È stata una sala Rossa bandita a festa quella che il Comune di Pesaro ha dedicato, sabato 14 giugno, al gran maestro di kung fu Yang Lin Sheng e alla maestra Liu Chun Yan. A fare gli onori di casa ci hanno pensato il presidente Uisp Marche, Simone Ricciatti, l’assessora allo sport pesarese Mila Della Dora e i due allievi interni Antonio Gentile e Luigi Tassini.
Dal 16 al 22 giugno, infatti, Pesaro ospiterà a villa Borromeo il Raduno internazionale di kung fu, in occasione del 30° anniversario di insegnamento in Italia del Gran Maestro Yang Lin Sheng che in conferenza ha ribadito tutto il suo affetto verso il Belpaese. L'evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Pesaro e con il supporto della Uisp Marche e sarà una settimana di condivisione di riflessioni, di lezioni agli allievi: "L’Italia per me è una seconda casa, una nazione che mi è entrata nel cuore. La sincerità e la gentilezza sono i sentimenti che mi hanno particolarmente colpito degli italiani. Sono molto contento di essere giunto a Pesaro poiché è una città in cui mi sono sempre trovato molto bene. Purtroppo con il passare del tempo sto facendo sempre più fatica a viaggiare ma sono molto felice che i miei allievi riescano a diffondere l’autenticità di questo sport anche in tutto il resto del mondo. Per me loro sono come dei figli a cui ho sempre voluto far capire che il kung fu non è soltanto uno sport importante per la salute fisica ma anche per i tanti valori morali, tipicamente cinesi, che riesce a trasmettere".
L’evento, a carattere internazionale, vede la partecipazione di una prestigiosa delegazione proveniente dalla Cina, oltre a numerosi maestri e praticanti da tutta Europa. Una settimana di approfondimenti sulle arti marziali interne cinesi, tra cui yi quan, xing yi quan, taiji quan, ba gua zhang e shaolin, sarà al centro della manifestazione.
Antonio Gentile, presidente dell’accademia di Kung Fu a Pesaro, ha ripercorso gli arrivi del maestro in Italia: "Quando il kung fu da noi era solo qualcosa di inventato e mistico, ideato sull’onda dei film di Bruce Lee, è stato un maestro di tai chi ad invitare per la prima volta nel nostro Paese il gran maestro Sheng. Questa piccola dimostrazione si è poi evoluta in una vera diffusione della pratica in Italia. Il gran maestro ha, infatti, vissuto a Milano per dieci anni ed è continuamente raggiunto da insegnanti da tutto il mondo. Villa Borromeo sarà la perfetta cornice per ospitare questo scambio culturale".
Luigi Tassini, allievo interno e discepolo successore del Gran Maestro, aggiunge: "Il gran maestro, tramite il kung fu, ci aiuta a vivere meglio, non ci impartisce solo tecniche. È riuscito a creare una grande famiglia in cui tutti ci sentiamo fratelli e nel viaggio in Cina, nonostante la lingua, è stato emozionante venire a stretto contatto con tanti componenti di questa grande famiglia". (Fonte: Il Resto del Carlino)