Nazionale

Calcio Uisp: il "cartellino verde" anche in serie B

L'Uisp valorizza i comportamenti corretti di squadre e tifosi già da qualche anno. Parlano A. Baldi, Uisp Bologna e Uisp Parma

Nelle scorse settimane si è parlato molto di “cartellino verde” e dell’attenzione che quest’anno la serie B dedicherà al fair play sul campo, premiando i comportamenti più meritevoli dei calciatori.
“Si tratta di una buona iniziativa della serie B che trae ispirazioni da alcune sperimentazioni avviate sul territorio, delle quali l’Uisp è stata protagonista, così come a Parma anche in altre città come Bologna, con l’inserimento nel calcio giovanile del cosiddetto ‘cartellino azzurro’ – dice Alessandro Baldi, responsabile nazionale della Lega calcio Uisp – c’è da augurarsi che da parte del calcio professionistico non si tratti di una iniziativa sporadica ma di un percorso virtuoso che contribuisca ad incoraggiare la lealtà e la solidarietà in campo e fuori. L’Uisp è a disposizione per fornire idee innovative in questa direzione, che continuiamo a sperimentare ogni giorno attraverso i nostri dirigenti, volontari, arbitri e praticanti”.

Qual è il punto di vista di chi il cartellino che premia il fair play lo sperimenta da molto tempo? Andiamo all'Uisp Parma e all'Uisp Bologna.
"Il 'cartellino verde' è certamente una grande novità per i campionati di serie, ma non per il calcio ad altri livelli – spiega Enzo Chiapponi, presidente Lega Calcio Uisp Parma - la Lega che rappresento è stata una delle prime realtà italiane a introdurre, già 10 anni fa, questo importante elemento di valutazione; addirittura da otto anni a Traversetolo, grazie alla preziosa collaborazione dell’Amministrazione comunale e alla disponibilità dell’assessore Nicola Brugnoli, organizziamo un torneo giovanile denominato proprio 'Cartellino verde – Coppa Fair play'”.

"Il debutto di questo strumento nei campionati e tornei giovanili promossi dalla nostra Associazione è avvenuto nel 2006, su proposta dell’allora presidente territoriale Vincenzo Manco oggi presidente Uisp Nazionale – prosegue Chiapponi - Il 'cartellino verde' è un’innovazione che ha stravolto completamente la logica del nostro calcio, grazie al quale i comportamenti virtuosi sono valorizzati: a fianco delle segnalazioni degli atteggiamenti negativi tenuti dagli atleti, puniti con i cartellini gialli e rossi, è stato predisposto un nuovo regolamento che invece segnala e premia i comportamenti 'sportivi' nei confronti di avversari, compagni, direttori di gara, pubblico, da portare ad esempio come testimonianza di quel 'fair play' che dovrebbe essere alla base dello stesso gioco del calcio".

"Il 'cartellino verde' è uno strumento di giudizio anche delle tifoserie – puntualizza il presidente della Lega Calcio Uisp Parma - Attraverso i nostri osservatori arbitrali raccogliamo i comportamenti del pubblico dei diversi campionati e tornei, assegnando un punteggio numerico che influirà sulla classifica finale delle società sportive».

"Se la Lega Serie B prende spunto da noi, vuol dire che stiamo lavorando bene". Così Umberto Molinari, responsabile del settore giovanile della Uisp di Bologna, commenta l'introduzione nella serie cadetta del cartellino verde da "sventolare" al giocatore che durante una partita si distingue per gesti di fair play. Il riferimento è a "Oltre le regole", il torneo di calcio Uisp per bambini che, da cinque anni, ha sostituito i tradizionali cartellini giallo e rosso con uno azzurro, proprio per premiare il gioco corretto. "Finalmente - prosegue Molinari - il mondo professionistico si accorge del lavoro degli enti di promozione sportiva che, attraverso il gioco, mirano anche all'educazione dei bambini".

Il torneo senza classifica organizzato dalla Uisp di Bologna ha fatto registrare un costante aumento delle iscrizioni: se il primo anno a partecipare erano 16 squadre e circa 200 giocatori, per questa stagione si aspettano oltre 150 formazioni per più di 2.400 calciatori. "Da quest'anno - spiega Molinari - allargheremo la partecipazione anche ai giovanissimi dai 12 ai 14 anni e ad alcune squadre di Imola e Vignola. Il successo dell'iniziativa, però, dipende soprattutto dalla condivisione delle scelte con le società affiliate alla Uisp: non è mai stata imposta una regola senza prima concordarla con i protagonisti del torneo".

Sulla spontaneità del progetto e sul percorso di condivisione insiste Molinari quando si passa a parlare del cartellino verde in Serie B. "Siamo felici che le nostre iniziative siano riproposte anche a livello professionistico - afferma - ma c'è il sospetto che si tratti di un intervento per cercare di riparare il danno incalcolabile degli scandali di questi mesi. Quello che occorrerebbe fare, invece, è agire in profondità, sulla cultura sportiva, sull'educazione dei più piccoli". (Fonti: Uisp Parma, Erika Ferrari, e Uisp-a-mente, Fabrizio Pompei)