Ma se facessimo una selezione tra i giocatori Uisp cosa salterebbe fuori? Nel grande stop di marzo 2020 abbiamo chiesto agli allenatori delle squadre di schierare due giocatori per questa selezione fantasmagorica, adducendo scuse assai pretestuose per la scelta di quei degni esemplari. Questa sarebbe la magica rosa premiata dai coach:
1 – Claudio Calosso, classe 1983, | 185 cm x 110 kg | VANZAGO: elemento dominante della mischia, capace di indirizzare il pacchetto in avanzamento, agevolando quindi il compito degli altri avanti nella conquista della mischia.
2 – Matteo Barbesin, classe 1982 | 173 cm x 95 kg | VARIEGATI: 100% di presenze alle partite tranne una: la finale vittoriosa a Milano… causa il suo matrimonio. Lottatore di prima linea. È sempre in campo anche contro qualche parere medico. Variegato a tutto tondo, dentro e fuori dal campo. Carattere fumantino ma giocatore e amico fedele, sempre pronto ad esserci.
3 – Walter Sapuppo, classe 1981 | 175cm x 98 kg | ASR MILANO: ha una ripartizione polmonare che gli permette di morire per mancanza di fiato e allo stesso tempo continuare a parlare ininterrottamente. Ball carrier al grido "Vesuvio" per sottolineare una origine non proprio meneghina. Temibile (per i compagni di squadra soprattutto).
4 – Alvise Gris, classe 1989 | 185 cm x 107 kg | CINGHIALI DEL SETTA: esordisce nel 2016 e compie passi da gigante nella comprensione di gioco. Il tipico giocatore che non ruba l'occhio, ma fa una marea di lavoro sporco e dà una mano non indifferente nelle fasi statiche, sia mischia che rimessa laterale. Giocatori come Alvise sono la spina dorsale di una squadra, in un ruolo misconosciuto come la seconda linea.
5 – Giuliano Bello, classe 1975 | 194 cm x 113 kg | MOGLIANO: capitano del Mogliano, è un giocatore con spiccata personalità ed esperienza rugbistica. Sempre presente agli allenamenti, è di esempio verso i propri compagni per continuità e impegno.
6 – Paolo ‘Wallace’ De Cesero, classe 1983 | 170 cm x 85 kg | BENACUM: giocatore inossidabile che sprigiona molta energia in campo. Alla qualità unisce anche la quantità: su 10 partite lui ne gioca 11.
7 – Gabriele Mocchiuti, classe 1999 | 170cm x 70 kg | GORIZIA: è il prototipo mentale del prefetto rugbista, irrefrenabile, implacabile, presente in ogni dove nel campo, sempre concentrato in partita e in allenamento. Veste la fascia da capitano del Gorizia. La riprova che il rugby è veramente per tutti, visto che spesso è il migliore in partita a dispetto del suo fisico smilzo.
8 – Carlo Bosoni, classe 1993 | 190 cm x 90 kg | CODOGNO: insieme al gemello Pietro sono la coppia di terze di Codogno, squadra di cui Carlo è capitano. Altissima percentuale di placcaggi; non sorride mai dal 2017. Studia all’università di Firenze e si allena in Toscana, ma ha un fortissimo attaccamento alla maglia: la domenica per le partite ritorna a Codogno per giocare con i propri compagni.
9 – Tim Garnier, classe 1986 | 170 cm x 67 kg | BOCCONI: inizia a giocare in patria con lo Stade Montluçonnaise. Nove anni fa è arrivato in Italia per lavoro e ha bussato alla porta di Chicken, pare unicamente perché il Chicken, di cui il Bocconi è una costola, ha nello stemma il galletto come la Francia. Prende un sacco di botte perché le terze linee non lo proteggono, ma non molla mai.
