Lo sport dopo la scuola diventa occasione di incontro e crescita per 35 bambini e bambine provenienti da famiglie fragili
Tra i banchi di una scuola di San Leonardo, uno dei quartieri storicamente popolari di Parma, il pomeriggio non si chiude con l’ultima campanella. Quando le lezioni finiscono, in palestra inizia un altro tipo di apprendimento: quello che si fa correndo, lanciando un pallone, imparando le regole del rugby, provando una battuta a rete o semplicemente giocando in gruppo. Questo è uno dei 40 territori italiani dove CoESport, progetto nazionale promosso da Uisp e finanziato da Sport e Salute S.p.A., ha trovato spazio e senso.
Una volta individuata una modalità efficace per comunicare l’opportunità alle famiglie, la risposta è stata subito positiva: oggi il progetto coinvolge circa 35 bambine e bambini, che restano a scuola nel pomeriggio per partecipare gratuitamente a sessioni di rugby, atletica, basket e altri giochi motori. Le attività si svolgono in fasce orarie pomeridiane, con la collaborazione tra il Comitato Uisp Parma e l’istituto, che ha messo a disposizione la palestra scolastica senza costi, permettendo al progetto di radicarsi nel territorio.
L’area in cui si svolgono gli incontri è abitata in buona parte da famiglie che vivono situazioni economiche fragili, spesso con background migratorio. In contesti come questo, lo sport è una delle prime cose a cui si rinuncia, quando bisogna fare i conti con le priorità quotidiane. In Italia, infatti, un minore su cinque non pratica sport, e la percentuale cresce nelle aree economicamente svantaggiate. Solo il 40% dei bambini in condizioni di fragilità riesce a svolgere sport al di fuori dell’orario scolastico. CoESport nasce per affrontare questo squilibrio, portando attività gratuite e inclusive nei luoghi della quotidianità: scuole, associazioni, spazi pubblici.
Il progetto qui rappresenta un’alternativa concreta e accessibile, offrendo ai bambini uno spazio gratuito di movimento, relazione e divertimento, proprio nei luoghi che già abitano. Il clima è positivo e coinvolgente e le famiglie si sono dimostrate fin da subito partecipi e grate. Tre tecnici Uisp accompagnano le attività: due presenti in modo continuativo e uno in occasione di momenti specifici, offrendo una guida competente e attenta. Anche per questo, bambine e bambini accolgono il momento pomeridiano come un’opportunità di libertà e scoperta.
Quando lo sport entra nella scuola, resta nel quartiere. E diventa parte della vita quotidiana di chi altrimenti non avrebbe modo di incontrarlo.A Parma, tutto questo si traduce in un gesto semplice ma potente: aprire la palestra anche dopo le lezioni, senza costi per le famiglie, offrendo ai bambini un’occasione in più per crescere, muoversi e stare insieme. Così, lo spazio scolastico, grazie all’intersezione con questa dimensione sportiva che dunque non solo promuove salute e socialità, ma rafforza il legame tra scuola, quartiere e comunità. (Lorenzo Boffa)