L’accesso all’acqua è un prerequisito per una società equa

L'acqua, "linfa vitale" dell'umanità, è sempre più a rischio nel mondo a causa dell'eccessivo sviluppo e del consumo "vampirico": a lanciare l'allarme è l'Onu in un rapporto in cui mette in evidenza come la carenza di acqua stia peggiorando con l'imminente rischio di una crisi globale. Il mondo sta "ciecamente camminando su una strada pericolosa con l'insostenibile uso di acqua, l'inquinamento e il surriscaldamento climatico che stanno drenando la linfa vitale dell'umanità", afferma il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.

Il rapporto dell'Onu arriva in occasione della Giornata internazionale dell’acqua, il 22 marzo: circa due miliardi di persone non hanno l'accesso ad acqua potabile sicura mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili. "La scarsità di acqua sta diventando endemica", si legge nel rapporto nel quale si osserva come l'uso di acqua sia aumentato a livello globale di circa l'1% ogni anno negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere tassi di crescita simili fino al 2050. 

“Il problema dell’acqua si inserisce in un contesto generale di criticità per la sostenibilità ambientale della nostra vita sul pianeta - afferma Francesco Turrà, responsabile politiche ambientali Uisp - l’acqua è l’elemento più trasversale che esista, è la sostanza di cui siamo fatti ed un bene talmente primario che è difficile inquadrarlo in contesti specifici: l’accesso all’acqua è un prerequisito per una società equa. Il poco rispetto della scarsità cui siamo di fronte per questa risorsa, scarsità che dipende da nostre responsabilità, è indice delle disuguaglianze che si riscontrano nella società. L’utilizzo sconsiderato della risorsa acqua è una metafora dell'approccio che l’umanità sta tenendo nelle relazioni sociali che mettiamo in campo: ma forse non a tutti è chiaro che in questo caso parliamo dell’infrastruttura base della nostra vita sulla Terra”.

Inoltre, guardando a problematiche più vicine alla nostra esperienza, possiamo vedere che la bolletta dell'acqua sempre più cara: è salita a 487 euro la spesa media a famiglia nel 2022, con un balzo del 5,5% in un anno e in crescita in tutti i capoluoghi di provincia, ad eccezione di Forlì-Cesena dove è scesa dello 0,6%.

Cosa può fare lo sport? Per Turrà ci sono due ambiti principali in cui lo sport può incidere: la gestione degli impianti sportivi e la modalità di organizzazione delle iniziative. “E’ necessario sensibilizzare su questo tema anche con le nostre azioni concrete, dando il buon esempio, a partire dagli impianti sportivi gestiti dalla nostra associazione. Dobbiamo farci promotori di una cultura della sostenibilità sull’utilizzo consapevole dell’acqua, cercando soluzioni innovative per ridurre al minimo il consumo ed evitare gli sprechi. Possiamo lavorare di più e meglio sulla modernizzazione degli impianti e sperimentare modi sempre nuovi e sostenibili per ottimizzare e riutilizzare”.

Inoltre, nelle nostre attività nazionali e territoriali il tema dell’acqua deve sempre essere centrale, in un’ottica di eventi sostenibili: “Il nostro obiettivo deve essere quello di diventare sempre meno impattanti, sia nella produzione di rifiuti che nella gestione degli sprechi. Nei nostri incontri in vista delle manifestazioni nazionali abbiamo discusso di come ottimizzare la gestione dell’acqua, una delle cose principali emerse è che dobbiamo trovare soluzioni cercando di non scaricare l'onere sui partecipanti alle nostre iniziative. E’ nostro compito offrire opportunità sostenibili ai fruitori delle nostre proposte, come rendere disponibili le fontanelle delle nostre città, o in alternativa autobotti, per fornire l’acqua ai partecipanti che possono utilizzare le proprie borracce al posto delle bottiglie di plastica, cercando così di diminuire anche l’accumulo di plastica”. (A cura di Elena Fiorani)