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Benessere psicofisico: per gli italiani dipende dallo sport

Ricerca Nomisma, per il 63% degli italiani il benessere psicofisico dipende dallo sport. Parla Massimo Gasparetto

 

La pandemia da Coronavirus ha stravolto la quotidianità e le abitudini di ognuno di noi, modificando le nostre vite e le nostre abitudini quotidiane. Ciò ha comportato grandi disagi e paure, fondate sull’incertezza del domani. A dirlo è Massimo Gasparetto, responsabile politiche per la promozione della salute Uisp, che ricorda come lo sport e l’attività fisica, a causa delle restrizioni sociali e fisiche imposte, abbiano subito pesanti contraccolpi. L'intero settore fatica tutt'ora a riprendersi e raggiungere i livelli pre Covid: "Non solo l'ambito delle gare e dei campionati, ma anche quello dell'attività destrutturata, i cittadini che passeggiano in un parco o fanno un giro in bicicletta, così come consigliato anche dall’Organizzazione mondiale della salute nella recente pubblicazione 'Every movement counts'", dice Gasparetto. Ciò nonostante, la crisi pandemica sembra aver dato agli italiani nuove consapevolezze riguardo l'importanza e i benefici dell'attività motoria. Il 63% degli italiani, infatti, ritiene che praticare sport sia importante per il benessere psicofisico, anche se esistono altri fattori determinanti. A dirlo, un'indagine dell'Osservatorio Hybrid Lifestyle di Nomisma (pubblicata da Redattore Sociale), che ha posto l'attenzione su come e perché gli italiani decidono di dedicarsi allo sport e al benessere del proprio corpo e della propria mente, dopo il cambiamento innescato dal Coronavirus.

Il 91% degli italiani che praticano un'attività sportiva sono d'accordo nell'affermarne i benefici a livello fisico, l'89% i benefici per la salute mentale. L'82% ritiene importante mantenersi attivo con regolarità, potendo contare su un senso di appagamento e divertimento (72%). Per 1 italiano su 2, gli effetti dello sport rappresentano uno stimolo per condurre uno stile di vita sano. Stando ai dati, il 75% degli italiani negli ultimi 12 mesi ha praticato un'attività sportiva (31%) o movimento (44%) durante la settimana. Il 73% dichiara di praticare abbastanza movimento durante la giornata, ma solo il 39% abbastanza sport. Oggi, rispetto a prima della pandemia, quasi 1 italiano su 2 vede invariato il livello di attività sportiva praticata, mentre il 34% ha incrementato la pratica sportiva e il 28% l'ha diminuita, delineando così un bilancio nel complesso positivo.

A praticare sport sono prevalentemente uomini (57%), il 40% appartiene alla fascia d'età 25-44, mentre il 45% ha tra i 45 e i 74 anni. Dal punto di vista geografico, risulta che il 54% degli atleti risiede nel Nord Italia. Il 9% è composto da neofiti che hanno iniziato negli ultimi 12 mesi. Le principali attività svolte dagli italiani sono state corsa/jogging (72%), attività in palestra o esercizi a casa (66%), ciclismo (53%), nuoto e acqua gym (28%), calcio e calcetto (27%), discipline indiane o ginnastica (20%). Per 4 italiani su 10 la pratica sportiva o di movimento avviene con una frequenza di 2-3 volte alla settimana, ma c'è un 36% che si dedica alle attività sportive per almeno 4 o 5 giorni a settimana. Durante i lockdown, il 24% degli italiani è riuscito a praticare l'attività sportiva circa 2-3 volte a settimana, prevalentemente in casa. L'aria aperta sembra essere la soluzione ideale per svolgere attività fisica: il 75% sceglie i parchi o la strada, mentre il 10% frequenta impianti all'aperto a pagamento. Si sceglie di praticare per la salvaguardia della salute (62%), per mantenersi in forma ed allenati (32%), per allontanarsi dalla routine quotidiana con leggerezza, per sentirsi bene con se stessi grazie alla cura del proprio aspetto fisico.

"Entrare in contatto con sè stessi attraverso il corpo, la sensazione e il piacere del movimento, nelle forme più varie, ci fa ben sperare per il futuro. Questa è la nostra idea di sport, inteso come cura di sè. In questo momento c’è tantissimo bisogno di far sport e di prendersi cura della propria persona: vale per tutti, anche per bambini ed anziani che a livello psicologico appaiono molto provati da questi anni di pandemia", prosegue Gasparetto. Proprio dalla ricerca emerge ancora una volta la consapevolezza di come la percezione della nostra salute sia direttamente legata alla pratica dell’attività fisica e dello sport. "Per questo tutta la Uisp, in accordo e in alleanza con le istituzioni, è pronta per potenziare la propria offerta in tutto il Paese, con l'obiettivo di sostenere la ripresa fisica e psicologica di tutti i cittadini", conclude. (A cura Chiara Feleppa)

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