Nazionale

Il Discobolo 2024 - Luglio

 

Il numero speciale de Il Discobolo-calendario 2024 è  un'occasione per fare il punto sulle transizioni possibili.

SFOGLIA LO SPECIALE IL DISCOBOLO-CALENDARIO 2024 DEDICATO ALLE TRANSIZIONI POSSIBILI

Lo scorrere dei mesi è accompagnato da frasi e citazioni che illustrano le transizioni in atto o future, a cominciare da questa domanda: Perché accelerare la transizione?

Coprogrammazione e coprogettazione attraverso lo sport, ovvero politiche pubbliche e buone pratiche integrate attraverso la transizione sportiva - scrive Tiziano Pesce in apertura di questo speciale - L’Uisp ci crede. Proprio oggi, nel pieno di grandi riforme come quella del sistema sportivo e del terzo settore, e all’indomani dell’ingresso delle attività sportive in Costituzione, si avvertono maturi i tempi per un approccio finalmente in linea con la disciplina europea in materia di sport, che ci indica da tempo una strada: l’attività fisica e sportiva è portatrice di salute, socialità, coesione sociale, educazione, parità di genere. Valori in linea con l’Agenda 2030, ovvero il Programma di Azione Globale varato dalle Nazioni Unite per attuare i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile nel mondo. Per invertire tendenze negative, recuperare ritardi e pigrizie è indispensabile accelerare l’adozione di un approccio politico e culturale che veda la sostenibilità al centro di tutte le scelte, pubbliche e private. Come chiede l’Asvis (di cui l’Uisp è membro fondatore) nel suo ultimo Rapporto 2023. L’Uisp farà la sua parte, non c’è tempo da perdere. A tutto questo è dedicato il numero speciale del Discobolo, con il calendario 2024: una bussola che ci accompagnerà per l’intero anno”. (Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp)

Transizione giusta

"La transizione ecologica potrà essere concretamente attuata e potrà produrre gli effetti desiderati solo se si terrà conto degli effetti che verranno a prodursi sulle fasce di popolazione più vulnerabili e svantaggiate. Essa sarà accettata solo se sarà equa e percepita come tale, cioè se saprà generare trasformazione e protezione allo stesso tempo" (Asvis e associazioni firmatarie del Patto di Milano)


L’Unione Europea ha previsto un fondo di intervento specifico che si concentrerà sulle regioni a più alta intensità di emissioni di CO2 e su quelle con il più elevato numero di occupati nel settore dei combustibili fossili, che perderanno il loro lavoro. Verranno agevolate forme di transizione a opportunità di lavoro in nuovi settori e in quelli in fase di transizione.