Mercoledì 4 dicembre l’Uisp è stata invitata dall’ambasciata USA ad una tavola rotonda su sport e inclusione e sul concetto di sport diplomacy, in vista dei megaeventi sportivi che si svolgeranno negli Stati Uniti nei prossimi 10 anni (Mondiali di calcio, Olimpiadi e Paralimpiadi, Mondiali di rugby maschili e femminili).
Obiettivo dell’incontro è stato quello di scambiare attività e buone pratiche portate avanti dalle associazioni di base e dalle istituzioni italiane e straniere, infatti, erano presenti anche i rappresentanti delle ambasciate di Canada e Messico che insieme agli Stati Uniti ospiteranno i prossimi Mondiali di calcio.
L’Uisp era presente con il presidente nazionale Tiziano Pesce e Daniela Conti, responsabile delle Politiche per l’Interculturalità e la cooperazione, che hanno avuto la possibilità di presentare la mission associativa e di sottolineare il ruolo delle associazioni di base che attraverso la grassroots sport diplomacy possono contribuire al dialogo sociale, alla lotta contro le discriminazioni, alla conoscenza e al superamento dei conflitti che spesso vengono provocati dalla semplice non conoscenza. Inoltre, è stato evidenziato come l’avere ottenuto solo nel 2023 che lo sport entrasse in Costituzione con il riconoscimento del suo ruolo sociale, denota come ci sia ancora molto bisogno di lavorare sul concetto di cultura sportiva e di riconoscimento nella nostra società della sua importanza.
"Siamo stati onorati di essere stati invitati a presentare le nostre attività e portare il nostro contributo ad una ricca discussione – ha detto nel suo intervento, Tiziano Pesce - I prossimi eventi sportivi che si svolgeranno negli Stati Uniti, come sempre, accenderanno un grande riflettore sul mondo dello sport e degli atleti, ma noi ci auguriamo che siano anche l'occasione per parlare dei problemi che purtroppo affliggono il nostro mondo: discriminazione degli atleti e dei dirigenti, mancanza di impiantistica sportiva adeguata e soprattutto mancanza di una cultura sportiva volta all'inclusione. Lo sport può essere un ottimo strumento di dialogo e può svolgere un ruolo diplomatico all'interno di gruppi con culture diverse, ma dobbiamo sostenere iniziative che vengono dal basso che sono in grado di mettere in comunicazione organizzazioni anche diverse tra loro. Ci auguriamo quindi che questo tavolo di confronto sia l'inizio di una futura collaborazione"
Oltre all’Uisp hanno partecipato: Liberi Nantes, Insuperabili, Roma Calcio Femminile, Industrie Fluviali e il dipartimento di sport diplomacy del ministero degli Esteri aperto da un anno come strumento di promozione strategica dell’Italia e di sostegno all’internazionalizzazione dello sport.
Ospiti speciali sono state cinque ragazze dei licei sportivi di diverse città italiane che hanno partecipato ad un programma U.S. State Department Sports Visitor Alumnae, grazie al quale hanno potuto svolgere uno stage di 15 giorni a Los Angeles. Le ragazze fra i 16 e 18 anni hanno sottolineato le differenze di accesso al mondo sportivo soprattutto per le donne, che negli Stati Uniti hanno maggiore riconoscimento e non subiscono gli stereotipi a cui spesso assistono in Italia, soprattutto nel mondo del calcio. Hanno raccontato l’esperienza di trovarsi insieme a ragazze di culture e provenienze completamente differenti, la loro paura di non poter comunicare è sfumata completamente nel momento in cui hanno iniziato a fare attività fisica insieme: lo sport è un linguaggio universale e non verbale.
Una sorpresa gradita è stata scoprire che una delle ragazze è arrivata a questo programma di scambio grazie ai progetti svolti dalla Uisp Torino con i giovani dei diversi quartieri. (Daniela Conti)