L'attività fisica e la socialità sono sicuramente due chiavi dell'invecchiamento attivo e su questo tema FuoriTg, trasmissione di approfondimento di RaiTre, ha realizzato la puntata di lunedì 24 giugno. Maria Grazia Leone è andata all’impianto sportivo Fulvio Bernardini del quartiere Pietralata, gestito dall’Uisp Roma, per intercettare un gruppo di persone che si allenano più volte a settimana in piscina, con l’acquagym, e in palestra, con la ginnastica dolce.
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Al centro del servizio le impressioni dei partecipanti, donne e uomini, che frequentano i corsi gestiti da operatori qualificati Uisp: “Frequento questo corso da tre anni ed ho trovato dei miglioramenti eccezionali per la mia mobilità”, dice una signora a bordo piscina; “Avevo forti mal di schiena e altri problemi, ma adesso sto molto meglio”, afferma un signore; “I movimenti che ci fanno fare ti rimettono al mondo”, conferma un’altra partecipante; “Trovo giovamento nei movimenti, nel fare le scale, nel prendere le cose in alto, perché mi allungo molto di più”; “Io ho 82 anni, prima non mi muovevo e adesso faccio tutti i movimenti con molta molta più facilità”; “Dopo una lezione in acqua ci sentiamo molto più sciolti, più liberi e più carichi”; “Vengo con tanta difficoltà ma poi sto benissimo”.
Corsi simili, gratuiti o a prezzi contenuti, sono presenti in varie città e sono sempre più richiesti, Simone Menichetti, presidente Uisp Roma, segnala le criticità di un percorso che andrebbe sostenuto maggiormente: “Occorrerebbe sicuramente velocizzare i rapporti e le comunicazioni tra terzo settore e istituzioni e dall'altra parte avere una politica unica. Ad esempio, nel centro sud della nostra penisola abbiamo meno investimenti di questo tipo sull'invecchiamento attivo e questo va certamente ad incidere sui costi della sanità”.
L’operatrice Marta Piras, che accompagna i partecipanti nei corsi dedicati ad adulti e anziana, specifica le necessità motorie di queste persone: “Gli anziani soffrono soprattutto di problematiche alla colonna vertebrale, alle anche, alle ginocchia, quindi noi proponiamo delle attività che siano di mobilizzazione della colonna vertebrale e rinforzo della muscolatura degli arti inferiori. L'attività fisica migliora l'equilibrio ed il nostro compito è cercare di prevenire le cadute negli anziani”.
Tornati in studio, Maria Grazia Leone ha presentato alcuni dati relativi alla sedentarietà delle persone over 65: “Con l'aumentare dell'età ci si muove sempre meno: l'attività svolta è sufficiente per il 40% degli over 65; parziale, quindi non sufficiente, per il 22% e addirittura assente per il 38%”. I dati sono quelli raccolti dall’osservatorio Passi d'argento dell'Istituto Superiore di Sanità che segnala anche un altro fattore importante, la sedentarietà è più frequente laddove lo stato sociale economico è più svantaggiato.
A conferma delle voci dall’impianto sportivo, in trasmissione è intervenuto anche Francesco Landi, direttore del Dipartimento di Scienze dell'invecchiamento, neurologiche, ortopediche e testa-collo del policlinico Gemelli di Roma: “Il servizio è perfetto - afferma - noi già da tanto tempo promuoviamo il movimento nel programma del Gemelli che abbiamo chiamato Longevity Run, perchè la longevità va conquistata. Ormai sappiamo che la genetica non incide più del 20% ed è tutto il resto che conta, quindi dobbiamo lavorare su questo tipo di programmi, puntando su due aspetti. Iniziare a muoversi subito, sapendo che a qualunque età modifichiamo le nostre abitudini va sempre bene, l’importante è scegliere quello che ci piace e avere l'opportunità di farlo; poi ricordare che l’attività motoria funziona come le medicine: in base alla prescrizione va fatta due volte e funziona se si pratica con continuità”.