Nazionale

Terremoto nel Centro Italia: interventi Uisp per zone colpite

Lettera aperta di Vincenzo Manco, presidente Uisp, ai presidenti dei Comitati Uisp di tutta Italia: stiamo coordinando gli interventi

Lo sport sociale e per tutti per le popolazioni colpite dal terremoto ad Amatrice e nel Centro Italia: il presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco ha inviato una lettera aperta ai presidenti dei Comitati regionali e territoriali Uisp e ai responsabili delle strutture di attività per informare delle iniziative di solidarietà realizzate sinora e sugli impegni futuri: “La tragedia del terremoto chiama a raccolta, ancora una volta, tutte le risorse del Paese per dare un contributo non solo sull’emergenza - come lodevolmente è stato fatto fino a questo momento, grazie anche all’azione spontanea o coordinata dei tanti volontari delle organizzazioni di terzo settore - ma soprattutto per guardare al futuro immediato e prossimo delle popolazioni colpite”.

“Dopo i funerali delle vittime – prosegue Vincenzo Manco - dopo la ricognizione dei danni e dopo l’individuazione delle responsabilità, che purtroppo anche in questa occasione si registrano, ci sarà il momento degli interventi nei campi che sono stati allestiti e la necessità di impegnarsi a ricostruire i paesi delle zone colpite ma soprattutto, la normalità e la serenità delle popolazioni.

Fin dalle prime ore della tragedia e man mano che arrivavano le notizie, la Presidenza nazionale Uisp si è mossa per mettersi a disposizione tenendo i contatti con i presidenti dei Comitati Regionali e Territoriali delle zone colpite, per raccogliere i fabbisogni e per rispondere a vario titolo alle prime necessità. Per tale motivo ringrazio con forza, a nome di tutta la Direzione Nazionale, tutti i nostri presidenti e dirigenti, volontari e volontarie che da subito si sono messi a disposizione per i primi soccorsi. Ancora una volta abbiamo dato un’ottima prova di ciò che sappiamo essere.

Con Enrico Maestrelli, nostro riferimento nazionale nel rapporto con la centrale della Protezione Civile, ci siamo tenuti costantemente in contatto per capire come procedere dopo l’emergenza relativamente alla vita nei campi e  pensando alla ricostruzione.

A tal proposito sarete al corrente che il Consiglio Nazionale Uisp, già da qualche anno, ha adottato un fondo per interventi relativi alle emergenze e calamità naturali con il quale, come accaduto in occasioni dei terremoti e delle alluvioni precedenti e grazie al nostro sistema di relazioni ed alleanze, siamo riusciti a realizzare interventi a favore di società sportive bisognose di riprendere la propria attività ed altrettanti interventi, nel rapporto con le amministrazioni locali colpite, di risanamento eo ricostruzione di impiantistica sportiva di base.

Questo, credo, dovrà essere il nostro impegno futuro. A tal proposito in questi giorni abbiamo tenuto contatti anche con altre organizzazioni sportive e del terzo settore, Csi, US Acli, Save the Children, Anpas, ActionAid, psicologi dello sport e, nel condividere di coordinare e di mettere a sistema le varie attività in modo da ottimizzare e garantire interventi il più possibile utili, abbiamo concordato azioni congiunte di presenza nei campi per attività sportive e sociali.

In queste ore individueremo una data per una riunione con i Comitati regionali e territoriali Uisp delle zone colpite ed interessate dal sisma, cosa che avverrà nei primi giorni di settembre per coordinare le diverse azioni che vorremmo mettere a disposizione. 

Le esperienze del terremoto dell’Abruzzo e dell’Emilia ci hanno fatto maturare una modalità di azione che, oltre ad essere stata apprezzata dalle popolazioni e dalle pubbliche amministrazioni, ha permesso alla Uisp di offrire un segno tangibile e trasparente, nell’immediato e nei mesi successivi, della nostra azione quotidiana in occasioni tragiche come quella che stiamo vivendo in questi giorni. Sono sicuro che tutto ciò che faremo e che abbiamo sempre fatto è il modo più utile e sincero per rendere omaggio alle vittime, per alleviare il dolore dei feriti e dei parenti, per ridare speranza e futuro a quelle popolazioni ed, indirettamente, all’intero sistema Paese.

Ancora grazie per tutto ciò che avete fatto e per ciò che, ne sono certo, riuscirete, riusciremo a fare”.

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