Settore di Attività Nazionale

Rugby

La nostra storia: sport sociale e per tutti da oltre settant'anni

L'Uisp è nata quando è nata la nostra Carta Costituzionale. Il 2008 è stato il sessantennale della nascita dell'Uisp e il sessantennale della Costituzione Italiana: c'è un nesso? 

Più di uno, secondo i "senatori" dell'Uisp, i padri fondatori di questa associazione storica che, proprio intorno all'idea di un "nuovo" sport, hanno speso le loro energie giovanili nell'Italia che ripartiva: libera, democratica e antifascista. E che c'entrava lo sport? In tanti si ritrovarono insieme facendo della loro passione, appunto lo sport, un formidabile collante associativo, fonte di impegno sociale e civile per contribuire a "cambiare il mondo".

Narrano gli annali che, dopo alcuni appuntamenti preparatori che si svolsero in primavera, il Congresso istitutivo dell'Uisp si tenne a Bologna dal 20 al 23 settembre 1948...
Da quel momento si accavallano frammenti straordinari di una storia che, per molti versi, è ancora tutta da raccontare.

 

Rugby Uisp nasce nel 2010 grazie a una manciata di squadre che organizzano un piccolo campionato tra loro. I segni distintivi fin dalla nascita sono l’inclusione e l’amatorialità, per uno sport in cui punteggi e classifiche siano in secondo piano privilegiando divertimento e socializzazione. Coltiviamo questa cultura per la crescita del movimento rugbistico, un mondo appassionante al quale però non è semplicissimo accedere per chi non si è già avvicinato in età giovanile.

 L’inclusività è un aspetto fondamentale delle squadre Uisp, sia verso i neofiti, verso gli old (giocatori oltre i 42 anni) ma anche verso giocatori esperti che non riescono ad allenarsi regolarmente in club più selettivi. Il nostro approccio è quindi complementare con la Federazione Italiana Rugby, per portare in campo chi altrimenti non avrebbe altre strade. La nostra decennale attività ha sviluppato queste specifiche fino a realizzare campionati nazionali con più di 20 squadre.

 Come si traduce questo spirito nel gioco? Con un maggior numero di sostituzioni e giocatori a foglio gara (25 anziché 21), con la possibilità di praticare mischie no-contest, con l’apertura a prestiti tra squadre e stilando un calendario in cui si gioca ogni due settimane anziché ogni domenica. Si arriva così a rendere il rugby più accessibile anche a chi ha meno tempo libero o non ha le capacità atletiche per sostenere tutti gli 80 minuti della partita.

 Il campionato si svolge da ottobre a maggio sui campi delle varie società, che ospitano partita e terzo tempo. Al termine della stagione si celebrano le Finali Nazionali, una giornata di rugby in cui si sfidano le finaliste delle prime dieci posizioni in classifica. Contemporaneamente diamo supporto alle iniziative locali organizzate autonomamente dalle squadre, che sono la vera forza motrice del campionato. Il nostro appoggio e partecipazione vanno anche ai tornei italiani affini alla nostra idea di sport, quali lo Snow Rugby di Tarvisio o i Mondiali Antirazzisti.

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