L’edizione di venerdì 19 luglio del GrsWeek, l’approfondimento settimanale realizzato dal Giornale Radio Sociale, ha fatto il punto sui recenti provvedimenti approvati dalle Camere sui temi importanti per il terzo settore come lo sport, le semplificazioni e l’autonomia differenziata. Insieme a Chiara Meoli, del centro studi del Forum nazionale Terzo Settore, Fabio Piccolino e Ciro Oliviero, tracciano anche un calendario di ciò che possiamo aspettarci dal prossimo autunno, a partire dal Pnrr.
Mercoledì 23 luglio l'aula del Senato ha votato la fiducia posta dal governo sul decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca. Il provvedimento, che ha avuto il via libera con 98 “sì”, 70 “no” e un astenuto, era già stato approvato dalla Camera lo scorso 17 luglio, con 174 voti a favore, 123 contrari e 5 astenuti.
Che novità contiene questo decreto? “Il decreto legge 71, cosiddetto Decreto sport, è una misura che ci interessa perchè riguarda il gettone di 400 euro per i volontari sportivi, e riscrive l'articolo 29 comma 2 del Decreto 36 sulla riforma dello sport”.
Con 67 sì e 44 astenuti, nessun voto contrario, il 25 giugno è stato approvato definitivamente in Senato il disegno di legge “Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del terzo settore”, già approvato dalla Camera dei deputati: ”Si tratta di un pacchetto di 12 semplificazioni che riguarda gli organi di controllo, la revisione legale dei conti, le reti associative e il registro unico. A breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale”.
C’è poi il tema dell’autonomia differenziata che è stata già approvata: “La legge 86 del 2024 è stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale qualche giorno fa. Questa legge concede la possibilità di un'autonomia particolare alle Regioni. In questi giorni è stato avviato l'iter per indire un referendum potenzialmente abrogativo, e ora la palla passa alla Corte Costituzionale, che deciderà se renderlo ammissibile o meno. Ci sono ancora molte incognite da risolvere su questo tema, in particolare il tema molto sentito per il terzo settore dei Lep-Livelli essenziali delle prestazioni e del loro finanziamento”.
Al centro della partita c’è il Pnrr, anche alla luce degli interventi normativi dell’attuale governo, che sappiamo aver ridotto le risorse per il terzo settore. “Gli interventi recenti hanno riguardato alcune importanti misure del Pnrr relative al terzo settore: dal servizio civile digitale alla rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici, dalle imprese culturali e creative alle comunità energetiche rinnovabili. Tuttavia, a causa dei recenti definanziamenti, lo stato di attuazione delle misure di maggiore interesse per il sociale e il welfare è in una fase critica. Questo denota una inadeguata attenzione ai temi e alle politiche sociali che interessano il nostro Paese e le organizzazioni del terzo settore”.
Cosa possiamo attenderci in autunno rispetto al Pnrr? ”Siamo oltre la metà del percorso di attuazione, ma permangono molte incognite. La concretizzazione del piano presenta ancora delle criticità. L'auspicio è che nei prossimi mesi ci possano essere spazi, nei decreti legge e in altri strumenti normativi, per porre le basi per un'amministrazione condivisa reale e significativa”.