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Differenze 2.0, il progetto Uisp contro la violenza sulle donne

Il 1 luglio si è tenuta la riunione di avvio, percorsi di crescita e consapevolezza tra i giovani: rispetto per il corpo, "tempio della soggettività"

 

I diritti vanno difesi, rimarcati, assimilati. Soltanto così diventano cultura condivisa, quotidiana. Vale anche per i diritti di genere, a cominciare dal rispetto e dalla consapevolezza. Il progetto Differenze 2.0 vede di nuovo l’Uisp in campo, dopo la positiva esperienza del 2021-22. Il progetto di nuovo al via è un’evoluzione del precedente: laboratori sperimentali di educazione di genere nelle scuole medie superiori per contrastare la violenza sulle donne.

La riunione di avvio si è tenuta il 1 luglio 2025 ed è servita a fissare le coordinate generali del progetto e trasmetterle ai responsabili locali di progetto.  Anche in questa edizione il progetto coinvolgerà gli istituti superiori di sette Regioni e altrettante città: Basilicata (Potenza); Calabria (Castrovillari); Campania (Napoli); Emilia Romagna (Forlì); Puglia (Martina Franca); Sardegna (Nuoro) Sicilia (Enna). In ogni città saranno coinvolte due classi con l'attivazione di sette laboratori sperimentali di co-progettazione rivolti a circa 350 ragazzi e ragazze. I partecipanti verranno coinvolti in incontri a carattere teorico-pratico articolati in tre distinti momenti: moduli formativo/didattici di natura teorica (incontri con esperti e referenti di settore); moduli pratici (role-playing e animazione sportiva); campagna di comunicazione e sensibilizzazione sul tema della violenza di genere autogestita (secondo l’approccio della peer education).

“Il progetto aggiunge campi di intervento sempre più attuali – ha detto in apertura dell’incontro di avvio Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp e del progetto - al centro ci sarà sempre il contrasto alla violenza maschile sulle donne, ma affronterà nello specifico i fenomeni di violenza on line, cyber bullismo e revenge porn, con approfondimenti sul tema del linguaggio”.

“Lo sport è una cartina al tornasole, un elemento rivelatore di come il linguaggio del corpo deve essere ascoltato e compreso per realizzare relazioni diverse – ha detto Eleonora Pinzuti, Comitato scientifico del progetto Differenze 2.0 – occorre vigilare sui linguaggi e sui comportamenti. Sappiamo che le forme di bullismo sono prevalentemente verbali”.

Il progetto prevede che alle attività di formazione seguano laboratori sportivi, con focus su linguaggio del corpo e movimento. Infine, ragazzi e ragazze saranno chiamati a realizzare una campagna di sensibilizzazione sulle tematiche del progetto.

Alla riunione di avvio dell'1 luglio, aperta da Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, si sono avvicendati una serie di relatori che hanno illustrato il progetto secondo varie angolazioni: Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti Uisp (Differenze 2.0: per il contrasto alla violenza di genere, nello sport e non solo); Eleonora Pinzuti, Comitato scientifico del progetto, docente e saggista (Linguaggi, generi e violenze banalizzate); Claudio Cappotto, Comitato scientifico del progetto, psicologo e psicoterapeuta (Bullismi, generi e violenze normalizzate); Ilenia Sanzo, psicologa, psicoterapeuta, Coordinatrice e attivista Centri AntiViolenza (Contrasto alla violenza maschile sulle donne: il ruolo dei CAV); Silvia Saccomanno, Ufficio progetti Uisp, coordinatrice del progetto (Gestione degli appuntamenti formativi in classe: lo schema delle lezioni); Anna Lisa Amodeo, responsabile della valutazione del progetto, responsabile scientifica della Sezione Antidiscriminazione e Cultura delle Differenze del Centro di Ateneo SInAPSi (Processo di valutazione, strumenti, metodi ed obiettivi); Marta Giammaria, responsabile Ufficio progetti Uisp (Procedure di gestione del progetto); Gian Nicola Acinapura, responsabile rendicontazione progetto (Procedure amministrative e di rendicontazione del progetto); Ivano Maiorella; responsabile stampa e comunicazione Uisp nazionale e Nicola Fornasari, Area Comunicazione Uisp Bologna e Social media manager nazionale del progetto (Comunicazione sociale e sport: diritti e parità di genere, come renderli efficaci attraverso l’informazione e i media).