La campagna nazionale contro i rischi del gioco d'azzardo Mettiamoci in gioco ha presentato mercoledì 25 maggio a Roma due proposte per contrastare l’azzardo patologico e il riciclaggio. In primo luogo, la Campagna ritiene che i limiti alla pubblicità del gioco d’azzardo recentemente approvati in Parlamento siano solo un primo passo e chiede che, per la sua pericolosità sociale, la pubblicità di questi giochi sia vietata in modo assoluto. In secondo luogo, la Campagna propone di prevederel’uso della tessera sanitaria per poter giocare. 

“L’Uisp concorda con le proposte della campagna - dice Fabrizio De Meo, responsabile politiche sociali, educative e giovanili Uisp - e soprattutto chiede più potere alle comunità, per dare la possibilità alle istituzioni locali e a chi vive il territorio, di legiferare in materia. Infatti, in questi anni abbiamo visto che i provvedimenti presi dai comuni e dagli enti locali sono stati più avanzati della legislazione nazionale. Pensiamo, inoltre, che sia un bene coinvolgere gli attori che si occupano del fenomeno, non solo nell’aspetto della cura ma anche della prevenzione e promozione di attività. Infine, rilanciamo la richiesta di un divieto assoluto di pubblicità, che è una misura a costo zero e necessaria”. 

“Chiediamo in particolare che venga data piena attuazione al diritto al gioco per bambini, giovani e tutti i cittadini, come lo intende l’Uisp, cioè comunicazione, relazione. Il tema del gioco va preso in considerazione a largo spettro: è necessario creare spazi di gioco e socialità nei quartieri con misure coerenti che scoraggino il gioco d’azzardo promuovendo il gioco sano. L’Uisp continua a lavorare sul territorio per allargare la comunicazione e lo scambio con chi è interessato a impegnarsi sul fenomeno”.

“Il divieto assoluto di pubblicità del gioco d’azzardo e l’uso della tessera sanitaria per giocare - dichiara don Armando Zappolini, portavoce di Mettiamoci in gioco - sono due provvedimenti che permetterebbero davvero di incidere sulle principali criticità del fenomeno. Certamente, sarebbe necessario che Parlamento e Governo si impegnassero realmente e urgentemente per approvare una legge quadro di regolamentazione del settore. Nell’attesa, durata già troppo, si potrebbe cominciare con queste due innovazioni, che non comportano alcun onere per le casse dello Stato”. 

Mercoledì 8 giugno si terrà a Roma la presentazione ufficiale del 9° rapporto sull’attuazione della convenzione onu sui diritti dell’ infanzia e dell’ adolescenza. Quest’ano, inoltre, ricorre il 25° anniversario dalla ratifica. Alla presentazione parteciperanno il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e l’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano. (Elena Fiorani)