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25 aprile: lo sportpertutti Uisp è sport di Resistenza! Ecco il video della diretta

L'Uisp per la Festa della Liberazione. Sono intervenuti: A.Cervi, V.Manco, M.Pastonesi, S.Giuntini, S.Ricciatti, la fumettista Franziska

 

“L’Uisp è sempre stato portatore dei valori della democrazia e dell’antifascismo, lo sport è salute e un diritto per tutti. E lo sport popolare lo è ancora di più”: queste parole di Adelmo Cervi sono forse la sintesi migliore della diretta realizzata dall’Uisp nazionale oggi 25 aprile, al fianco dell’Anpi, per aderire alla campagna #BellaCiaoInogniCasa.

Adelmo Cervi, figlio di Aldo, terzogenito dei sette fratelli Cervi trucidati dai fascisti nel 1943, ha aperto la serie dei collegamenti, insieme a Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, che ha ricordato come le radici dell’Uisp siano sempre state innervate nei valori della Liberazione, della democrazia, dell’antifascismo e dell’atirazzismo. “il 25 aprile è la nostra storia – ha detto Manco -  una storia costruita sul sacrificio di una generazione di persone che ha sentito la spinta di doversi affrancare contro una tirannia pesante.”

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“Il ciclismo è sport di resistenza” (e anche di Resistenza!) ha detto Marco Pastonesi, giornalista e scrittore, durante il suo intervento. “Il ciclismo è sempre stato memoria, ha ricordato i suoi protagonisti, ovvero i ciclisti, ma anche le ricorrenze importanti, come quella del 25 aprile. E’ nato così il Gp della Liberazione e il Giro delle Regioni ad opera del Gs dell’Unità. E tante altre”. Pastonesi ha poi raccontato le storie di Renzo Zanazzi, Sandrino Carrea, Alfredo Martini, legandole ai valori della Resistenza.

Lo storico Sergio Giuntini ha ricordato che l’Uisp è nata nel 1948 con due attività sportive, atletica leggera e ciclismo. Negli anni ’60 ha preso il via la stagione dei grandi Meeting organizzati dall’Uisp sino ai giorni nostri: lo scorso anno si sono svolti sei Meeting della Liberazione a Modena, Rivoli (To), Roma, Genova, Siena e Bologna. Giuntini ha poi ricordato la figura di Manlio Gelsomini, azzurro di atletica negli anni ’20, poi partigiano e caduto nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, Lidia Bongiovanni e Ondina Valla, che nel 1948 fu eletta nel primo Consiglio nazionale Uisp.

Questo fatto dimostra che, grazie all’Uisp, impegno sportivo e impegno associativo hanno sempre convissuto, coinvolgendo in quegli anni del dopoguerra anche campioni di alto livello: “La storia dell’Uisp è storia di emancipazione dal modello che vede lo sport isolato rispetto al contesto sociale e culturale – ha aggiunto Manco – in questa fase c’è bisogno di sconfiggere un nuovo nemico che si chiama Coronavirus. C’è bisogno di responsabilità e coesione sociale. Lo sport sociale e per tutti può fare la sua parte anche anche stavolta, per uscire dalla crisi e immaginando una nuova visione e un nuovo modello di sviluppo, con più inclusione, equità e giustizia sociale.

La fumettista Francesca Casano, in arte Franziska, che collabora con l'Uisp dal 2017 realizzando tra le altre cose la Carta dei Diritti delle Donne nello sport a fumetti, ha eseguito in diretta varie illustrazioni (che saranno pubblicate tra breve) ispirate allo sportpertutti, ai valori della Liberazione e ad alcune attività sportive, dall’atletica leggera al ciclismo.

Durante la diretta sono stati trasmessi alcuni frammenti di videointerviste a Tina Costa e Marisa Rodano, realizzate da Uisp e Udi per il video “Le ragazze del ‘43 e la bicicletta” sul ruolo delle donne nella Resistenza. Inoltre, alcuni ragazzi e ragazze in servizio civile presso l'Uisp Nazionale, attraverso i progetti Arci Servizio Civile, hanno letto brani, da loro scelti, ispirati ai valori della Liberazione: Sergio ha letto “La mamma del partigiano” di Gianni Rodari, Alessandro un passaggio di un discorso di Sandro Pertini dedicato al valore del 25 aprile, Roberta “Cronache di ore memorabili” di dino Buzzati e Giulia un brano di Cesare Pavese. La diretta è stata coordinata dalla Redazione Uisp nazionale. La conduzione è stata garantita da Elena Fiorani e Ivano Maiorella, la regia da Francesca Spanò. Ha collaborato Layla Mousa (I.M.)