10 – Marco ‘Bert’ Bertoldo, classe 1992 | 182 cm x 92 kg | RONDONI: vero e proprio utility back, con i Rondoni gioca principalmente mediano di mischia (avendo la tendenza a non stare mai zitto) ma sarebbe nato come terza. All’occorrenza può giocare anche centro e apertura.
11 – Riccardo ‘Fuffolo’ Baroncini, classe 1998 | 174 cm x 64 kg | BENACENSE: ha dato fiducia alla squadra quando erano un gruppo di scalzacani senza obiettivi e si è sempre impegnato.al massimo. Questo amore per la Benacense e per il rugby è presente in ogni suo gesto, sia sul campo da gioco che fuori. Attitudine: resilienza.
12 – Michele Zandomeneghi, classe 1989 | 190 cm x 110 kg | DRAGHI: potente sul piano fisico, ha tanta esperienza e sicurezza a livello tecnico. Una garanzia quando ha la palla in mano. È un punto di riferimento per la squadra e si allena con continuità.
13 – Marco ‘Palo’ Carraro, classe 1992 | 183 cm x 95 kg | PUTEI VECI: è la prima scelta come piazzatore ma in campo preferisce attaccare palla in mano più che con calci tattici. Ottima tecnica di base con grandi doti di ballcarrier e solido in difesa. È capace di coprire il ruolo dell’estremo, ma ha anche dei difetti: è innamorato della palla e prende troppi pali, perciò il soprannome Marco ‘Palo’.
14 – Raoul Scarazzini, classe 1980 | 177 cm x 80 kg | RHO SABRES: ottima visione e controllo del gioco, numero 10 in Rho Sabres, ha non solo un caratteraccio ma anche una grinta sorprendente. In una partita si è fratturato una mano completando un placcaggio improbabile, ma è rimasto in campo per segnare la meta del pareggio. Piu rompiscatole tipo Owen Farrell che gentiluomo come Jonny Wilkinson. Nobile lignaggio rugbistico: 22 anni nel Rugby Rho, di cui è stato capitano dal 2008 al 2010, così come suo padre lo fu nel 1973.
15 – Barzanti Adriano, classe 2000 | 176 cm x 75 kg | OLD CESENA: giovane disponibile e promettente con un percorso rugbistico che parte nel 2009. Punti di forza: velocità e sangue freddo. Si distingue in campo per calma e razionalità.
16 – Piero ‘Pierone’ Fornaciari, classe 1990 | 190 cm x 110 kg | STELLA ROSSA: dal Veneto a Milano, appena arrivato si aggrega alla Stella Rossa per comunanza di valori. Da seconda linea diventa pilone per esigenza. Gigante gentile, si guadagna il rispetto di compagni e avversari in campo e nel terzo tempo. Inarrestabile ball carrier, buone mani e tanto tanto cuore che mette al servizio della squadra con commovente generosità!
17 – Ceci ‘Wonder Fumna’ | 170 cm x 85 kg | DYNAMO DORA: in campo placca e distrugge qualsiasi cosa le passi attorno facendo più danni di Katrina, ma riesce a sorriderti anche mentre fa meta, così ti incazzi di più. Fuori dal campo: polmoni di rovere e cuore d’acciaio capace di polverizzare un’intera annata di Barbaresco, grappa barricata e la produzione di birra della Westfalia.
18 - Nicola ‘Michl8’ Michelon, classe 1986 | 180 cm x 110 kg | TORELLI SUDATI: approda al rugby dalla pallamano. Colleziona soprannomi per ogni situazione. Tenace e inesorabile riesce a mettere carica ai compagni. Numero 8 con esperienze in prima linea. Colonna portante della squadra, riferimento per tutti. Durante gli allenamenti è molto impegnato e trascinatore. Fa valere il fisico possente con le sue ripartenze dove l'accelerazione la fa da padrone. Preferisce il dritto per dritto ma non disdegna il riposizionamento nel gioco aperto. Sempre in campo, anche con qualche acciacco. È riuscito a farsi fuori una caviglia tentando un improbabile calcio. Riesce sempre a mettere metodo e impegno dove i "nuovi" trovano sempre sostegno. Anima dello spogliatoio e dei terzi tempi rappresenta lo spirito Torello della squadra tutta.
