Uisp Piemonte e Settore di Attività danza del Comitato regionale, lanciano la seconda edizione di “Coreografie d’autrici”, l'evento di danza dedicato alla coreografia al femminile. La rassegna si pone l’obiettivo di celebrare il ruolo della donna attraverso l’arte della danza che, con la sua forte espressività, racconta storie uniche, diventando un potente manifesto di empowerment femminile.
L’appuntamento è per domenica 2 febbraio alle 17 a Torino, presso il Teatro Cardinal Massaia, in Via Superga, 32/C, per un pomeriggio di spettacolo e di impegno. Infatti, l’iniziativa vuole dare voce alle donne, per contribuire a creare una società in cui siano libere di esprimere se stesse e di raggiungere a pieno il loro potenziale, attraverso il ritmo, i suoni, la creatività e il movimento.
“Siamo molto felici di tornare sul palco con questa rassegna, assolutamente unica nel suo genere - racconta Rosa Trolese, responsabile Danza Uisp Piemonte - l’idea è nata nel nostro settore con l’obiettivo di valorizzare le donne coreografe, che sono tante ma purtroppo meno conosciute rispetto ai colleghi uomini. In scena avremo 34 coreografie tra gruppi, passi a 2 e assoli e vari generi, dal contemporaneo all’etnico; ci saranno danzatrici di tutte le età, dai 10 ai 50 anni, mentre le coreografie saranno tutte rigorosamente di donne. Questa è la seconda edizione di Coreografie d’autrici che si conferma l’unica con queste caratteristiche nella nostra regione”.
Ad aprire la serata ci sarà Patrizia Alfano, presidente Uisp Piemonte e sono previsti gli interventi delle rappresentanti della Casa delle donne e di Antonella Parigi, assessora allo Sport del Comune di Moncalieri, e presidente dell’associazione “Torino città per le donne”.
“La manifestazione è non competitiva, ma ci saranno menzioni per le coreografie più belle, che saranno valutate dalla critica di danza Stefania Sanlorenzo e dalla ex danzatrice Manuela Gallingani, in base ad una valutazione estetica e coreografica. Ci aspettiamo un livello molto alto, perchè le società partecipanti, alcune anche non Uisp, sono tutte di grande qualità, sarà quindi un'occasione imperdibile per assistere a performance in cui la danza diventa un linguaggio universale capace di esaltare la forza, la sensibilità e la creatività delle donne coreografe”. (A cura di Elena Fiorani)