Quando le scuole finiscono per le famiglie comincia il rebus del tempo libero di bambini e ragazzi da impegnare: i centri estivi sono una risposta alle esigenze dei genitori che lavorano, ma comportano un impegno economico importante. La rubrica di approfondimento di RaiTre FuoriTg ha trattato l’argomento nella puntata di giovedì 12 giugno: alle interviste a nonni e genitori e agli interventi degli ospiti in studio si sono alternate le immagini e gli interventi raccolti dalla giornalista Grazia Leone all’impianto Uisp Fulvio Bernardini di Roma.
L’impianto, gestito dall’Uisp Roma è situato nel quartiere Pietralata, periferia est della città, e raccoglie ogni estate centinaia di bambini e bambine che possono trascorrere le giornate svolgendo attività fisica e sportiva, giocando e facendo nuove esperienze.
La giornalista ha interpellato i protagonisti dei Centri estvi, per conoscere le loro impressioni: “E’ bello venire al centro estivo perchè è divertente, soprattutto questo perchè ha una grande piscina, a casa mi annoierei molto”; “Mi piace molto starci perché ci sono un sacco di bambini nuovi e posso fare nuove amicizie; "Qui usiamo meno il cellulare, gli animatori ci stringono i tempi in cui possiamo stare con i telefoni e questo ha un effetto migliore sulla salute rispetto a quando sono a casa”; “Scopro delle cose che all'inizio pensavo non fossero possibili per me da fare e qua invece si realizzano”; “Vorrei imparare ancora a fare amicizia, cosa in cui ho un po' di difficoltà, però con questi amici mi sto impegnando, mi aiutano e anche gli operatori mi aiutano molto”.
Offrire ai più giovani l'opportunità di stare insieme praticando varie attività nei mesi caldi in cui le scuole sono chiuse, a prezzi più possibile contenuti: è l'obiettivo principale dei 300 centri estivi organizzati in varie città dalla Uisp, spesso in strutture pubbliche avute in concessione: “Gli operatori dei nostri Centri estivi multisport sono qualificati a lavorare con bambini dai 3 ai 16 anni per consentire loro un primo accesso alla pratica sportiva - dice Simone Menichetti, presidente Uisp Roma, ai microfoni di Grazia Leone - Questi spazi sono dei presidi territoriali, in cui si crea una vera e propria rete tra le famiglie, i centri sportivi e gli educatori, consentendo anche a chi ha meno possibilità economiche di far partecipare i propri figli. Ovviamente sarebbe necessario incentivare queste pratiche, con il supporto delle istituzioni”.
Qui le tariffe sono comunali, per cinque giorni a settimana variano da 75 a 120 euro in base all'età e al numero di ore trascorse, e sono previste agevolazioni per esigenze particolari. A favorire le relazioni anche giochi, laboratori e la pausa pranzo, col cibo portato da casa per evitare sprechi.