La rassegna nazionale Città in danza Uisp sta per chiudere il lungo calendario di iniziative che l’ha portata in giro per i teatri italiani con giornate di spettacolo, musica e amicizia. Il prossimo appuntamento in programma è domenica 11 maggio presso lo Spazio Teatro Faber, in via Fontana Vecchia, 47 a Frascati (Rm). Al centro della manifestazione dell'Uisp Roma ci saranno coreografie di danza classica, moderna, contemporanea e hip hop. "Siamo molto felici di rinnovare l'appuntamento con questa storica manifestazione nazionale - spiega Simone Menichetti, presidente Uisp Roma - Dopo il successo della scorsa edizione, abbiamo scelto di allargare l'evento inserendo altri generi in cui concorrere, per favorire ulteriore partecipazione. Ci aspettiamo, come da tradizione, una grande festa all'insegna della danza".
L’ultima tappa prima della finale sarà a Napoli sabato 14 giugno: “Anche quest’anno abbiamo vissuto una bella cavalcata tra le città italiane a suon di musica, arte e condivisione - commenta Fabrizio Federici, responsabile nazionale Danza Uisp - L’ultimo atto di questa edizione sarà la finale nazionale che si svolgerà, come l’anno scorso, a novembre con una formula che stiamo definendo in questi giorni”.
Città in danza, la rassegna nazionale Uisp delle coreografie, è una delle mille facce della danza Uisp sul territorio, che spazia dai corsi per tutte le età alla realizzazione di spettacoli che costruiscono un racconto e veicolano un messaggio, come accaduto recentemente allo Spazio Teatro Faber di Frascati, con lo spettacolo Bag, del collettivo Faber, con ideazione e drammaturgia di Fabrizio Federici.
Quali sono le caratteristiche di questa proposta?
“Io credo che a seconda delle fasce di età con cui si lavora si possa scegliere un approccio ludico o educativo - risponde Federici - Con Bag abbiamo voluto proporre una formula narrativa con due finalità: presentare al pubblico un tema sociale e portare in scena giovani con cui condurre un lavoro educativo. E’ un approccio che uso da tantissimo tempo, scegliendo di mettere al centro delle opere tematiche sociali o che possano coinvolgere i giovani in una discussione. L’obiettivo è quello di non essere solo costruttore di passi, ma promuovere educazione all'arte e al racconto, dando vita ad un luogo di incontro della comunità sul territorio. Gli argomenti proposti rappresentano nodi da sciogliere delle nostre società che, attraverso il ballo e l’espressione artistica, possono essere visti e condivisi da una prospettiva diversa. Alla base di questa scelta artistica c’è il tentativo di ridare alla danza il ruolo che rischia di perdere: la competizione sta soppiantando il vero spirito di comunicazione che è insito nella nostra arte”.