“Nel ciclismo, come avviene in altre attività sportive, sono necessarie la conoscenza e la disciplina. Come in tutti i casi è sconsigliabile iniziare chiedendo troppo a se stessi, meglio vivere le due ruote a propria misura”. Sono parole di Davide Ceccaroni, 62 anni, scomparso questa notte dopo una inesorabile malattia, lasciando nell’intera Uisp un vuoto e un dolore inconsolabile. Alla sua famiglia, alla moglie Marzia e a i figli Erica e Giacomo vanno le più commosse condoglianze della presidenza nazionale Uisp e regionale Emilia Romagna, di tutta l’associazione, dell’Uisp Forlì-Cesena e del Settore di attività ciclismo del quale è stato a lungo responsabile nazionale.
La camera ardente sarà allestita martedì 15 e mercoledì 16 aprile presso l’ospedale di Cesena. Il funerale in forma laica si terrà giovedì 17 aprile alle 10, con partenza per il parco di Martorano dove si terrà l’orazione funebre alle 10.30.
Davide Ceccaroni dirigente nazionale dello sportpertutti Uisp a 360 gradi, ha saputo lasciare il segno nella sua attività nazionale, regionale in Emilia Romagna e a livello territoriale nel suo Comitato di Forlì-Cesena di cui era presidente. E’ stato dirigente del Partito democratico di Cesena, città della quale è stato consigliere comunale dal 2011 al 2019. Ma soprattutto è stato un uomo di campo, sempre a contatto con le realtà sportive e le società sportive del territorio, a cominciare da quelle di ciclismo, attività della quale era stato per molto tempo presidente della Lega nazionale Uisp e successivamente responsabile nazionale Settore di attività.
"Da Davide posso dire di aver imparato molto, davvero tanto - scrive Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp in un suo personale ricordo su Facebook - Dalla sua capacità di leggere le situazioni, la politica, di come affrontare al meglio una riunione o un congresso, dalla sua caparbietà, che a volte diventava anche spigolosa perché sempre sottesa ad un grande amore, viscerale, incondizionato, verso la Uisp. Perché per il bene della Uisp, giustamente, non si poteva fare sconti a nessuno".
“Ci mancheranno il suo impegno esemplare e la sua amicizia - lo ricorda Enrico Balestra, presidente regionale Uisp Emilia-Romagna - Non dimenticheremo la tenacia e la determinazione che ci ha trasmesso, nelle piccole e nelle grandi cose. Un maestro per tutte e per tutti noi, che continuerà a vivere nelle persone che lo hanno conosciuto e che cercheremo di onorare portando avanti attività, politiche e progetti di cui è stato protagonista e convinto sostenitore”.
Il 12 gennaio 2025, Davide Ceccaroni era stato riconfermato alla guida del Comitato territoriale Uisp Forlì Cesena. Nella sua relazione introduttiva si leggevano la passione, il forte attaccamento all'associazione e la voglia di guardare in avanti, nonostante la malattia lo stesse già consumando. Le ultime righe della sua relazione erano dedicate alla "squadra", ai dirigenti e alle dirigenti del Comitato che ringraziava per i sacrifici e per il coraggio con il quale si impegnavano, nonostante i problemi: "Una squadra che in questi ultimi anni ha saputo superare tutte le difficoltà rappresentate dal Covid ed alluvione e la consapevolezza che c’è tanto lavoro da svolgere e obbiettivi da perseguire, che solo un gruppo unito e coeso potrà raggiungere". Il dolore e la tristezza dei dirigenti e dell'intero Comitato territoriale Uisp Forlì-Cesena sono testimoniati da un ricordo pubblicato sul sito internet del Comitato: "La sua assenza si fa sentire profondamente. Davide sarà sempre il nostro esempio, il nostro motivo per continuare a credere nel potere dello sport e nei valori che rappresenta".
La squadra, il "gruppo", che rappresenta il punto di forza del ciclismo che amava e che lo aveva visto leader nell'Uisp per molti anni. Ci piace ricordare così Davide Ceccaroni, con le sue paole con le quali trasmetteva entusiasmo e grande rispetto per un’attività che ha sempre rappresentato una pietra angolare nella storia dell’Uisp, quella del ciclismo: “Nel ciclismo, come avviene in altre attività sportive, sono necessarie la conoscenza e la disciplina – scriveva Davide Ceccaroni, nell’editoriale di apertura di “In Bicicletta” del 2000 - Come in tutti i casi è sconsigliabile iniziare chiedendo troppo a se stessi, meglio vivere le due ruote a propria misura ma sempre nel rispetto degli altri e delle regole: esagerare fa sempre male, si può godere della bici a quaranta come a dieci chilometri all’ora. Probabilmente è scontato dire che il buon senso deve farla da padrone, e spesso neppure quello basta però è un punto fondamentale. Noi seguiamo questi ambiti ormai da diverso tempo, con le nostre iniziative come Bicincittà che da Sud a Nord propongono la bici e l’integrazione della mobilità nei contesti urbani. Proponiamo formazione sul territorio con le scuole di avviamento alla bici, in modo che i nostri istruttori possano aiutare le giovani generazioni ad essere utenti, partendo dalla bici come fondamento per imparare a portare sulle strade quel rispetto che oggi si chiede per il ciclismo ed i ciclisti”.
Messaggi di cordoglio possono essere inviati a: Comitato territoriale Uisp Forlì-Cesena, via Aquileia 1, 47122 Forlì