Sarà perché siamo a Pietralata, a due passi dalla casa di Pierpaolo Pasolini, da poco diventata museo. Sarà perché questo è uno dei quartieri più popolari di Roma, fatto sta che un sabato pomeriggio di canicola e ordinario via vai, si trasforma in un mercato di idee, di sport, di poesia. E di incontro tra tante persone giunte qui per motivi spesso diversi, per conoscersi, stare insieme, giocare a pallone con giornalisti, poeti e i ragazzi e le ragazze di "Movimenti in salute".
Sabato 14 giugno si è svolto, nella cornice dell'impianto sportivo Fulvio Bernardini di Pietralata, a Roma, l'ultimo appuntamento della stagione di “Movimenti in salute” il torneo itinerante di calcio promosso da Uisp Roma, che coinvolge ragazzi e ragazze di comunità terapeutiche e centri diurni. Per l'occasione si è disputato un triangolare tra gli atleti del collettivo Crescere Insieme, la Nazionale Poeti e la Nazionale Giornalisti.
"Lo sport fa bene a tutti, a ogni singolo cittadino, quindi va promosso il più possibile - afferma Massimo Scarabattoli, consigliere Uisp Roma e operatore sociale, nonché, insieme a Marzia Russo, uno degli organizzatori del torneo - stare insieme agli altri è fondamentale e farlo con chi ha più difficoltà, aiuta a ridurre le distanze. Lo sport per tutti consiste in questo: promuovere la cultura dello stare insieme accettando le differenze, che fanno parte della vita e dovrebbero diventare una cosa normale".
Per i presenti è stato allestito uno spazio in cui chiunque lo desiderasse ha potuto cimentarsi nella lettura di poesie. Nello stesso spazio, prima dell'inizio delle partite, si è tenuto un momento dedicato interamente alla poesia: un esponente della Nazionale Poeti ha tenuto una lettura e ha omaggiato gli organizzatori con un libro di poesie, trasformando la giornata in un'occasione unica di condivisione tra sport, integrazione e cultura.
L'iniziativa rientra nel progetto SIC! Sport, Integrazione, Coesione, che mira a valorizzare il ruolo sociale dello sport quale strumento di inclusione e coesione sociale, denunciando le forme di discriminazione all'interno del contesto sportivo, sostenendo la creazione di rete e promuovendo lo sviluppo di buone pratiche al fine di favorire la coesione delle comunità locali.
“Bisogna fare eventi per mostrare che è davvero possibile fare un altro sport, fare inclusione, parlare di movimento e praticarlo adattandolo alle difficoltà di ognuno di noi”, sottolinea Daniela Conti, responsabile politiche per l'interculturalità e la cooperazione Uisp.
Il ruolo dello sport come strumento di inclusione e ponte tra diverse realtà sociali è stato un filo conduttore dell'iniziativa. Lorenzo Ottolenghi, uno dei promotori della Nazionale Giornalisti ha sottolineato: "Anche soltanto l'organizzazione di questo tipo di eventi permette di 'contaminare' chi non è così vicino a queste realtà. L'obiettivo è far conoscere altre esperienze, mostrando che c'è bisogno di tutti e che aiutareci e aiutare non facciamo altro che migliorare la società".
Erano presenti all'evento anche due ospiti speciali: Roberta Pirone, fondatrice dell'associazione "Ruote a spasso", e Valeria Locritani, atleta paralimpica. Mentre sul campo di calcio si alternavano le partite del triangolare, fuori dal campo si leggevano poesie: il giornalista Max Brod, ad esempio, ha letto la sua “Roma” a Valeria Locritani.
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Non sono mancati attestati di stima da parte dei partecipanti: “Qui si respira un'aria di autenticità - evidenzia Michele Gentile, ideatore e fondatore della Nazionale Italiana Poeti - Tutte le persone che sono qui si vede che lo fanno per passione; questo si respira ed è anche un conforto per chi partecipa”.
L'evento ha chiaramente mostrato come la partecipazione allo sport, e non solo, sia un'occasione preziosa per entrare in contatto con diverse realtà sociali, favorendo un clima di apertura e interazione reciproca tra tutti i partecipanti. Massimo Scarabattoli conclude: "È importante lo sport così com'è importante lavorare sul territorio. La riabilitazione parte dallo stare in società, dall'avere un ruolo, un'identità sociale, che si costruisce solo nel rapporto con altre persone, perché senza gli altri non c'è cura. Tutti insieme si contribuiscono a migliorare di molto la qualità della vita". (Federico Cherubini)