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Icehearts a Sassari: crescere insieme, un passo alla volta

Nella città sarda, 60 bambini e bambine riscrivono il significato di sport e comunità, tra gioco, teatro, arrampicata e pet therapy

 

C’è qualcosa di potente nei piccoli cambiamenti. Un bambino che alza finalmente lo sguardo. Una madre che resta ad assistere, invece di andare via. Un gruppo che corre insieme senza conoscersi, e dopo pochi minuti ride, si passa la palla, si incoraggia. A Sassari, con Icehearts Europe, questi gesti sono diventati la misura di un cambiamento che passa per lo sport, ma arriva molto più in là.

Sessanta bambine e bambini, divisi per fasce d’età, hanno preso parte alle attività promosse da Uisp Sassari, in collaborazione con scuole, spazi sportivi, educatori e famiglie. Le discipline praticate sono tante, ma non si tratta solo di sport: ogni gioco è un’occasione per incontrarsi, superare timidezze, creare relazioni.

Il rugby ha insegnato che cadere non è una sconfitta, se ci si rialza insieme. Il basket ha trasformato palleggi e canestri in un linguaggio universale. L’arrampicata, fatta di appigli e incoraggiamenti, ha reso tangibile il sostegno reciproco. Con il gioco G.U.I.L.T., i ragazzi hanno esplorato la città come piccoli detective, scoprendo che ogni angolo può diventare avventura. Tra le esperienze più coinvolgenti, il torneo al Rifugio, che ha visto ragazzi e genitori accogliere altri bambini del quartiere in uno spazio condiviso, trasformato per un giorno in casa di tutti.

Altri progetti hanno esplorato linguaggi inediti: “Bucefalo va a Londra”, un’attività che unisce l’apprendimento dell’inglese alla pet therapy, ha reso lo studio più caldo e accessibile, con un cane paziente a fianco dei bambini. E poi ancora il teatro, dove l’improvvisazione e la respirazione hanno aiutato anche i più timidi a esprimersi, a trovare voce e corpo in uno spazio rispettoso e giocoso.

Durante l’estate, il progetto garantisce la partecipazione gratuita ai centri estivi Uisp, grazie anche alla collaborazione con le piscine comunali. Un modo per offrire continuità educativa e sostegno alle famiglie, assicurando ai ragazzi ambienti sicuri e stimolanti. Le famiglie più fragili infatti hanno fatto fatica ad avvicinarsi inizialmente. Ma la rete costruita da Uisp, fatta di educatori, mentor e realtà locali, ha aperto spazi e possibilità. Alcuni genitori, all’inizio diffidenti, si sono commossi vedendo i progressi dei figli.

Il cuore del progetto, però, sono loro: i bambini e le bambine. Chi non aveva mai tenuto in mano una palla da rugby ora la stringe come un trofeo. Chi all’inizio abbassava lo sguardo ora scala pareti, lancia il pallone, prende parola. Ogni “non ce la faccio” che si trasforma in un “guarda cosa ho fatto” è una conquista.

Icehearts Europe, ispirato al modello finlandese e coordinato da ISCA – International Sport and Culture Association, è attivo in otto paesi. In Italia, coinvolge 12 comitati Uisp e 420 bambini e bambine, accompagnati da mentor educativi in percorsi di lungo termine. Anche a Sassari, il progetto continua a dimostrare che il traguardo più importante non è arrivare primi, ma arrivare insieme(Lorenzo Boffa)

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