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Matera

Le difficoltà delle ASD ad un anno dall’inizio della pandemia: intervista a Nunzio Caiella (ASD Arte Fitness)

Nunzio Caiella, per ASD Arte Fitness Matera, racconta la sua esperienza in questo anno di Covid-19.

1) Il Covid ha chiaramente rallentato le attività. Come sei riuscito ad organizzarti e a portare avanti le attività?

"Il Covid non ha rallentato le attività, bensì le ha completamente bloccate. Personalmente ho abbracciato il mondo digitale, aprendo un canale youtube 'Fitness con Nunzio Caiella', su cui ho pubblicato più di 80 video di allenamenti fitness, pilates, G.a.g. e Bodybuilding e sono riuscito anche a creare un corso online di Life Pump.
Tutto ciò per cercare di mantenere un contatto con i Soci e avere la mente impegnata in un periodo sicuramente delicato.

2) In questa fase di restrizioni, come è cambiato il tuo approccio alla pratica motoria?

Ad oggi è 1 anno che non lavoriamo. Abbiamo riaperto dopo il primo Lockdown il 26 maggio con un calo delle attività del 90% circa. Il rimanente 10% circa doveva recuperare gli abbonamenti.
Considerando che io e la mia famiglia vivevamo di questa attività e paghiamo il mutuo tramite questo lavoro, la situazione è chiaramente catastrofica.
Inoltre i tanto nominati “ristori” sono arrivati in piccolissima parte, in quanto uno dei due contratti di locazione non è stato assolutamente considerato dall’ Agenzia delle Entrate. Ad oggi ancora non sappiamo quale sia il motivo, considerato che il contratto è valido fino al 2024 e, nonostante il ricorso tramite legale per riuscire a venire a capo della situazione, siamo ancora in attesa di risposte e ristori che ci spettano.  Forse più che ristori si dovrebbero chiamare indennizzi, visto la chiusura imposta, anche se per validi motivi.
Non riuscendo più a far fronte alle spese abbiamo a malincuore dovuto ridimensionarci, lasciando uno dei due locali che da circa 20 anni utilizzavamo. Dal 26 maggio 2020 nulla è stato più lo stesso. I corsi di Pilates, Zumba, Corpo Libero. Life Pump, Funzionale e Spinning non sono mai più ripartiti. La gente aveva paura ed ha paura, nonostante avessimo adottato tutte le precauzioni del caso: registro presenze dove venivano riportati i nomi di coloro che entravano (massimo 10 persone ogni 90 minuti solo su prenotazione) e  la loro rilevata la temperatura all’ingresso, igenizzante per le mani,  copriscarpe per recarsi nello spogliatoio, dove avveniva il cambio scarpe, uso di un asciugamano durante la sessione di allenamento, igienizzazione degli attrezzi dopo l’uso, docce e asciugacapelli non utilizzabili.

3) Che ti aspetti dal futuro?

"La nostra categoria è stata messa in ginocchio: se il Governo non agirà con reale concretezza economica, il settore rischia di scomparire, noi per primi.
Purtroppo i mesi continuano a passare, non veniamo considerati dal Governo quasi come se la categoria non esistesse.
Mi dispiace dirlo, ma quello che ci aspetta non è un futuro roseo, considerando che in una eventuale ripartenza con le restrizioni, la paura e la mancanza di denaro in ogni famiglia faranno in modo che noi non saremo una priorità, proprio come detto dal Governo, che ha classificato la categoria come “un Bene non Essenziale”.
Ovviamente non siamo d’accordo perché i danni dell’inattività fisica peseranno pesantemente su ognuno di noi.
La famosissima frase “Mens sana in corpore sano” scritta da Giovanale nel 1° secolo D.C. vorrà dire qualcosa? Che qualcuno rifletta".

Si ringrazia Nunzio Caiella per la disponibilità.

Uisp Matera