Verso Vivicittà: con l'Uisp sulla strada di Gianni Rodari

Ad un mese e mezzo dalla data programmata per lo svolgimento di Vivicittà 2020, l’Uisp presenta l’immagine grafica coordinata che caratterizzerà la 37° edizione della “corsa più grande del mondo”. Si tratta di un simpatico elefantino che, con il suo passo e col pettorale della manifestazione, partecipa a modo suo alla corsa podistica. L’importante è andare, muoversi, partire, perché “Chi non parte, in verità, in nessun luogo arriverà”. Si tratta di un verso tratto dalla prolifica immaginazione di Gianni Rodari, del quale ricorre il centenario della nascita, al quale l’Uisp continua a dedicare una particolare attenzione.

Infatti, dopo la pubblicazione dell’Agenda annuale Sportpertutti e dei due numeri del Discobolo, l’Uisp sta dedicando la linea grafica delle manifestazioni nazionali proprio al grande scrittore, giornalista e pedagogista. Già in occasione dello svolgimento delle giornate centrali di Giocagin è stata lanciata una linea di comunicazione ispirata a Rodari, con il MANIFESTO e la foca che ne è protagonista che si anima e diventa il soggetto del VIDEO PROMOZIONALE che ha riscosso, e sta riscuotendo, grande successo. Ricordiamo infatti che Giocagin, nonstante gli annullamenti e i rinvii di questo periodo, proseguirà sino all’estate.

L'appuntamento con Vivicittà è per domenica 19 aprile, con lo start alle 9.30 dato in diretta da Radio 1 Rai. La manifestazione prevede percorsi compensati di 10 km con una classifica unica internazionale e tante corse non competitive su distanze variabili. Come ogni anno sono previste anche molte corse all'interno delle carceri e degli istituti penitenziari minorili e la solidarietà con i bambini dei campi profughi in Libano.

L’abbinamento tra Rodari e Vivicittà ispirerà anche lo svolgimento della conferenza stampa nazionale, che verrà programmata a ridosso della manifestazione e che si svolgerà in un luogo rodariano della Capitale.

Ricordiamo infatti che Gianni Rodari visse a Roma dal 1950 al 1980, anno della sua prematura scomparsa. "La funzione creatrice dell’immaginazione è propria dell’uomo comune, perché è condizione necessaria della vita quotidiana": Gianni Rodari scriveva così nella Grammatica della fantasia, una delle sue opere più note e tradotte in tutto il mondo. La stessa fantasia che, negli anni, ha portato l’Uisp a reinventare lo sport, a farne atto creativo libero,  prima ancora che disciplina.

L’incontro tra Rodari e l’Uisp risale alle origini, quando all’inizio degli anni ’50 partecipava al Campeggio Internazionale di Cogoleto, Genova, insieme ad Arrigo Diodati, uno dei padri fondatori dell’associazione e a giovani che provenivano da tutto il mondo. Basta leggere il “Manuale del pioniere”, scritto da Rodari nel 1952, per comprendere a fondo questo legame, una pubblicazione di circa 200 pagine che doveva rappresentare una guida per gli educatori dell’Api, associazione poi confluita nell’Uisp: “Il gioco è una battaglia nella quale tutti devono essere vincitori – si legge nel Manuale - anche nel caso di giochi sportivi nei quali un gruppo vince e un altro perde, bisogna abituare i ragazzi a considerare riuscito un gioco quando tutti vi si sono interessati, TUTTI ne hanno imparato qualcosa e nessuno è stato offeso”.

Diritti, gioco, sport, con particolare riferimento ai bambini: sono valori costitutivi dell’Uisp. Le grandi manifestazioni sono un’occasione per rilanciare il messaggio di Rodari, sotto forma di immagini grafiche e video, in circa 200 città che verranno attraversate da Giocagin, Vivicittà, Bicincittà e Summerbasket. Le illustrazioni che accompagneranno manifesti, magliette e gadget vari delle quattro manifestazioni nazionali Uisp sono opera del grafico Andrea Dreini. (di Ivano Maiorella)