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Ogni movimento conta: le nuove linee guida dell'OMS

Il ruolo dell'attività fisica nella costruzione salute e benessere nelle persone di tutte le età. Il contributo Uisp a questo percorso europeo

 

Come annunciato all'inizio di settembre da Fiona Bull dell'OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità, in occasione del webinar organizzato dalla Uisp nell'ambito del progetto europeo NEXT, venerdì scorso sono state presentate le nuove Linee Guida sull'Attività fisica prodotte dall'OMSA due anni dall'approvazione del Piano d'Azione Globale sull'attività Fisica 2018-2025, l'OMS ha lanciato queste nuove linee Guida, nella convinzione che sia necessario dare un nuovo e deciso impulso da parte di tutti - istituzioni e soggetti di tutti i settori pubblici, privati e società civile - sulla necessità di promuovere  l'attività fisica per contrastare gli effetti della sedentarietà.

Infatti, all'assunzione basata sulle evidenze dei dati che dimostrano che se le persone fossero più attive, si eviterebbero nel mondo più di 5 milioni di morti all’anno, si aggiunge che a causa della pandemia la situazione si è ulteriormente acuita. Gli effetti della condizione di sedentarietà forzata e  prolungata impongono un salto di qualità in termini di attenzione e al tempo stesso di investimento per contrastarne le conseguenze. La pandemia ha messo in luce quanto contano oggi mezzi digitali anche nell'ambito dell'attività fisica. Dispositivi e app per il monitoraggio e il tracciamento dell'attività motoria nella vita quotidiana insieme alle tante attività promosse on line hanno permesso di  mantere attive le persone pur costrette a restare in casa.

Si è registrata una ricerca di forme e strumenti per cercare di sopperire almeno in parte all'attività che prima dell'epidemia si praticava in palestra, piscina e altri impianti sportivi. Il prolungarsi della crisi sanitaria e delle conseguenti misure di restrizione delle libertà di movimento non saranno purtroppo superate a breve. La condizione di smarworking per gli adulti e di didattica a distanza per bambini e ragazzi cui si aggiunge la limitazione per l'esercizio attività fisica nelle palestre o negli spazi all'aperto, ha portato l'OMS a lanciare il messaggio contenuto nel titolo stesso delle linee guida: Ogni movimento conta. Ogni persona, di qualsiasi età e abilità, può essere più attivo e indipendentemente dalla situazione e condizione ogni movimento può fare la differenza. Tanti gli elementi richiamati dai relatori per fotografare la situazione e proporre le necessarie misure da adottare. La crisi economica che già stiamo vivendo e che purtroppo seguirà alla fine di questa pandemia, limiterà le possibilità di tante persone di praticare l'attività fisica come prima. In occasione dell'evento avvenuto in diretta streaming, oltre alla dottoressa Bull, l'OMS ha chiamato a intervenire partners della società civile.

Tra questi anche Mogens Kirkeby Presidente dell'ISCA (Associazione Internazionale Sport e Cultura) di cui la Uisp fa parte), che ha sottolineato quanto sia importante oggi questo documento per la lotta delle organizzazioni della società civile impegnate nella promozione del diritto al movimento. Non c'è dubbio, come ci ha ricordato Kirkeby, che per chi si occupa di sport per tutti e che ha toccato in questi mesi con mano l'effetto psicofisico e sociale devastante che lockdown di primavera e il periodo di restrizioni ancora presenti, queste nuove linee guida sono uno strumento utile per sostenere la nostra advocacy. Le linee guida offrono una raccolta di dati ed evidenze e al tempo stesso propongono indicazioni semplici adatte a tutte e tutti per assumere comportamenti e nuove abitudini per essere fisicamente attivi. Si tratta di uno strumento che rafforza il nostro appello alle istituzioni a non retrocedere  nel riconoscimento dell'importanza dell'attività fisica nell’agenda politica. Se già prima della pandemia facevamo i conti con dati preoccupanti della sedentarietà e l'inadeguato investimento nella sua promozione, a seguito della pandemia da un'analisi riportata dall'ISCA, l'attività fisica ha perso molte posizioni nella scala delle priorità. Va ripresa una lunga e difficile battaglia per riguadagnare posizioni  nella parte alta delle priorità e va continuata la pressione sulle istituzioni affinché capiscano che nella ricostruzione l’attività fisica ha un importantissimo ruolo da svolgere.

Guardando soprattutto al futuro, quello in cui verranno definiti programmi e strategie per la rinascita post COVID. Sarebbe grave sottovalutare il ruolo che l'attività fisica ha nella costruzione di società in salute e benessere, nella prevenzione di tante patologie,  Incluse quelle che rendono più fragili ed esposte le persone all'aggressione da parte del virus. L'OMS, ha ricordato che oggi a livello globale 1 adulto su 4 non pratica livelli raccomandati di attività fisica (1 donna su 3 e 1 uomo su 4 non fanno abbastanza attività fisica per mantenersi in salute) e oltre l’80% degli adolescenti non è sufficientemente attivo. Tra il 2001 e il 2016, nei Paesi ad alto reddito risulta perfino aumentata di 5 punti (dal 31,6% al 36,8%) la percentuale di chi non pratica sufficiente attività fisica.

