Comitato Territoriale

Ascoli Piceno

Al via il progetto “Il mare non ha paese”

Al via il progetto “Il mare non ha paese” realizzato dall'ASD Argonauti in partenariato con UISP comitato territoriale di Ascoli Piceno, la cooperativa sociale “On the road” e il Comune di Grottammare

 

 GROTTAMMARE – Prenderanno il via nel mese di aprile le attività del progetto “Il mare non ha paese” realizzato dall'ASD Argonauti, operante nel campo della promozione di sport acquatici e che si occupa anche di educazione ambientale e promozione del territorio.

Il progetto è stato presentato, in partenariato con UISP comitato territoriale di Ascoli Piceno, la cooperativa sociale “On the road” e il Comune di Grottammare, al Dipartimento dello Sport a seguito dell'avviso pubblico “Destinato alle associazioni sportive dilettantistiche per la selezione di progetti in ambito sportivo finalizzati al contrasto delle discriminazioni e alla promozione della parità di trattamento”. Il progetto è stato co-finanziato dal Dipartimento dello sport e dalla Fondazione Carisap.

Il progetto con caratteristiche altamente innovative vuole promuovere l’integrazione sociale di stranieri e la prevenzione di fenomeni di razzismo attraverso il concetto base per cui il mare rappresenta un’entità unica senza confini ne barriere, inoltre attraverso la pratica sportiva, i giovani partecipanti collaboreranno senza distinzione di genere. L'obiettivo generale è infatti quello di perseguire e sviluppare l'inclusione sociale e l'interazione tra giovani di etnie e culture diverse, nonché la diminuzione di gender gap nelle attività sportive acquatiche.

“Il mare non ha paese” avrà come destinatari delle attività pratiche i giovani dai 10 ai 17 anni. Le attività riguarderanno sia giochi di squadra, sia attività di preparazione alle esperienze in mare. Attraverso esperienze in barca a vela, kayaking e snorkeling con il supporto di esperti in vela, biologi marini e antropologi i partecipanti comprenderanno le basi della navigazione, le conoscenze sulle particolarità del nostro territorio e tradizioni marinare e l’influenza dei popoli sulle comunità costiere Le attività di vela saranno svolte a bordo di barche a vela del porto di San Benedetto del Tronto in collaborazione con il Circolo Nautico Sambenedettese. Le uscite in kayak e snorkeling avverranno al SIC (sito natura 2000) San Nicola a Mare, unico habitat naturale roccioso della costa picena. I giovani saranno accompagnati da biologi marini che mostreranno le particolarità del mare e dei suoi abitanti. Sarà organizzata anche una giornata dedicata all’acquaticità e introduzione al salvamento acquatico con il prezioso contributo della Federazione Italiana Salvamento Acquatico, FISA.

Il progetto rappresenta un complesso processo formativo non solo nella parte in cui teoria e pratica vanno di pari passo, ma anche laddove l'apprendimento attivo e la co-creazione dei risultati finali del progetto miglioreranno l'impegno dei partner nell'affrontare la discriminazione attraverso attività sportive e culturali. Attraverso le sinergie di diverse realtà sul territorio si vuole creare una rete che permetterà, anche a fine progetto di continuare il lavoro di integrazione sociale e collaborazione.

Lo Sport è uno strumento di prevenzione del disagio sociale e psicofisico e gioca un ruolo importante nella formazione della persona. L'accesso alla pratica sportiva deve essere garantito a tutti, soprattutto alle fasce più disagiate e meno abbienti. Ogni individuo ha il diritto fondamentale di accedere allo sport come fattore indispensabile alla possibilità di poter sviluppare le proprie attitudini fisiche, intellettuali e morali. Si può affermare che lo sport rappresenta la terza agenzia educativa dopo la famiglia e la scuola. In un momento in cui da molte parti si segnala una fase particolarmente delicata vissuta dalle tradizionali agenzie educative, il movimento sportivo non può essere a vantaggio di pochi perché i momenti aggregativi che riesce ad esprimere diventano spesso una vera e propria àncora di salvezza per molti giovani. La promozione delle politiche di integrazione è un elemento prioritario per favorire la convivenza dei cittadini italiani e stranieri. Lo Sport è un volano straordinario per favorire questi processi di integrazione poiché favorisce la partecipazione alle attività sportive di persone provenienti da differenti contesti. Lo Sport è uno strumento altamente educativo e formativo grazie alle sue regole comuni ed uguali, indipendentemente dal genere, dall'etnia, dalla razza e dalla cultura del singolo individuo.

In Italia vivono oltre 10 milioni di bambini e adolescenti, di cui il 10% è nato da genitori non italiani. Secondo l'indagine "Fratelli di Sport (Irpss-Cnr 2017) l'80% dei ragazzi delle scuole medie pratica sport fuori dall'orario scolastico, ma l'accesso alle attività sportive è ancora off limits per molti stranieri. Se tra gli studenti di origine italiana la percentuale di quelli che praticano uno sport arriva all'86%, per i ragazzi con background migratorio il dato si abbassa fino a raggiungere il 50% nel caso delle femmine. Il gap di genere aumenta se si osservano le % di atleti e atlete negli sport acquatici dove, per la vela, Il CONI (da "i numeri dello sport 2018) segnala un 67% di maschi praticanti contro il 33% di femmine. Dai dati Coni, inoltre, tra gli sport maggiormente praticati nelle Marche, gli sport acquatici non rientrano fra i primi 5.