19 – Francesco ‘Thor’ Longoni, classe 1995 | 192 cm x 87 kg | STELLA ROSSA: terrore delle aperture, nonostante è alto quasi due metri falcia tutto ciò che passa ad altezza erba. Immortale, onnipresente, instancabile, ma ciò nonostante modesto, semplicemente divino. Ammirato e osannato dalla squadra è l’anima giovane della Stella Rossa. Non manca un allenamento, mette sempre 150% di atleticità e testa, trascina tutti con il suo entusiasmo, in campo, in spogliatoio e nel terzo tempo.
20 - Roberto ‘Peo’ De Rossi, classe 1979 | 180 cm x 84 kg | PUTEI VECI: capitano dei Putei, open side flanker, comanda la touche ed è un saltatore affidabile. È dotato di grande mobilità che lo fa giocare a tutto campo. Ama attaccare ma è nel placcaggio dove eccelle, una tagliola! Poche parole tanti fatti. Leader by example. I suoi difetti... è "leggermente" permaloso.
21 – El Chino ‘Eroe dei due mondi’ DYNAMO DORA: in campo cerca meticolosamente gli avversari come l’argento nel Rio de la Plata e i sassi sacri nella Stura, non ne rimane per nessuno. Fuori dal campo: l’hanno visto tagliare l’erba di un rettangolo 100x70 mentre con la stessa erba ne faceva allucinogeni, mate e un copricapo azteco. Il tutto contemporaneamente e armato solo di falcino.
22 – Giulio Ottaviano, classe 1990 | 170 cm x 68 kg | ASR MILANO: capitano della formazione lombarda, sa giocare mediano di mischia ma anche ala, primo e secondo centro e a volte anche numero 10. C'è sempre, anche e soprattutto quando non c'è. Unico.
23 – Emanuele Masi, classe 2000 | 170 cm x 77 kg | SAN MARINO: giocatore di poche parole e molti fatti. Si è sempre impegnato sia nel settore giovanile, che in prima squadra. Ottimo placcatore, dà il meglio in campo nel ruolo di centro, entra deciso e non ha timore dell'impatto fisico.
24 - Tommaso ‘Tarta’ Tartaglia, classe 1980 | 165 cm x 75 kg | TORELLI SUDATI: collezionando quasi il 100% delle presenze agli allenamenti e partite, rappresenta l'essenza del rugby. Arrivato al rugby per caso è la dimostrazione che tutti posso giocare a questo sport. Non molla mai. Sempre sotto. Sempre tutto fuorché un giocatore di rugby. Pratica anche altri sport ma è talmente innamorato del rugby che è riuscito a trascinare la compagna e a trasmettere la passione ai figli che dimostrano ottimi risultati. Ma l'espressione più bella la dimostra in spogliatoio e ai terzi tempi! Festaiolo e scherzoso non manca mai di far sentire a casa i nuovi e anche i vecchi.
25 – Andrea Luigi ‘Pancio’ Panciroli, classe 1990 | 177cm x 92 kg | BARBAROSSA LODI: giocatore eclettico, fa tutto ma non bene. Ha una straordinaria capacità di creare mete dal nulla. "Il Pancio", prima di cedere il nome al noto youtuber, era una terza linea di grande sacrificio e aggressività. Questo fino al giorno in cui il mister decise di relegarlo all'ala per sfruttare le sue doti da metaman (versione ufficiale). Segno distintivo: frontino e dito al cielo prima di schiacciare in meta. Chiunque in campo ha odiato e ha avuto un battibecco col Pancio. E son gli stessi ai quali ha offerto litri di campari shekerato.