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Nuoto Uisp: riflettori sul sincronizzato

Dare nuova linfa ad un settore già pulsante di vita: ecco l'obiettivo della responsabile del sincro Uisp: Ester Mirante. L'intervista

 

Nella nuova squadra che guida il Settore di attività Nuoto Uisp c’è un volto noto del panorama Uisp: Ester Mirante, ex atleta, coordinatrice del settore nuoto del comitato territoriale di Bolzano, e del settore tesseramento e formazione. Formatrice Uisp, responsabile del settore Innovazione e Sviluppo, Ester è anche responsabile della commissione nuoto sincronizzato nazionale. Tanti profili ma una sola grande responsabilità: dare nuova linfa ad un settore già pulsante di vita come quello del sincronizzato.

Abbiamo chiesto ad Ester di raccontarci presente e futuro di questo mondo tanto meraviglioso quanto complesso, e lo abbiamo riassunto in tre frasi, i tre mantra alla base del suo operato: nuoto sincronizzato è creatività; obiettivo inclusione; educare alla collettività. 

Nuoto sincronizzato è creatività. "Non solo per la fantasia dei tecnici, o l’abilità delle atlete capaci di trasformarsi in altro da sé, ma creatività come possibilità di fare. Trovare nuovi spunti, nuove strade, dare vita a nuovi progetti per accogliere più persone possibile, per trasmettere valori e competenze di questa pratica, per permettere ad ogni atleta di vivere esperienze utili e stimolanti, per il proprio livello di attività ed il proprio bagaglio personale.
Nemmeno il Covid ha bloccato il flusso creativo in atto, attraverso iniziative on line come “Ciak si nuota” gli atleti non si sono fermati, sono rimasti focalizzati sui propri obiettivi. Anche riadattare, e migliorare continuamente i regolamenti è stato un lavoro voluto per abbattere i muri dell’impossibilità, per non dar modo ai limiti pandemici di impedire alle competizioni di svolgersi, agli atleti d’imparare, e a tutti quei cuori che battono in acqua di ritrovare la propria dimensione". 

Obiettivo inclusione. “Ogni persona affascinata dal sincronizzato deve avere l'opportunità, attraverso di essa, di potersi esprimere e trasmettere ciò che sente, indipendentemente da fisicità, età e altre caratteristiche personali. Obiettivo è che tutte le società, allenatori e allenatrici, che si avvicinano al mondo del sincro Uisp, prendano coscienza del fatto che la diversità non è un limite, ma un punto di forza”. 
A compimento di tali parole quest’anno sono state inaugurate due nuove categorie, una dedicata ad un target più adulto ma meno esperto, per fare in modo che nell’ambito di gara quelle atlete non si trovino a competere con chi ha anni di esperienza e una rivolta alla disabilità, con un proprio regolamento strutturato proprio per garantire maggiore equità, ed esperienze gratificanti per tutti gli atleti.

Educare alla collettività. "Nell’insegnamento del nuoto sincronizzato l’aspetto educativo trascende gli insegnamenti meramente tecnici per abbracciare anche quei valori strettamente legati alla pratica sportiva: rispetto, collaborazione, disciplina, costanza, etica. Crescere dei piccoli atleti rappresenta una responsabilità nei confronti della collettività, significa educarli ad essere parte attiva di un gruppo, all’inizio è la squadra, poi sarà il mondo. Acquashow è l’esemplificazione di questo concetto: una gara (unicamente Uisp) che nasce per creare collaborazione tra ogni atleta presente in squadra, anzi in società. Dalla più piccola alla più anziana, dalla più esperta a chi è arrivato da poco, tutte cooperano, si sostengono e collaborano con un unico fine, dar vita ad uno spettacolo, un meraviglioso show appunto".

Intanto il prossimo appuntamento in programma è per il 9 e il 10 aprile a Firenze, con il 9° Trofeo Nazionale Uisp Nuoto Sincronizzato. Le iscrizioni chiuderanno il 31 marzo. (Redazione Nuoto Uisp)