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Movement pills: il movimento come rimedio naturale per la salute

Si è svolta a Bruxelles la riunione di avvio del progetto europeo di cui l'Uisp è capofila. I Paesi partner riprodurranno la buona pratica Uisp

 

Si è svolta a Bruxelles dal 7 al 9 febbraio la riunione di avvio del progetto europeo Movement pills. L'Uisp è capofila di questa nuova avventura europea e, insieme ai partner di Bulgaria, Romania, Grecia, Estonia e alle reti europee EPSI-European Platform for Sport Innovation ed ISCA-International Sport and Culture Association, svilupperà le attività che ripropongono l'esperienza di Pillole in movimento coniata dalla Uisp e sperimentata da molti anni prima a Bologna e poi in diverse altre città.

Il progetto, selezionato e finanziato dalla Commissione europea, ruota intorno alla coerenza dell'esperienza di Pillole di movimento con le linee guida europee HEPA sulla promozione dell'attività fisica per prevenzione della salute e il benessere psicofisico e sociale dei cittadini. 
In occasione del kick off meeting la coordinatrice del progetto Irma Preka, coadiuvata da Matteo Mastorci co-coordinatore del progetto, ha guidato l'introduzione del progetto con la descrizione delle attività che ognuno dei partner dovrà realizzare in base ai compiti assegnati. Raffaella Chiodo Karpinsky ha curato la sessione preposta a illustrare come il progetto sia collegato alle linee guida dell'UE, così come con il Piano d'azione Globale per l'attività Fisica dall'OMS (tradotte e rese disponibili in Italia proprio grazie alla Uisp) e la sua campagna Every movement countsTutti documenti che costituiscono  riferimenti importanti per gli stakeholder impegnati nella promozione dell'attività fisica. 
 
Per aiutare i partner a cogliere il senso e il contenuto della metodologia alla base del progetto, Paola Paltretti, presidente Uisp Bologna, ha illustrato l'esperienza realizzata nella sua città. Sono state esposte tutte le dinamiche e le relazioni  necessarie a creare un processo virtuoso per arrivare, non solo alla distribuzione delle confezioni delle Pillole, ma anche a portare più persone a praticare attività fisica e sport, affinchè questo sia foriero di nuove abitudini, per persone più attive e sani stili di vita. Nell'illustrare l'esperienza italiana si sono sottolineate anche le diverse componenti del progetto: il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, la comunicazione, la distribuzione, la misurazione dell'impatto a breve, medio e lungo termine. È stato anche analizzato nei suoi vari aspetti il concetto della prescrizione: infatti, può essere di stimolo in alcune specifiche condizioni (contesti di fragilità  e povertà) ma con le "pillole" si intende veicolare un invito ad attivarsi fisicamente anche in ambiti non sempre raggiunti dalle società sportive, ampliando la loro possibilità di essere conosciute e possibilmente creare processi virtuosi per loro e i beneficiari primari, che sono i cittadini sedentari.
 
Il metodo nel suo insieme è stato presentato ai partner per favorire la diffusione della buona pratica Uisp delle Pillole di movimento, ed è stato illustrato nei suoi vari aspetti che dovranno poi essere adattati ai contesti locali e alla natura dei soggetti partner nei Paesi coinvolti. Le caratteristiche molto eterogenee dei partner che compongono il consorzio del progetto rappresentano una sfida che impegnerà nei prossimi tre anni la Uisp nell'accompagnarli allo sviluppo dei concetti chiave della metodologia e del processo proposti.
 
Questa prima tappa fa parte di un lungo percorso che vedrà tutti gli attori coinvolti impegnati nell'obiettivo di individuare gli elementi utili a definire le strategie e costruire i processi per rendere l'esperienza realizzata in Italia riproducilibile nei propri contesti nazionali. (Raffaella Chiodo Karpinsky)