Comitato Territoriale

Alessandria - Asti

Progetto Erasmus Plus KA2

Durante i giorni scorsi il Comitato Territoriale Uisp di Alessandria ha ospitato il secondo dei tre training di lavoro previsti nell’ambito del Progetto Erasmus Plus KA2 - Escape  “Capacità e competenza come alternative alla prigione (Professional skills and competence –Alternative to prison)”. Questo programma internazionale, del quale Uisp Alessandria è capofila,  ha come obiettivo principale quello di favorire lo scambio di esperienze fra professionisti che lavorano nel campo del recupero e del reinserimento dei detenuti, specialmente per ciò che riguarda l’educazione e il lavoro. Partner del Comitato sono tre realtà operanti nel sociale: Silta Valmennusyhdistys ry (ONG finalndese con sede a Tampere), Orbi Agency (impresa sociale bulgara con sede a Sofia) e Fondazione Courage (italo bulgara con sede a Plovdiv).

Dando seguito al primo incontro, svoltosi in Finlandia nel febbraio scorso, i partecipanti delle delegazioni sono stati accolti dal 17 al 19 luglio, partecipando al training progettato e realizzato da Uisp Alessandria in collaborazione con L’Amministrazione Penitenziaria di Alessandria. Lunedì e martedì, durante la visita ai due Istituti Penitenziari “Cantiello e Gaeta”, sono stati mostrati gli spazi dove si svolgono le attività all’interno del carcere, destinate a detenuti coinvolti in percorsi di istruzione, formazione lavorativa e sport. Riguardo a quest’ultimo aspetto Uisp Alessandria organizza da 22 anni corsi con istruttori qualificati; l’ultimo anno ha visto l’attivazione di programmi di yoga e scacchi presso l’Istituto Penitenziario di San Michele, e corsi di ginnastica, palestra  e per arbitri di calcio in quello di piazza Don Soria.

Le delegazioni ospitate hanno apprezzato la qualità del livello raggiunto nella collaborazione tra Uisp e Amministrazione Penitenziaria e hanno potuto constatare la professionalità raggiunta sia nell’ambito delle iniziative promosse con l’obiettivo di creare lavoro per i detenuti dentro e fuori le mura dalla Cooperativa Sociale “Idee in fuga”, dalla falegnameria “Social Wood” e dalla Cooperativa sociale “Coompany &”, sia con il Progetto Agorà, che consente percorsi formativi e culturali. A San Michele è stato possibile visitare la panetteria, la pasticceria, le coltivazioni orticole e il luppoleto, dove lavorano le persone recluse. Sempre a San Michele si trova una sezione sperimentale anche a livello della progettazione degli spazi, con un’ambientazione di grande impatto cromatico e funzionale.

Successivamente alle visite ci sono stati momenti di briefing e confronto, coordinati dal Presidente della Uisp di Alessandria Maurizio Arduino, ai quali erano presenti Maria Isabella De Gennaro e Maria Luisa Abossida, Direttore e Comandante dei due Istituti Penitenziari, Simona Di Mauro, Capo Area Trattamentale, Giuseppa Zavattieri, Direttore U.E.P.E. di Alessandria, e Carmine Falanga, Andrea Ferrari e padre Beppe Giunti per le cooperative e imprese sociali. Per tutte le persone coinvolte nella realizzazione del progetto questa circostanza è stata un’occasione per discutere e confrontarsi sulle esperienze maturate in Italia, Finlandia e Bulgaria durante i programmi di riabilitazione effettuati nell’ottica di aumentare l’occupabilità e l’integrazione dei detenuti dopo la fine della pena.

Mercoledì è stata molto emozionante la visita al Museo del Carcere “Le Nuove” di Torino, a cura dell’Associazione Onlus “Nessun uomo è un’isola”, lungo un percorso storico-museale che propone la scoperta delle celle dove, durante la Resistenza, uomini comuni soffrirono per l’affermazione dell’Italia libera e democratica.

Si rievocano eventi criminali noti, gli Agenti di Custodia, storie di fine Ottocento, la Prima Guerra Mondiale, il Biennio Rosso, le lotte antifasciste, le persecuzioni razziali, la Resistenza in particolare nel famigerato Primo Braccio tedesco, le rivolte, le storie di fascisti, l’ultima esecuzione capitale in Italia, il terrorismo con l’uccisione di quattro Agenti, la testimonianza dei valori universali nelle celle dei condannati a morte.

 

L’esperienza si è conclusa con un arrivederci in Bulgaria a Sofia, Plovdiv e Stara Zagora per il terzo ed ultimo training di lavoro e  la conclusione del progetto.

  

  

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