Nazionale

La Discesa del Tevere on line per la sostenibilità ambientale

L’Acquaviva Uisp al fianco della Discesa internazionale del Tevere per la sostenibilità ambientale e la valorizzazione dei fiumi. Interviene G. Russo

 

La gran parte dei rifiuti dispersi nell’ambiente, in particolare le plastiche, attraverso i fiumi finiscono in mare e, nel tempo, all’interno della catena alimentare marina. Per questo motivo la Discesa Internazionale del Tevere insieme all'Acquaviva Uisp e al CRURZ-Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero, ha ideato il programma di educazione ambientale “Riduco, riparo, riuso, raccolgo lungo il fiume Tevere”,  le “4R lungo il fiume”, con lo scopo di promuovere una serie di iniziative tese a trasmettere il messaggio dell’importanza della riduzione dei rifiuti, scegliendo come comunità di riferimento quelle che risiedono lungo il fiume Tevere, dalla sorgente fino al mare.

“Una delle caratteristiche della Discesa internazionale del Tevere è la promozione della difesa del fiume – spiega Gianni Russo, responsabile acquaviva Uisp – l’iniziativa viaggia lungo il fiume attraverso il territorio delle valli umbro laziali, per più giorni, mettendo in luce affinità e potenzialità di questi luoghi e di queste comunità. Abbiamo sempre cercato di coniugare l’approccio alla sostenibilità con azioni concrete, con l’idea che lo sport sia uno strumento di promozione di valori etici, tra cui la tutela dell’ambiente. I fiumi sono una cartina di tornasole dello stato ambientale del territorio, dove si manifesta la sommatoria dei suoi problemi. Quindi abbiamo deciso andare oltre la semplice raccolta di plastica, di andare a monte, diminuendo i rifiuti e recuperando oggetti e materiali”.

Tra le diverse azioni previste, infatti, ci sono la promozione di repair cafè lungo il fiume, per promuovere e far ripartire la filiera della riparazione degli oggetti prolungandone così la durata; la sensibilizzazione verso la cosmesi naturale autoprodotta per ridurre microplastiche ed imballaggi; la realizzazione di prodotti editoriali (on line) per le buone pratiche da seguire, attraverso la creazione di un bio-decalogo, per ridurre rifiuti durante le attività sportive a contatto con la natura; incontri con le scuole sulle tematiche dei rifiuti dispersi che arrivano al mare e piattaforme online per lo scambio di attrezzatura sportiva.

“La nostra idea è che il territorio attraversato dal Tevere, fatto di piccoli borghi e comunità, sia più predisposto ad un’azione di promozione efficace del progetto, rispetto ai grandi centri urbani, dove è più complesso arrivare alle persone - conclude Russo - Queste piccole comunità riparie possono così riapproprirsi del valore identitario del territorio e sostenere un’idea di sostenibilità che va oltre la raccolta della plastica, promuovendo stili di vita da calare nella realtà quotidiana”.

Per la sua valenza il progetto è stato selezionato anche dal ministero dell’Ambiente che ne ha condiviso i contenuti e con determina SG 90/2019 lo ha reso parzialmente finanziabile dallo stesso ministero. Il programma di educazione ambientale 4R lungo il fiume vede anche la collaborazione, a diverso titolo, dei Carabinieri Forestali e della Capitaneria di Porto.

Le attività del progetto saranno in corso fin da aprile in modalità online, con laboratori e la possibilità di prenotare la propria riparazione gratuita presso il repair cafè, per il periodo post emergenza COVID19, per cominciare ad inserire, fin da subito, gli oggetti nel percorso della riparazione e del riuso, elementi prioritari all’interno dell’economia circolare. (A cura di Elena Fiorani)

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