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Workshop on line per il progetto europeo Spin Women

Il 24 ottobre si è svolta una giornata di lavoro sulle strategie per includere donne e ragazze migranti nell’attività sportiva

 

Il tempo, l’abbigliamento, un ambiente ostile, la famiglia, le priorità… sono tanti i fattori che possono allontanare una donna migrante dalla pratica sportiva. Ed ecco allora che le associazioni che promuovono uno sport inclusivo, per tutte e per tutti, si trovano ad interrogarsi su cosa possono fare per contribuire ad abbattere queste barriereIl progetto europeo Spin Women, di cui l'Uisp è partner insieme ad associazioni di altri sei paesi, ha lavorato sul tema per due anni, producendo ricerche, linee guida, workshop e programmi di mentoring. I partner sono: VIDC (Austria – capofila), Camino (Germania), FAI (Irlanda), Likkukaa (Finlandia), Mahatma Ghandhi for Human Right Organisation (Ungheria), Sindicato dos Jogadores (Portogallo).

Nel dicembre 2019 l’Uisp, insieme ai partner di progetto, ha partecipato ad un seminario formativo a Berlino, dove ai partecipanti sono stati forniti strumenti di lavoro pratici per aumentare il grado di coinvolgimento e inclusione di donne e ragazze migranti nello sport. I seminari si sarebbero dovuti replicare con le stesse modalità in tutti i paesi partecipanti, ma per ragioni legate all’emergenza sanitaria in corso, ogni associazione ha dovuto trovare un “piano b” per preservare gli obiettivi del corso tutelando la salute dei partecipanti.  

Con questi presupposti sabato 24 ottobre si è svolto in Italia il workshop online “Spin Women - Sport e inclusione per donne migranti”, dove 26 partecipanti provenienti da 15 comitati territoriali e regionali Uisp si sono confrontati su ostacoli e strategie per superarli. 

Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp, ha illustrato il progetto mentre Carlo Balestri, responsabile Politiche internazionali, cooperazione e intercultura Uisp, ha presentato i risultati della ricerca Equal access and participation of migrant women and girls in sports, realizzata dal partner tedesco Camino. 

Francesca Di Feo, educatrice Uisp Ciriè-Settimo-Chivasso, che era stata tra i partecipanti al seminario di Berlino, ha gestito poi la parte pratica della riunione: i partecipanti sono stati divisi in 5 gruppi di lavoro con un compito preciso, delineare la policy di una società sportiva di base che avesse l’obiettivo di incrementare il coinvolgimento di donne e ragazze migranti. Finita la sessione in gruppi, i partecipanti sono tornati in plenaria, dove hanno riportato i risultati del lavoro svolto. In chiusura del workshop, sono stati proiettati i sette video realizzati dall’Uisp nell’ambito del progetto, per poi commentarli insieme. (di Layla Mousa, coordinatrice progetto Spin Women)

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