Nazionale

La formazione Uisp si aggiorna per migliorare e crescere in qualità

La responsabile del Dipartimento formazione e ricerca Uisp, Patrizia Alfano, interviene sui nuovi piani formativi nazionali di apprendimento per dirigenti e formatori

 

Sono stati approvati dalla Giunta nazionale Uisp i Piani formativi nazionali di apprendimento per dirigenti e formatori che da febbraio prossimo saranno proposti ai Settori di attività e ai Comitati Uisp di tutta Italia. Il lavoro della formazione nell'Uisp è trasversale e coinvolge l’intera associazione: “Il nuovo progetto ha preso il via nel 2017 ed è passato attraverso il confronto con il territorio, interprete dei bisogni dei soci, delle asd e delle società sportive – spiega Patrizia Alfano, vicepresidente nazionale e responsabile del Dipartimento formazione e ricerca Uisp - E’ stato condiviso e realizzato nel tempo con la supervisione di Tommaso Dorati, segretario generale Uisp. Si è trattato di un lavoro molto complesso che ha coinvolto varie articolazioni associative. Per questo un ringraziamento particolare va anche ad Antonio Marcello, responsabile Ufficio servizi informatici e sviluppo digitale, a Massimo Davi e a Fabio Mariani per la costante consulenza, ad Armando Stopponi, coordinatore nazionale Sda, a Monica Tanturli, segretaria del nostro Dipartimento formazione e ricerca. E soprattutto ai presidenti dei Comitati regionali e territoriali, ai responsabili dei Sda e all’intera governance nazionale Uisp”.

“Tutti i piani formativi, eccezion fatta per le categorie giudicanti, prevedono un minimo di 42 ore e specifici requisiti di accesso ai corsi. Rispetto alle nuove procedure, che impongono l’inserimento dei tecnici qualificati in un numero adeguato alle attività didattiche svolte nel registro Coni, sarebbe stato più semplice tuffarci anche noi nel ricco mercato di qualifiche e brevetti, per reclutare nuovi iscritti e ricevere le quote di partecipazione, riconoscendo titoli di ogni genere. L’Uisp combatte la pratica della diffusione a pioggia di titoli e brevetti, ed ha sempre preferito puntare sulla qualità, per questo ha scelto di organizzare la formazione e al contempo tenere conto di quanto era stato fatto negli anni precedenti, riformando i meccanismi di funzionamento con criteri prestabiliti per equiparazioni, riconoscimenti di altri titoli, percorsi integrativi o crossover. E’ in corso, e già completato da alcuni Settori di attività, il lavoro per completare il percorso di formazione dei formatori, e realizzare uno dei più importanti obiettivi del nuovo piano formativo: dotare ogni regione di propri formatori per gli argomenti che trattano aspetti legati alla nostra identità associativa, alla nostra idea di sport”.
 
“L’Uisp nella sua storia ha coinvolto esperti prestigiosi e generato un ricco patrimonio di propri formatori. Infatti, i nuovi piani di formazione dei formatori prevedono materie generali trattabili da esperti esterni, come ad esempio anatomia e psicologia, e materie trattate unicamente da formatori Uisp, che riguardano aspetti identitari ben definiti. Il nostro progetto di sportpertutti è nato insieme ad un programma multidisciplinare, di tipo scientifico e tecnico”.

“Il nuovo sistema nazionale della formazione si propone di sviluppare ulteriormente un patrimonio di formatori in grado di trasferire il nostro progetto di sportpertutti, la nostra identità con le sue metodologie, conoscenze, competenze, e saperi a tutti i tecnici, ai dirigenti, alle asd e società sportive. E, attraverso di loro, arrivare a tutti i cittadini”.

“I corsi di formazione Uisp durano minimo 42 ore, trattano tutti gli aspetti più importanti della conoscenza del corpo, del movimento, della pedagogia, psicologia e comunicazione, ma anche delle dinamiche sociali di accoglienza, inclusione, mediazione del conflitto. Prevedono anche l’acquisizione di competenze finalizzate a promuovere la salute, l’educazione, la conoscenza e il rispetto per l'ambiente, per contrastare le discriminazioni e il razzismo e per costruire comunità educanti. Sono decine di migliaia gli operatori sportivi e i tecnici che ogni anno frequentano i nostri corsi di formazione e aggiornamento. Il nuovo piano di formazione Uisp prevede corsi rivolti ai dirigenti delle asd e aps, per accompagnarli nel rapporto con le varie istituzioni e reti sociali, per renderli sempre più coscienti di essere una forza capace di importanti trasformazioni sociali anche nel rapporto sussidiario con  le istituzioni”.

“I diversi piani formativi sono di 42 ore. A questi si aggiungono  moduli di specializzazione che vanno dalle 3 alle 12 ore, per un  totale di 40 ore, con possibilità di scelta tra organizzazione dei Centri estivi, gestione impianti e così via. Le 42 ore, oltre alle unità didattiche di base, che sono la tappa obbligatoria e uguale per i diversi livelli di tutti i percorsi formativi Uisp, prevedono svariati argomenti tra i quali: aspetti gestionali, assicurativi, normativi, per la sostenibilità economica, finanziaria e il foundrasing, moduli formativi sulla progettazione, i rapporti con le amministrazioni pubbliche, le Politiche Uisp, come ad esempio educative, ambientali, di genere, interculturalità e così via. Ma anche materie come la comunicazione sociale, la gestione dei Comitati, delle asd e del rapporto con i collaboratori, il reclutamento e la cura di nuovi volontari”.

La formazione Uisp è lo specchio del nostro fare, coerente con il nostro ruolo nel sistema sportivo e nel CONI, nel terzo settore e tra le reti sociali – conclude Patrizia Alfano – il progetto formazione dirigenti approvato dalla Giunta nazionale Uisp proseguirà nella sua evoluzione con la preziosa collaborazione di una commissione tecnica nazionale e con il pieno coinvolgimento dei responsabili della formazione dei Settori di attività e dei Comitati Regionali con i quali è già previsto un prossimo incontro. Dalla nostra storia, dalla nostra identità e soprattutto dalla pratica reale di percorsi partecipativi e democratici, che coinvolgono da sempre gli attori principali del nostro sport, dai soci ai massimi dirigenti, è nata e vive da oltre 72 anni una grande scuola di formazione tecnici e dirigenti e con essa il nostro progetto di sport sociale e per tutti”.