Sta facendo molto parlare di sè la decisione della ASP Montelupo di non far entrare le proprie atlete e i propri atleti nel palazzetto con lo smartphone. Tutte le frequentatrici delle attività organizzate dalla società (pallavolo, ginnastica ritmica e artistica, fitness, eccetera), devono lasciare i propri smartphone all'ingresso delle palestre, dentro delle cassette di sicurezza numerate, offerte da uno sponsor. Un esperimento condiviso con tutti i genitori che, dopo una iniziale diffidenza da parte delle atlete, specialmente della fascia di età 13-18, sta avendo un bel successo: le centinaia di ragazze che frequentano la palestra parlano di più fra di loro, si raccontano la giornata e non stanno ore e ore a capo chino sul proprio telefono.
L'inottemperanza di questa regola può portare a richiami verbali e mancate convocazioni.
"Abbiamo preso questa decisione perché avevamo notato che negli ultimi tempi le ragazze, negli spogliatoi e a volte anche in palestra, passavano troppo tempo di fronte ai propri telefoni, un vero e proprio abuso di questi dispositivi", ha commentato Elio Canzano presidente dell'ASP Montelupo, "Il nostro obiettivo è riattivare la socializzazione tra le persone, il guardarsi negli occhi. Le nostre ragazze stanno rispondendo bene a questa iniziativa e hanno scoperto che stare 2-3 ore senza il proprio telefono non è poi una gran tragedia, ma anzi, aiuta a sviluppare ancora di più un tratto importante dello sport, come appunto la socializzazione e la condivisione. In questo modo riusciamo anche a scongiurare eventuali casi di cyberbullismo. Speriamo di non rimanere una mosca bianca su questo e che altre società possano seguire il nostro esempio".