Con il risultato che, nelle persone non sufficientemente attive, il rischio di morte rispetto alle persone attive sale dal 20% al 30%. La nuova pubblicazione prodotta dall'OMS segue altri documenti importanti di cui la Uisp si è dotata per accompagnare il proprio esercizio tradizionale di advocacy nei confronti delle istituzioni a tutti i livelli. A livello internazionale è utile ricordare le Raccomandazioni HEPA (network Oms Europa) adottate del Consiglio dell'Unione Europea che hanno rappresentato un punto di riferimento in sintonia con quanto da sempre sostenuto dalla Uisp nella promozione del diritto umano al movimento. A seguire abbiamo assunto come nostri strumenti di advocacy altri due documenti importanti proposti su questo tema nello scenario internazionale.

Mi riferisco in particolare alle ultime due pubblicazioni dell'OMS. Innanzitutto le “Strategie per l'Attività fisica 2016-2025" nell'intuizione che  sarebbero state di supporto al nostro lavoro quotidiano di promozione dell'attività motoria come parte integrante della prevenzione. Perciò l'Uisp ha tradotto e pubblicato quelle Strategie e le ha presentate in Parlamento coinvolgendo un ampio arco di stakeholders. Furono invitati parlamentari e rappresentanti del Governo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri e venne consegnata all'allora Ministro della Salute, una copia della pubblicazione. In un secondo incontro, sempre alla Camera dei Deputati, l'Uisp ha rilanciato le Strategie alla presenza del Dott. Joao Breda riferimento dell'Ufficio Europa dell'OMS per quella pubblicazione. Poi due anni dopo è stata la volta del Piano d’Azione Globale per l’Attività fisica. Le indicazioni contenute nei documenti dell'OMS in tema di lotta alla sedentarietà, si ritrovano nei percorsi sviluppati con precedenti progetti europei sul tema dell'attività fisica per il benessere delle persone, di cui Uisp è stata partner.

E' stato il caso di Impala ma soprattutto del progetto Active Voice. Con questo l'Uisp ha promosso prima le Strategie Per l'Attività fisica e poi Piano D'azione Globale e accompagnato il progetto il Piano d’Azione dalla sua redazione all’approvazione da parte  dell'Assemblea Mondiale della Salute nel maggio del 2018. In anteprima l'Uisp ha presentato i suoi contenuti in occasione di diversi eventi a partire da Milano proprio negli stessi giorni in cui a Ginevra veniva lanciato.

Infine l'Uisp ha presentato la pubblicazione della  versione tradotta in lingua italiana in occasione dell'evento conclusivo del progetto alla presenza di parlamentari delle Commissioni Salute e Affari sociali. Il testo tradotto e curato dalla Uisp è disponibile in italiano sul sito dell'OMS. Con queste ultime Linee Guida prosegue di pari passo il lavoro di ricerca del progetto NEXT sullo stato d'avanzamento delle legislazioni dei paesi europei in materia di promozione dell'attività fisica in particolare in ambiti di prossimità e spazi pubblici.

Il progetto ha l'obiettivo di sviluppare e offrire le esperienze realizzate con metodologie innovative da Comitati della Uisp in diverse città italiane affinché possano essere replicate in altri paesi europei. Grazie ai questi progetti, alla partecipazione alle sedi di confronto internazionale come i Forum Europei dello Sport, alle Conferenze internazionali parte integrante dei progetti europei e del MOVE Congress l'Uisp contribuisce ai processi partecipativi creati dall'OMS per la elaborazione delle Strategie e del Piano d'Azione Globale. Un processo in continuità che ci permette di dire che abbiamo un dialogo e confronto aperto basato sul reciproco riconoscimento di ruoli e competenze con questi organismi internazionali. Nella consapevolezza che per perseguire l'obiettivo di creare società e persone più attive è necessario tenere sempre presente quel passaggio strategico ribadito come un mantra nei documenti dell'OMS: per essere efficaci le azioni devono essere trasversali e multisettoriali. Del resto recitavano così le Strategie: "Gli Stati membri dovrebbero promuovere alleanze tra la pubblica amministrazione, i media, le organizzazioni della società civile e altre parti interessate, come le organizzazioni per la salute pubblica e lo sport e altri ancora, al fine di promuovere l'attività fisica salutare lungo l'intero arco della vita". Da oggi abbiamo uno strumento in più per continuare la nostra advocacy e con il progetto NEXT convinti ne faremo buon uso promuovendone la diffusione. (di Raffaella Chiodo Karpinsky, curatrice della ricerca Uisp nel progetto Next)

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