Nazionale

Sport in carcere, a Milano seminario Uisp con i partner europei

Sabato 18 maggio l'Uisp ha incontrato i partner del progetto "Prisoner's Active Citizenship” per parlare di sport e inclusione. Parlano V. Manco e S. Pucci

 

Oggi, nelle carceri italiane, a praticare sport è meno di un detenuto su tre. Una percentuale che l'Uisp, da circa 40 anni impegnata nella promozione dell'attività sportiva negli Istituti di pena di tutta Italia, punta ad alzare sensibilmente. I diversi progetti oltre le mura sono ormai parte integrante del Dna dell'associazione, tra i promotori del progetto europeo “Prisoner's Active Citizenship”, parte del programma “Erasmus+ KA2” avviato nel 2018 e in corso fino a novembre 2020. Un'iniziativa che, oltre all'Italia con l'Uisp, vede al lavoro altre quattro nazioni europee, Belgio, Olanda, Croazia e Regno Unito, con le diverse realtà protagoniste del progetto che si sono date appuntamento sabato 18 maggio a Milano, presso il Palazzo della Regione, per un seminario particolarmente partecipato. L'incontro ha avuto l'obiettivo di offrire ulteriori strumenti ai diversi territori coinvolti per portare avanti le proprie attività nel modo più efficace possibile. In platea decine di tecnici, dirigenti ed educatori che tutti i giorni usano lo sport come strumento di inclusione sociale per le persone detenute.

“L'esperienza dell'Uisp in carcere affonda le radici negli anni Settanta, quando sfidare i pregiudizi era tutt'altro che semplice – il commento finale di Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp - Chi è detenuto necessita di ritrovare la consapevolezza della realtà e di sé stesso, e in questo senso lo sport costituisce un'occasione privilegiata di cittadinanza attiva. Negli anni l'Uisp ha confermato di essere un interlocutore credibile per le istituzioni: in questo contesto il progetto PAC rappresenta un tassello avanzato, un salto di qualità perchè fa emergere il ruolo dell'Uisp e degli altri enti in gioco nel costruire condizioni di vita migliori in uno spazio ristretto. Costruiamo non solo momenti di socialità, ma anche di grande partecipazione dove si realizza un “ponte” ideale tra dentro e fuori, ribadendo alle persone detenute di essere parte della comunità”.

Stefano Pucci, presidente Uisp Lombardia e responsabile nazionale politiche Uisp per la salute e l'inclusione, ha coordinato il seminario: “L'attività Uisp nelle carceri lombarde coinvolge 2.500 detenuti, oltre a 3.700 cittadini che compartecipano a vario titolo alle diverse proposte. C'è ancora tanto da fare, ma grazie alla proficua collaborazione con le istituzioni oggi siamo in grado di mettere in campo una vasta gamma di iniziative che permettono ai detenuti di restare in contatto con la comunità, praticando una reale cittadinanza attiva”.

GUARDA IL VIDEO con le interviste a Vincenzo Manco e Stefano Pucci

Ad aprire la giornata, che ha avuto il patrocinio della Regione Lombardia, i saluti dell'assessore regionale Sport e Giovani, Martina Cambiaghi, che ha evidenziato l'importanza dell'Uisp sul territorio lombardo (GUARDA IL VIDEO con l'intervista a Cambiaghi), e di Claudio Pedrazzini di CONI Lombardia. Preziosi i contributi di Gabriella Stramaccioni, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Roma, che ha evidenziato come il linguaggio universale dello sport sia utilissimo per coinvolgere i detenuti, soprattutto quelli più giovani; di Claudio Villa, presidente ASOM-Associazione Salto Oltre il Muro, che ha raccontato l'esperienza di corsi di formazione con cavalli destinati ai detenuti in atto dal 2007 nel carcere milanese di Bollate; e di Ilaria Nobili, responsabile Uisp Roma attività in carcere, che ha raccontato la bella storia di Vivicittà, la manifestazione Uisp organizzata ogni anno, oltre che in tante città italiane, anche dentro le mura di numerose case di reclusione. Spazio poi alla presentazione delle attività di partecipazione attiva in Europa, moderata da Camilla De Concini e Daniela Conti e a cura di Gino Campearts, De Rode Antraciet (Belgio), Branka Peruraka, Udruga Za Kreativni Sociajlni Rad (Croazia), Ed Santman, Changes & Changes (Olanda), Katy Oglethorpe, Prisoner's Education Trust (Regno Unito). (di Fabio Spaterna, redazione Uisp Lombardia)

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