Nelle aule e nelle palestre dell’Istituto comprensivo Sestri Est, a Genova, si incontra ogni settimana un gruppo di ragazze e ragazzi di seconda e terza media per partecipare a un’attività un po’ diversa dal solito. È qui che si sviluppa il percorso di Icehearts Europe di Uisp Genova, che coinvolge circa 40 studenti organizzati in due gruppi classe. A guidarli sono i mentors Andrea Viari e Luca Passarelli che lavorano in stretta sinergia con la docente di educazione fisica e la dirigenza scolastica.
Il progetto è pensato per sostenere la crescita dei più giovani attraverso la continuità, la presenza e la cura della relazione. Il cuore del lavoro è l’incontro settimanale, due ore per stare insieme in modo diverso, dentro un ambiente scolastico che diventa spazio di confronto, movimento e riflessione. “All’inizio abbiamo osservato le dinamiche del gruppo – racconta Viari – e abbiamo impostato le attività per favorire il gioco condiviso, il rispetto dei tempi degli altri e la partecipazione di tutte e tutti. L’idea era creare un clima di fiducia, dove ciascuno potesse trovare spazio per esprimersi”. (GUARDA LE FOTO).
Tra le proposte, ha avuto particolare efficacia un gioco cooperativo costruito su misura, in cui si vince solo se ogni componente della squadra riceve almeno una volta la palla. “È stata una chiave per far passare un messaggio importante: che in un gruppo si cresce insieme, e che ogni persona è parte del risultato, non un ostacolo da superare”, spiega Viari. Questo approccio ha contribuito a trasformare gradualmente la qualità delle relazioni all’interno delle classi, incoraggiando i ragazzi a riconoscere le diversità come risorsa e non come barriera (GUARDA IL VIDEO).
Il percorso non si limita agli spazi scolastici. Parallelamente, Icehearts si svolge anche in piscina, dove ragazze e ragazzi si ritrovano in un contesto completamente diverso ma complementare (GUARDA LE FOTO). Qui l’acqua diventa un elemento livellante e trasformativo: “In vasca siamo tutti uguali – osserva Viari – Le cuffie, gli occhialini, le stesse difficoltà motorie mettono tutti sullo stesso piano. È un contesto che facilita l’ascolto reciproco e la possibilità di affrontare le proprie insicurezze senza giudizio”.
Icehearts Europe, coordinato a livello internazionale da ISCA – International Sport and Culture Association, è attivo in 12 comitati Uisp in tutta Italia. Il modello si basa sulla presenza stabile di un mentore che accompagna i gruppi nel tempo, costruendo insieme percorsi educativi attraverso lo sport, la relazione e la continuità. A Genova, il progetto si inserisce nella rete scolastica e territoriale, e si conferma come uno strumento concreto per promuovere benessere, autonomia e appartenenza.
Nel tempo si è rafforzata la capacità dei gruppi di cooperare, di raccontarsi, di sostenersi. Gli insegnanti hanno confermato il miglioramento nel clima di classe, che oggi appare più disteso, aperto e collaborativo. “È un lavoro che richiede tempo e presenza – conclude Andrea – Ma ogni settimana vediamo piccoli segnali che ci dicono che ne vale la pena. Quando un ragazzo o una ragazza iniziano a raccontarsi, a fidarsi, sappiamo che siamo sulla strada giusta”. (Lorenzo Boffa)
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