Il 3 dicembre ricorre la Giornata internazionale delle persone con disabilità, l'Uisp è stata ospite di Radio 1 Rai, con il presidente nazionale Tiziano Pesce e la giovanissima Margherita Constrastini (protagonista del video realizzato dall'Uisp "La scelta di Margherita") per parlarne con la giornalista Francesca Romana Ceci, nel programma radiofonico dedicato ai giovani “Wannabe. Il futuro che vorrei”. L’obiettivo della Giornata è promuovere i diritti e il benessere delle persone con disabilità, sensibilizzando l’opinione pubblica su temi cruciali che riguardano la vita politica, sociale, economica e culturale. Il tema di quest’anno è "amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro più inclusivo e sostenibile", con lo slogan “Niente su di noi, senza di noi”, per sottolineare l’importanza di una partecipazione diretta e consapevole.
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Lo sport, in qualità di strumento di coesione e partecipazione, riveste un ruolo centrale nella promozione dell'inclusione delle persone con disabilità. “Tutti i giorni dell’anno e in particolare oggi, l’Uisp è impegnata al fianco delle grandi organizzazioni che si battono per i diritti delle persone con disabilità e al fianco delle associazioni e società sportive dilettantistiche, per essere sempre più luoghi accoglienti e aperti a tutti e tutte - ha detto Tiziano Pesce - La Uisp da sempre declina il suo concetto di sport sociale, collettivo, vero e proprio diritto di cittadinanza per tutti. Da poco più di un anno lo sport è entrato in Costituzione nell’articolo 33, tutelando e riconoscendo così il suo valore educativo e di promozione del benessere psicofisico”.
“C’è ancora molto lavoro da fare, a partire dall’accessibilità dello sport, sia dal punto di vista culturale che fisico - ha proseguito Tiziano Pesce - Evidenziamo, ad esempio, la carenza di impianti sportivi per le persone con disabilità, con gravi disuguaglianze tra nord e sud Italia. Inoltre, più della metà dei palazzetti sportivi non ha spazi adeguati per spettatori con disabilità. Il focus è proseguire il lavoro portato avanti dal ministro per lo sport Andrea Abodi e sensibilizzare le scuole sull’importanza di praticare attività fisica”.
Francesca Romana Ceci ha poi chiamato in causa Margherita Contrastini, giovanissima giocatrice di pallacanestro in carrozzina, che nei giorni scorsi ha partecipato con l'Uisp al Matera Sport Film Festival. Margherita non ha alcuna disabilità motoria, ma ha scelto di vivere quest’esperienza al fianco dei propri amici e compagni di scuola. “Ho scelto di praticare quest’attività sportiva fin da piccola - afferma Margherita - quando ho conosciuto un ragazzo che era in carrozzina a causa di una grave malattia invalidante. Lui mi invitò ad un suo allenamento nella palestra fondata dalla schermitrice paralimpica Bebe Vio, dove ragazzi con e senza disabilità giocano insieme. Da allora decisi di iniziare a praticare basket in carrozzina, imparando che si può andare tutti alla stessa velocità. Quando mi siedo sulla carrozzina mi rendo conto che non ci sono diversità nello sport, un mondo da cui si può sempre imparare”. Anche la mamma della ragazza, Michela, sostiene la sua soddisfazione per la scelta della figlia: "In questi due anni ha dimostrato di scavalcare le differenze, con curiosità e fiducia verso il prossimo, trovando caratteristiche speciali in ognuno dei suoi amici".
"Ciò che abbiamo ascoltato da Margherita ci insegna molto, ci mette nella condizione di guardare ad una società che dia uguali opportunità a tutte le persone, e che soprattutto riconosca e valorizza le capacità di ciascuno - ha concluso Pesce - Al centro c'è la dignità delle persone più fragili, che vivono una condizione difficile. In qualità di presidente Uisp, ricordo quanto evidenziato dal presidente di Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli: "Nel nostro Paese vivono più di 3 milioni di persone con disabilità e di queste ben 1 milione e 700 mila sono potenzialmente interessabili alla pratica sportiva, ma purtroppo fino ad oggi non hanno conosciuto le offerte sportive esistenti". L'appello che lanciamo è quello di trovare sempre nuove opportunità per mettere ragazze e ragazzi di tutte le età nelle condizioni di socializzare e praticare un'attività sportiva, un orizzonte vicino ma che per qualcuno fino ad oggi era solo un sogno". (A cura di Michela Mattia)