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Il nuoto sincronizzato è per tutti: l’Uisp in prima fila

Cresce l’attenzione sulle potenzialità inclusive di uno sport complesso e impegnativo, ma fonte di grande soddisfazione. Parla E. Mirante

 

In questi ultimi anni il nuoto sincronizzato è salito sempre più spesso agli onori della cronaca, per il suo carattere spettacolare e per le novità che lo hanno investito. Nato come sport esclusivamente femminile, in tempi recenti anche gli uomini hanno cominciato a praticarlo, fino ad arrivare a gareggiare a livello ufficiale. In ambito internazionale la prima competizione in duo misto, formato da un uomo e da una donna, è avvenuta durante i Campionati mondiali di Kazan del 2015, nel dicembre 2022 il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e la Federazione internazionale del nuoto (FINA) hanno deciso di consentire lo schieramento di due maschi nelle prove di squadra, queste novità regolamentari consentiranno la partecipazione degli uomini nelle gare dei Giochi olimpici estivi di Parigi 2024. Tra i più noti e premiati nuotatori di sincro al mondo c’è Giorgio Minisini, atleta romano figlio d’arte di Susanna, ex sincronette e responsabile nazionale dei giudici del sincronizzato Uisp fino al 2019. Minisini, sette medaglie d’oro nel nuoto sincronizzato tra Mondiali ed Europei, si è esibito in più occasioni con Arianna Sacripante, oro ai Trisome Game nel 2016: la loro ultima coreografia l’hanno realizzata sulle note di Imagine agli Europei di Roma lo scorso agosto, dove non erano in gara perchè, come per Paralimpiadi e Olimpiadi, i campionati paralimpici e quelli normodotati sono distinti. 

Ma i numeri dei praticanti con disabilità stanno crescendo come la voglia di partecipare, ed anche l’Uisp ha aggiornato negli ultimi anni i suoi regolamenti al fine di permettere l’accesso di persone con disabilità fisiche o intellettive ai Campionati nazionali. “L’anno scorso con la commissione del sincro nazionale Uisp abbiamo riflettuto sulla mancanza delle categorie per le persone con disabilità - racconta Ester Mirante, responsabile sincro Uisp - e abbiamo deciso di inserire la categoria disabilità nel regolamento dei Campionati invernali, nella specialità dei balletti liberi, in modo che ogni iscritto o iscritta potesse creare il balletto in base alle sue condizioni fisiche, a quello che ha imparato e al suo allenamento. Abbiamo iniziato con il singolo, ed è subito arrivata una richiesta da parte di una società toscana, Tropos, che ha partecipato con un ex atleta di nuoto affetto da paraplegia completa. Ai nostri Campionati invernali ha eseguito un balletto con il solo ausilio delle braccia: lui abitualmente balla con una compagna, quindi in questa circostanza abbiamo inserito nel regolamento anche il doppio. Dopo di lui, ai Campionati estivi abbiamo avuto la partecipazione di una ragazza solista Sara Lazzari, (nella foto) della società Swim fit dall’Emilia Romagna”.

Anche Redattore Sociale ha realizzato un approfondimento sugli atleti con disabilità che praticano il nuoto sincronizzato: “Il progetto Filippide lavora con le disabilità intellettivo relazionali e l’autismo. «Una scelta fatta all’insegna dell’inclusione - commenta Sabrina Bernabei, tecnico federale e responsabile per il nuoto sincronizzato del Progetto Filippide - All’inizio siamo partiti con solo quattro atlete, tutte ragazze con sindrome di Down». Oggi gli atleti sono 20, tra grandi e piccoli, con anche qualche maschio. «Poi ciascuno avrà i propri risultati, in base al proprio talento, al grado di impegno, all’opportunità di fare più o meno esperienze o di gareggiare all’estero, ma anche tra i normodotati è così, per tutti gli sport», dice Bernabei. «Anche in altre regioni ci sono atlete con sindrome di Down che partecipano ai classici circuiti sportivi, come per esempio quello Uisp»”.

“Come specificato anche nell’articolo di Redattore Sociale, il sincro è uno sport altamente tecnico, serve coordinazione nei movimenti e con la musica, è un’attività estremamente complessa per tutti e per qualsiasi tipo di abilità. Al momento sono ancora poche le persone con disabilità che si avvicinano, ma i nostri regolamenti sono calibrati in modo tale che ognuno possa partecipare e divertirsi, a prescindere dal livello di abilità. Ad esempio quest’anno abbiamo aggiunto la categoria singoli e duo balletti liberi per permettere di partecipare e creare coreografie in base alle proprie capacità senza elementi obbligatori. Sul territorio qualcosa si sta muovendo, con le innovazioni più recenti e il nuovo regolamento, ci aspettiamo una crescita della partecipazione anche nelle manifestazioni regionali”. (A cura di Elena Fiorani)