi di nuoto nella piscina Massari gestita dall’Uisp Torino, è stata aggredita insieme ad un'amica su un autobus

 

L’Uisp nazionale, insieme a Patrizia Alfano, presidente Uisp Piemonte, esprime solidarietà e sostegno a Fatima Zahra Lafram, giovane che frequenta i corsi di nuoto nella piscina Massari gestita dall’Uisp Torino nelle ore riservate alle sole donne. Una realtà promossa dall’Uisp per rilanciare i valori di inclusione e rispetto attraverso lo sport sociale e per tutti. Fatima e una sua amica ieri hanno subito un’aggressione su un autobus, da parte di una ragazza che le ha colpite e ha strappato loro il velo.

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“Eravamo sul pullman tornando dal centro – racconta Fatima - e dato che la mia amica si era spostata perché ha paura dei cani una ragazza ci ha detto “avete paura dei cani ma riuscite a fare attentati terroristici” poi si è buttata su di noi, ha preso a pugni la mia amica e le ha strappato il velo. Quando ho cercato di aiutarla ha aggredito anche me. Il pullman si è fermato e abbiamo chiamato la polizia, tutte le persone hanno voluto testimoniare con noi, ma mentre aspettavamo la polizia la ragazza mi ha dato un calcio e ora sono in ospedale per fare delle lastre. La mia amica ha preso pugni sulla schiena e fatica a respirare”.

Il messaggio di Fatima è rivolto a tutti i cittadini del nostro paese, per evidenziare che non bisogna sottovalutare simili gesti né le parole che vengono usate in privato e in pubblico: “Questo messaggio è per quelli che pensano che islamofobia e razzismo non siano cose reali. Non è il primo episodio ma è la prima volta che mi picchiano: è stato umiliante e brutto perchè la polizia sapeva di aver le mani legate e ci hanno invitato a fare denuncia. Questo è il clima in cui viviamo: io chiedo solo di riconoscere che alcune parole possono avere un certo impatto, che siano dei politici o degli amici, e il nostro silenzio ci rende complici. Non è questa l’Italia in cui vorrei far crescere i miei figli”.

"Fatima è una di noi!" questo è il titolo del comunicato stampa diffuso dall'Uisp Piemonte.  Che prosegue: "ha iniziato a svolgere attività nell'Uisp quando frequentava le scuole superiori, iscrivendosi alla piscina femminile Massari. Da allora, abbiamo condiviso con lei e con altre giovani e donne musulmane, l'impegno in tanti progetti, attività, iniziative, momenti di formazione.
Abbiamo lavorato insieme per avvicinare giovani e donne ad una pratica sportiva che unisce, aggrega, crea cittadinanza attiva e inclusione. L'Uisp ha sostenuto in più occasioni Fatima nelle iniziative da lei promosse per i bambini della Siria, contro la guerra e per la solidarietà. Perché Fatima prima di tutto è una cittadina del mondo, come tutti noi impegnata per costruire un mondo più giusto. Non riusciamo a credere che sia stata aggredita, picchiata e umiliata, solo perché indossava il velo. Condanniamo fermamente questo episodio, auspicando che vengano presi i giusti provvedimenti da parte della giustizia: oggi è la giornata della legalità, molti soci e dirigenti Uisp, stanno partecipando alle marce promosse da Libera in diverse parti di Italia, oggi più che mai e di fronte a fatti di questo tipo, vogliamo gridare che c'è bisogno di legalità e giustizia. L'Uisp esprime a Fatima e alle altre donne che hanno subito con lei questa pesante e immotivata aggressione, la propria solidarietà e vicinanza nella lotta contro ogni forma di razzismo, violenza e privazione della libertà. Non ci fermeremo a questo, nei prossimi giorni organizzeremo eventi per sottolineare che lo sport può unire e contribuire alla lotta contro ogni forma di razzismo e discriminazione. Oggi portiamo tutte il velo". (E.F.)

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