Tra i protagonisti del torneo di calcio a 5 dell’Uisp Firenze quest’anno c’è anche la squadra “Anelli mancanti”, composta da rifugiati e richiedenti asilo, dell’omonima associazione di volontariato, nata nel 1997 nel capoluogo toscano per promuovere l’integrazione culturale dei migranti e sensibilizzare i cittadini al delicato tema dell’emigrazione. La TgR Rai Toscana ha dedicato un servizio, realizzato da Sara Meini, all’esperienza di questi ragazzi provenienti dall’Africa. I calciatori si allenano il sabato pomeriggio al parco delle Cascine a Firenze con spogliatoi rigorosamente all’aperto e nessuna possibilità di una doccia nel dopo seduta . Il capitano della squadra si chiama Mohamed e si impegna tutte le settimane per raccogliere i compagni: l’obiettivo è vincere il campionato.
La maggior parte dei ragazzi della squadra “Anelli mancanti” non ha un lavoro stabile, vive alla giornata e soprattutto ha una storia toccante da raccontare: “Venire qui non è stato facile. Posso dire che sono fortunato ad essere arrivato in Italia”, racconta una di loro. “In Africa ci sono tanti problemi. In Europa no. A me piace tutta l’Italia, non solo Firenze – aggiunge un altro membro della squadra - Ho tre bambini e penso sempre alla mia famiglia. Purtroppo non ho un lavoro stabile e i giusti documenti. Una volta risolte queste cose, vorrei che la mia famiglia venisse in Italia per vivere come gli Italiani”.
I ragazzi però preferiscono parlare di calcio per distrarsi dai tanti problemi quotidiani che incontrano, affrontando un vero e proprio campionato di calcetto Uisp. Non si lamentano, ma più arriva il freddo più per loro è difficile allenarsi e per questo chiedono un aiuto alla città: “Stiamo cercando da un po’ di tempo di ottenere delle convenzioni, dei supporti da parte delle istituzioni e dalla città, ma per il momento non ci stanno venendo particolarmente incontro. Ora che ci stiamo abituando ad essere una società sportiva vera e seria, è diventata una necessità avere un campo nostro, sul quale ospitare anche le altre squadre e fare i nostri allenamenti”. (A cura di redazione nazionale Uisp, ha collaborato Marzia Chittano)