Comitato Territoriale

Lecce

Progetto Capitan Uncino

Vincitore del bando OSO 2019, il progetto si ispira al mondo della filibusta, dove vigeva un accordo di mutua collaborazione tra membri dell’equipaggio. E dove quelli con disabilità - tra gambe di legno, bende sugli occhi e uncini - avevano ruoli e collocazioni utili a bordo.

FURBO, spietato, compassionevole, coraggioso, indomabile, ironico: nell'immaginario di tutti, Capitan Uncino è e sempre sarà un vincente, un antieroe dalla personalità complessa così come è sfaccettata la vita, il pirata più amato. Eppure, con quell'uncino al posto della mano, anche lui aveva una disabilità. E come lui, tra bende sugli occhi e gambe di legno, anche molti altri membri dell'equipaggio. Che però solcavano i mari in totale e perfetta collaborazione con i pirati senza disabilità. Perché allora non costruire barche a vela che possano essere utilizzate indifferentemente da ragazzi con e senza disabilità, portandole addirittura in mare?

E' questo il cuore del progetto "Capitan Uncino: in mare aperto per tutte le abilità", promosso dalla UISP e finanziato da Fondazione Vodafone nell'ambito del bando OSO 2019. L'iniziativa, ormai alla seconda edizione, ha preso il via a settembre 2019.

Venerdì 20 e sabato 21 settembre si è tenuto a Roma un incontro con i rappresentanti dei sei comitati  territoriali, per Lecce ha partecipato il Presidente Antonio Faraco ed il coordinatore del progetto Franco Murrone. E’ stato condiviso l’intero piano operativo-organizzativo che ci vedrà impegnati per i prossimi dieci mesi.

Il 3 settembre scorso a Trepuzzi, in un incontro   con le associazioni e le istituzioni (Comune, Associazioni Genss-Baco,  BlaBlaBla,  Comunicare e Circolo Velico Maestrale) è stato ufficialmente presentato il progetto segnando l’avvio dell’avventura.

Sulla falsariga della metafora dei pirati e della filibusta, sulle cui navi vigeva un accordo etico di mutua collaborazione tra membri dell’equipaggio e dove i pirati disabili avevano ruoli e collocazioni utili a bordo, l'iniziativa prevede l’attivazione di sei laboratori sportivi (Lago D’Iseo, Venezia, Civitavecchia, Fano, Salerno e Casalabate (LE)) per 180 giovani con e senza disabilità fra i 13 e i 20 anni, con l'obiettivo di lavorare insieme per la coprogettazione, la costruzione e l'utilizzo di sei barche a vela disegnate per equipaggio misto.

Prima di arrivare alla costruzione della barca gli educatori Uisp lavoreranno nelle scuole delle sei città per creare la ciurma e far conoscere ai ragazzi la filibusta, spiegando loro che in alcune circostanze il confine tra abilità e disabilità è davvero labile: si affronteranno storie di pirati, si creerà l'inno che la barca adotterà durante la navigazione, ideato dai ragazzi, e il Jolly Roger, la bandiera tradizionale dei pirati, che ovviamente loro dovranno personalizzare. Pian piano i laboratori da teorici diventeranno pratici: affiancati da un maestro d'ascia, i ragazzi inizieranno a costruire la loro barca e si attribuiranno ruoli e responsabilità".

Un'occasione imperdibile di formazione sia per gli operatori che animeranno i laboratori, sia per i giovani, tra la navigazione a vela e la costruzione delle barche, di pratica sportiva e ovviamente di integrazione, con l’organizzazione finale di sei appuntamenti locali, per Lecce il varo si farà a Casalabate presso il Circolo Velico Maestrale, e di un grande evento nazionale per il varo delle barche.  Una volta costruita l'imbarcazione, si farà un varo in ciascuna delle città coinvolte e a fine maggio 2020 ci sarà l'appuntamento finale che vedrà protagonisti tutti i ragazzi e tutte le barche costruite.

L'UISP è un'organizzazione che ha l’obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti i cittadini. Investe da anni in progetti che mirano a superare il concetto di disabilità e a integrare abilità e disabilità attraverso lo sport.

Proprio come in un'avventura piratesca, l'edizione passata è stata ricca di emozioni: i ragazzi hanno compreso e fatto proprio il concetto di integrazione, superando l'idea di 'diverso' alla quale tutti siamo generalmente abituati, e immedesimandosi nei ruoli di Capitan Uncino (disabile perché senza un arto) e del mozzo (generalmente cieco o menomato fisicamente), supportati dai compagni di bordo, senza mai scendere nel comico o sbeffeggiare. A oggi, le barche messe su dai ragazzi ancora solcano i mari dell'Italia. E alla fine questa è la vittoria più bella.

 

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La sede del Comitato, in occasione del periodo estivo, dall'8 al 30 luglio rimarrà aperta ogni Martedì e Giovedì dalle ore 17.00 alle ore 19.00; rimarrà chiusa dall'1 al 27 Agosto e riaprirà regolarmente dal 28 Agosto.

Per qualsiasi informazione gli interessati possono rivolgersi al Presidente Antonio Faraco - al nr.  3938450476 -  o in segreteria Ianne Marzia - al nr. 3921205907.

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