Lo scorso febbraio il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha reso pubbliche le proprie osservazioni conclusive rispetto all’attuazione della CRC in Italia. Il Governo italiano è chiamato ad adoperarsi per implementare le raccomandazioni espresse, sulle quali l’Italia sarà chiamata a render conto nel prossimo incontro previsto per il 2023. Con il 10° Rapporto CRC, alla cui redazione hanno contribuito gli operatori delle 100 associazioni del network, tra cui anche l'Uisp, e che dalla prossima settimana verrà anche presentato in una serie di eventi sul territorio, tra cui il 4 dicembre a Roma, alla presenza del ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, si apre un nuovo ciclo di monitoraggio: un percorso che prevede un confronto tra il Governo, la società civile e gli esperti che compongono il Comitato. Il 20 novembre, Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, si celebra anche il trentennale della CRC, ed è l’occasione per riaffermare la centralità della stessa nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) individuati dall’Agenda globale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile al 2030. Dei 169 target che sostanziano i 17 Obiettivi, moltissimi possono essere ricondotti alla tutela e promozione dei diritti dell’infanzia, e proprio per questo per ogni paragrafo del Rapporto sono stati individuati i relativi target di riferimento. Per scaricare il Rapporto clicca qui
Ribadendo le sue precedenti preoccupazioni il Comitato ONU ha raccomandato all’Italia “l’adozione di misure urgenti per affrontare le disparità esistenti tra le Regioni relativamente all’accesso ai servizi sanitari, allo standard di vita essenziale, ad un alloggio adeguato e all’accesso all’istruzione di tutti i minorenni in tutto il Paese”. Le disparità su base regionale possono infatti essere considerate una forma di discriminazione che incide sulle condizioni di vita delle persone di età minore in quanto maggiormente vulnerabili. Molte sono le questioni irrisolte da affrontare con urgenza per il nuovo Governo, a cominciare dal contrasto alla povertà minorile. Secondo l’Istat, nel 2018 i minorenni in condizioni di povertà assoluta erano 1.260.000 (il 12,6% della popolazione di riferimento), oltre 50mila in più rispetto all’anno precedente. A loro corrispondono oltre 725mila famiglie in povertà assoluta. Le famiglie con minori sono più spesso povere e, se povere, lo sono più delle altre.
Un altro tema importante è la protezione dagli abusi e dalla violenza a danno delle persone di età minore, con particolare attenzione alla prevenzione degli stessi. Il Comitato ONU si rammarica che non sia stato istituito un sistema nazionale di raccolta, analisi e diffusione dei dati, e con esso un programma di ricerca sulla violenza e i maltrattamenti nei confronti delle persone di età minore. Come evidenziato anche dal Gruppo CRC nei precedenti Rapporti si dettaglia l’assoluta necessità di studiare il fenomeno per le sue reali dimensioni, approntando adeguati percorsi di cura e presa in carico delle vittime da parte di personale altamente specializzato e appositamente formato. Si rileva anche che non è stato reso noto il monitoraggio del Piano nazionale per la prevenzione e il contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minorenni, che era stato accolto con molto favore, e per il quale erano anche stati previsti degli stanziamenti.
Rispetto alla situazione dei minori migranti non accompagnati (MNA) l’Italia ha ricevuto ben 23 raccomandazioni. Nei primi sei mesi del 2019, i MNA giunti in Italia sono stati 3291. I dati del Ministero dell’Interno non danno però riscontro né delle nazionalità, né del genere, né delle fasce d’età dei nuovi arrivi. Al 30 giugno 2019 sono stati registrati nel Sistema Informativo Minori (SIM) 4.736 MNA irreperibili, allontanatisi spontaneamente dalle strutture presso le quali erano stati accolti. Un aumento del 30% rispetto al 2018, indicativo sia della precarietà delle condizioni di accoglienza delle strutture sia del loro desiderio di portare a termine il proprio progetto migratorio, che spesso ha come obiettivo finale altri Paesi del Nord Europa dove risiedono familiari, amici e connazionali.
In ultimo il nuovo “sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni” si sta avviando anche grazie ai fondi previsti dal Piano di azione nazionale pluriennale che ha previsto una dotazione di 209 milioni di euro nel 2017, 224 milioni nel 2018 e, a decorrere dal 2019, 239 milioni l’anno e la compartecipazione delle Regioni con un finanziamento pari almeno al trenta per cento delle risorse assicurate dallo Stato. Ma è chiaro che se davvero si vuole portare un sistema di qualità accessibile in tutte le regioni, gli stanziamenti dovranno aumentare notevolmente. Le differenze territoriali sono infatti ancora enormi.
“Trent’anni per la Convenzione sono un traguardo importante, molto si è fatto, ma molto resta ancora da fare - sottolinea Arianna Saulini, di Save the Children/coordinatrice del Gruppo CRC – è fuori di dubbio che il rafforzamento dei fondi e degli investimenti ci racconta uno scenario che prova a cambiare. Ma è altresì vero che molti sono i margini di miglioramento e di maggior efficienza della spesa. L’approvazione di importanti riforme necessita di essere portata a compimento senza ulteriori ritardi. I giovani ed i più piccoli devono essere riconosciuti pienamente come risorsa, ed è per questo che oggi più che mai il ruolo del Gruppo CRC è centrale nel veicolare la visione comune di una rete di organizzazioni che con i bambini e ragazzi hanno a che fare quotidianamente. Occorre quindi continuare a lavorare per garantire un supporto alle famiglie, nel tentativo di ridurre le diversità presenti sul nostro territorio”. Per leggere il comunicato stampa integrale del Gruppo CRC clicca qui
Inoltre, lunedì 18 novembre, alle 15, a Roma presso la sede di Acri, in via del Corso 262, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’indagine demoscopica “Gli italiani e la povertà educativa minorile”, realizzata da Demopolis per l’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. A presentare il documento alla stampa saranno: Stefano Buffagni, presidente del Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo; Francesco Profumo, presidente di Acri; Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore; Pietro Vento, direttore di Demopolis; Carlo Borgomeo, presidente di Con i Bambini. Per visualizzare l’invito clicca qui. (Fonte: ufficio stampa Gruppo CRC; ufficio stampa Con i Bambini)