Nazionale

Conferenza conclusiva Differenze in gioco: corpo al centro

Il progetto promosso da Uisp Emilia Romagna ha per il contrasto alle violenze e discriminazioni di genere nello sport

 

Mercoledì 11 dicembre, presso la struttura “The Social Hub” (Bo) si è tenuta la Conferenza conclusiva del progetto “Differenze in Gioco - Corpo e movimento nello sport per tutt3”, progetto di Uisp Emilia-Romagna cofinanziato dalla Regione tramite l. r. 6/2014, in partnership con ArciGay Nazionale, Gruppo Trans Asp e GiULiA - Giornaliste.

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La conferenza, patrocinata dal Comune di Bologna, è sta arricchita dai saluti di Roberta Li Calzi, assessora allo Sport e al Bilancio del Comune di Bologna, che ha sottolineato l'importanza e l'attenzione dell'amministrazione locale per progetti come questo. La serie di interventi, coordinati da Manuela Claysset, responsabile Politiche Parità di genere e diritti Uisp nazionale, è stata aperta da Chiá Rinaldi, responsabile del progetto. Il suo fotoracconto ha raccolto le diverse azioni messe in campo negli ultimi due anni per perseguire gli obiettivi progettuali: sensibilizzare sul contrasto alle violenze e discriminazioni di genere nello sport, contrastare l’omolesbobitransfobia, costruire spazi sportivi più a misura di persona, promuovere e sperimentare uno sport sempre più attento all’accoglienza di corpi ed esigenze plurali.

Questo momento conclusivo ha rappresentato anche un’occasione per confrontarsi sulle strategie future raccogliendo le riflessioni di soggetti partner e di chi ha partecipato attivamente alla costruzione delle azioni progettuali. 

Sono intervenute infatti diverse voci, tra cui Eleonora Pinzuti, founder di Excellence is a difference, saggista e formatrice che ha svolto una riflessione dal titolo “Sport: dalla discriminazione al soggetto discriminato”, una riflessione sul tema degli spazi sportivi in cui è stato sottolineato come l’accoglienza di corpi “non discobolizzati” richieda la creazione di spazi mentali che prevedano le infinite possibilità dei corpi e permettano di democraticizzare lo sport e costituirlo come diritto alla salute e al benessere psicofisico di tutt*.

E’ intervenuta poi Mara Cinquepalmi, giornalista dell’associazione partner del progetto Giulia Giornaliste, con la relazione “DisPari. Donne, sport e informazione, tra stereotipi e pregiudizi”, che ha evidenziato come ancora i media promuovano lo sport femminile con un linguaggio sessista e discriminatorio che lega l’atleta a stereotipi legati alla performatività femminile.

Gabriele Pezzone, segretario generale di Arci Gay, ha presentato un intervento dal titolo “Le persone lgbtqia nel mondo sportivo: numeri e buone pratiche”. Tra i tanti spunti offerti è stata più volte sottolineata l'importanza del ruolo educativo dello sport nel costituirsi come elemento immediato per la sensibilizzazione sul contrasto all'omolesbotransfobia.

Infine, è intervenuta Giovanna Russo, sociologa, AMS dell’Università di Bologna e responsabile del monitoraggio di progetto con il contributo “L’adeguamento degli spazi sportivi: l’inclusione passa anche da qui”, attraverso il quale ha nuovamente ricordato la logica della pianificazione delle azioni riportando inoltre note metodologiche.

Il secondo filone tematico della conferenza è ruotato attorno alle esperienze dei Comitati sulle attività sportive “sperimentali”, con la prospettiva di farle andare oltre il binarismo di genere, e sul tesseramento Alias Uisp nello sport. Sono intervenuti i Comitati Uisp di Bologna e Ferrara, che hanno riportato alcuni esempi di attività e di progetti attivati, come “Giochiamo misti”, “Nuotiamo misti” e del calcio “femminile”. Il Comitato di Rimini ha, invece, raccontato la sua esperienza di coinvolgimento degli istituti scolastici.

La mattinata, molto ricca di spunti e riflessioni, si è conclusa con l’intervento del presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce, che ha tracciato un percorso rispetto ai numerosi input ricevuti. Per il presidente nazionale, i temi e le proposte presentate sono certamente laboratori che uniscono attività e politiche, mettendo al centro la persona e rendendo visibile la dimensione sociale dello sport, finalità ultima di Uisp. (a cura di Chià Rinaldi, Uisp Emilia Romagna. Foto di Ilaria Cumali)