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A Trento si gioca "ecologico" con l'Ecorienteering Uisp

In occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile 900 studenti coinvolti nell'attività inventata da Gianmario Missaglia

 

La Settimana europea della mobilità sostenibile è la principale campagna di sensibilizzazione con cui l'Unione europea promuove un cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni pulite e intelligenti per gli spostamenti. In occasione di questa ricorrenza a Trento, martedì 20 settembre, circa 900 bambini e bambine hanno partecipato a un'iniziativa di eco-orienteering, organizzata da Uisp Trentino Alto Adige, Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Trento e Nucleo Educazione Stradale della Polizia Locale di Trento-Monte Bondone.

A partire dalle 9 del mattino, i bambini e le bambine di nove scuole della città che aderiscono al progetto “Bambini a piedi sicurihanno percorso il tragitto dalla propria scuola fino al Parco delle albere con modalità sostenibili (a piedi, con le bici, con i mezzi pubblici) dove è stato realizzato l'eco-orienteering, un gioco interattivo a tappe su temi ambientali. Nel parco, sono state distribuite, infatti, domande su tematiche ambientali, di mobilità sostenibile e di conoscenza del parco, che i bambini hanno dovuto cercare usando una mappa e aiutati da giovani tirocinanti e operatori in servizio civile. L'attività si è conclusa con un momento di danza collettiva. Si è così finalmente tornati a praticare quest'attività nella sua versione estesa, mentre nel 2021 e 2022 si era svolta nei cortili delle singole scuole o nei parchi strettamente adiacenti, utilizzando un kit denominato "Mini eco - orienteering".

L'eco-orienteering è una variante ludica dell'orienteering inventata da Gianmario Missaglia, storico presidente Uisp, venuto a mancare nel 2002. Se l'orienteering consiste in una corsa nell'ambiente seguendo un itinerario provvisti di una cartina muta e una bussola, l'eco-orienteering - si legge nel manuale redatto nel 2002 - "aggiunge all'esplorazione la conoscenza: nel viaggio non conta soltanto la velocità dei singoli o dei gruppi che effettuano il percorso, ma anche i saperi dell'ambiente, del corpo e della storia che sono coinvolti nel percorso". Sono infatti previste tappe con eventi di consocenza, giochi, domande, test sui beni culturali e ambientali con cui si interagisce. Si tratta di un'attività multidisciplinare, che mette in relazione sport, scuola e cultura, un'occasione di intrecciare i saperi e costruire relazioni tra le forme di conoscenza essenziali per un approccio veramente ecologico alla realtà che ci circonda. Praticare eco-orienteering pone dunque ottime basi per un'educazione ai concetti di sostenibilità, inclusione e benessere collettivo. (Lorenzo Boffa)

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