Corsi di Karate per combattere la malattia

Il Progeto è partito grazie al conforme parere della Direzione Sanitaria d’Azienda e dell’Ospedale Vito Fazzi e della Direttrice del Reparto che ne ha la supervisione.

Alla presentazione erano presenti anche la presidentessa regionale del Tribunale per Diritti del Malato Annamaria De Filippi, il referente dell’associazione di Casarano Elisa Malagnanino e il presidente della Onlus Per un Sorriso in Più Antonio Giammarruto.

Il Progetto, denominato Onegai Shimasu: “sopportare e controllare sé stessi" o "tollerare controllandosi", vuole veicolare un importante messaggio: il rispetto per l'arte e per la via, la voglia di superare se stessi mettendo da parte l'io a favore del fine ultimo e nasce da questo modo di intendere lo sport e la vita, con la diffusione delle arti marziali nei reparti di Oncoematologia Pediatrica e nelle strutture di cura di malattia croniche, come modalità per affrontare al meglio la propria patologia e migliorare la qualità della vita dei piccoli pazienti.

Si tratta di un progetto ideato dal Tribunale per i Diritti del Malato che, due anni fa, sottopose l’iniziativa alla direzione dell’Asl, questa ha acconsentito affinché i bambini potessero usufruire di un servizio che li facesse sentire uguali ai loro coetanei, senza ricordare loro, il peso della malattia, ma dando gli strumenti per affrontarla in modo reattivo e costruttivo.

Il corso è, infatti, rivolto a una disciplina che allena non solo il corpo dei bambini affetti da patologie tumorali, ma soprattutto la loro mente, aiutandoli a scaricare tutto il carico di stress emotivo accumulando energia positiva, importantissima per avere la forza interiore per combattere la malattia e il dolore. Le tecniche di respirazione che i bambini impareranno durante il corso saranno utili strumenti proprio per aumentare la soglia del dolore.

Accanto ai bambini ci saranno non solo gli istruttori, ma anche un medico e una psicologa a vigilare sulla sicurezza della loro salute.

Il progetto si ispira al “Kids Kicking Cancer” (KKC), pratica nata negli Stati Uniti nel 1999 ad opera di un’organizzazione no profit che utilizza la filosofia e le tecniche proprie delle arti marziali per aiutare i bambini affetti da cancro e da gravi patologie croniche ad affrontare e gestire meglio la propria patologia. Oltre ad essere promosso in diversi ospedali del Nord America, il progetto è stato avviato anche in Italia, nel gennaio 2012, presso l’Ospedale Bambino Gesù. Lecce sarà il secondo centro in Italia ad essere dotato di un servizio puramente gratuito a disposizione dei bimbi ricoverati e dei loro familiari. Anche genitori e fratelli infatti, potranno seguire le lezioni degli istruttori Sandro Finisguerra, Responsabile del Tribunale per i Diritti del Malato di Lecce e Salvatore Renna Tecnico della Federazione Italiana Karate (FIKK).