Le attività acquatiche richiedono spesso attrezzature specialistiche onerose, accesso agli ambienti acquatici e, spesso, noleggio imbarcazioni o attrezzature onerose. Questo sport, soprattutto in mare, risulta essere ancora d'élite. La partecipazione a queste attività è sicuramente più difficile per i giovani a rischio povertà o esclusione sociale che risultano essere maggiormente rappresentate da famiglie provenienti da paesi extra UE (44% dati ISTAT). Gran parte degli arrivi, nel Mediterraneo, proviene da mare (89% da UNHCR). Si può comprendere, quindi, il rapporto conflittuale che molti migranti hanno con il mare a cui spesso sono legati ricordi negativi. Gli sport acquatici possono essere altamente sostenibili e avere un basso impatto sull'ambiente, a condizione che siano praticati in modo sensibile e responsabile.

Ogni giorno in acqua è diverso poiché le attività si svolgono in un ambiente dinamico. E' da sottolineare anche l'importanza di dare una nuova visione dell'acqua nella vita dei giovani immigrati che sono arrivati in Italia attraverso un lungo viaggio in mare. La vita di molti di loro, infatti, è condizionata da esperienze passate traumatiche in cui, se da una parte il mare ha rappresentato la libertà, dall'altra ad esso sono collegati ricordi negativi (paura, sofferenza). La vela in particolare può rappresentare lo strumento di unione e mediatore culturale. La condivisione degli spazi e la collaborazione per poter navigare possono agire da collante per tutto l'equipaggio che, nel caso del progetto "Il mare non ha paese" è rappresentato da giovani italiani e non.

Oltre a tutte queste attività, in occasione della “Settimana Europea dello Sport” (23-30 settembre 2023) verrà organizzato un convegno rivolto agli atleti e agli enti pubblici e istituzionali.

Il focus del convegno sarà sull'importanza dello sport nell'inclusione sociale; UISP nazionale, che ha al suo interno l'ufficio "politiche per l'interculturalità e la cooperazione" mostrerà i progetti conclusi e le attività che UISP da anni porta avanti per contrastare i problemi legati alle discriminazioni; vi saranno interventi di esperti in psicologia e psicoterapia, rappresentanti dell'associazionismo ma anche esperienze dirette di atleti che racconteranno la loro storia e gli ostacoli che hanno dovuto superare. L'incontro sarà un'occasione per raccontare l'esperienza e diffondere i risultati parziali del progetto "Il mare non ha paese". Al termine vi sarà una tavola rotonda che permetterà ai partecipanti di confrontarsi e co-progettare interventi futuri.

Durante la “Settimana Europea dello Sport” i partner del progetto, insieme ai giovani partecipanti, organizzeranno una campagna social con video, post, grafica e stories sul tema della multi- culturalità e dell'importanza che riveste nello sport.

“Il progetto, rappresenta un’opportunità per i giovani di sviluppare attraverso lo sport una conoscenza di se stessi e degli altri. Le attività in mare, in particolare, permettono una connessione profonda con il territorio, aumentando la consapevolezza ambientale e un senso di appartenenza e di squadra che, mai come in questi tempi, risultano necessari per sviluppare il giusto senso civico. Ci proponiamo di creare rete e sinergia, nuove amicizie e scambi di esperienze fra realtà personali differenti ma accomunate da un unico obiettivo: rafforzare l’inclusione sociale e permettere a tutti, senza distinzione di genere o razza, di partecipare alle attività organizzate sul territorio”. Giuseppe Illuminati, presidente dell’ASD ARGONAUTI.

“In questo progetto convergono il valore aggregativo dello sport, la conoscenza del mare e delle sue risorse e l’opportunità di vivere una esperienza accessibile a tutti senza distinzioni. Ringraziamo Argonauti per averci coinvolto in questa attività, che dimostra quanto fare rete, tra realtà anche diversificate nelle proprie attività, rappresenti ad oggi la sfida più importante per perseguire l’obiettivo comune della costruzione di una comunità coesa ed accogliente”. Silvia Fabrizi, responsabile area inclusione della Cooperativa On the Road

“Lo scenario in cui le politiche educative e di inclusione agiscono è molto complesso e non riguarda solo i bambini e le bambine, ma tutte le persone giovani e meno giovani che per svariate ragioni rischiano di non vedere riconosciuti i propri diritti di crescita, di educazione e inclusione sociale. E lo sport, inteso come bene sociale che interessa anche l’educazione e le relazioni tra le persone, rappresenta un diritto a cui nessun essere umano può e deve rinunciare.

L’Uisp traccia percorsi di dialogo e di apertura verso la comunità, le istituzioni e le amministrazioni con l’intento di creare una comunità educante che possa prendersi cura delle persone più fragili” Daniel Ficcadenti, presidente UISP comitato territoriale di Ascoli Piceno.

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

 Lunedì   9.00 - 13.00  /    16.00 - 19.30

Martedì   9.00-13.00

Mercoledì   9.00-13.00 / 16.00-19.30

Giovedì   9.00-13.00 / 16.00 - 19.00

Venerdì   9.00-13.00

Modulo denuncia infortuni

AREA SINISTRI

Infortuni e RCT manifestazioni e gare

 

Per altre info:

https://www.marshaffinity.it/uisp/ 

SELEZIONE STAMPA