Settore di Attività Nazionale

Montagna

La Palestra Popolare di arrampicata di Pisa
di nuovo a rischio chiusura

COMUNICATO

La Palestra Popolare di arrampicata di nuovo a rischio chiusura per lasciar posto a 14 mila mq di degrado e abbandono

L’apertura alla cittadinanza dello spazio dell' ex-colorificio ha permesso all’associazione Equilibri Precari di riprendere le attività, precedentemente sospese per più di due anni per mancanza di spazi adeguati, finalizzandole alla promozione del free climbing per tutti.
Grazie al lavoro volontario e all’autofinanziamento dei soci, nell’ultimo anno e’ stata rimontata ed ampliata la struttura d'arrampicata indoor. Questa, aperta gratuitamente al pubblico, attualmente è l’unica di questo genere a Pisa ed è una tra le piu’ grandi palestre della Toscana. La sua esistenza ha permesso a centinaia di adulti e bambini di avvicinarsi a questa disciplina per la prima volta. Un intensa attività associativa ha portato i membri dell’associazione, affiliata UISP, alla considerevole quota di più di 400 iscritti e i sui corsi di arrampicata, tenuti da istruttori qualificati, hanno sempre riscontrato una grandissima partecipazione. L’associazione sostiene inoltre a proprie spese, la formazione continua di nuovi istruttori (proprio in questi ultimi mesi sono 6 gli aspiranti istruttori che stanno concludendo la loro formazione).

La sentenza di sgombero immediato degli spazi dell’ex-colorificio rischia di porre fine a questa esperienza, sicuramente positiva per la cittadinanza. Pertanto invitiamo la giunta comunale ed il sindaco di Pisa Marco Filippeschi a farsi promotore dell’apertura di un tavolo di trattative che coinvolga la proprietà e tutte le altre associazioni che, insieme ad equilibri precari operano all’interno degli spazi del ex-colorificio. Questo in coerenza con quanto già deliberato nella mozione del consiglio comunale del 1/08/13, fino ad ora disattesa. Riteniamo infatti che sia genuinamente propria dell’azione politica l’attività di mediazione tra i diversi soggetti sociali che, in questo caso, potrebbe portare ad una composizione positiva tra i diversi interessi in gioco. Non si tratta di disconoscere i diritti di proprietà tutelati dal nostro ordinamento giuridico, ma di sapere valorizzare l’alto fine sociale di cui sono portatrici le associazioni dell’ex-colorificio, le quali hanno saputo riqualificare “dal basso” uno spazio produttivo lasciato per anni all’abbandono ed al degrado, attualmente senza nessuna prospettiva di utilizzo.

Equilibri Precari ASD