Nazionale

Terra Mia: l'Uisp per la Giornata della Memoria e dell'Impegno

La manifestazione nazionale di Libera a Napoli domenica 20 e lunedì 21 marzo. C'è anche l'Uisp, in piazza e nei campetti di tutta Italia

 

La Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera di cui l'Uisp è socio fondatore, giunge alla sua ventisettesima edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei territori, nel segno del noi, nel segno di Libera. La Giornata è da qualche anno anche riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.

La manifestazione nazionale di quest'anno si è svolta a Napoli, luogo di cultura e di accoglienza, capace di rispondere all’emergenza criminale con iniziative sociali di ogni tipo, città generatrice di speranza. Domenica 20 marzo si è tenuto il raccoglimento accanto ai familiari delle vittime e la veglia interreligiosa di preghiera; lunedì 21 marzo è stato il giorno della lettura dei nomi in piazza e dei momenti di approfondimento.

 

Una delegazione Uisp Campania, composta da sportivi e volontari, ha partecipato alla manifestazione con lo striscione Uisp, caratterizzato dall'hashtag #Losportnonvidimentica.

 

 

 

 

  

 Lo striscione è stato esposto anche a Caivano, al parco Verde dove è in corso "La bellezza necessaria", progetto promosso da Uisp Campania, con il sostegno di Fondazione con il Sud e la collaborazione di numerose associazioni del territorio, parte proprio dalla voglia di rigenerare il territorio attraverso attività sportive ed educative, puntando su coesione e sport sociale. GUARDA IL SERVIZIO DI RAISPORT

 

 

 

 

L'Uisp Roma ha partecipato alla mobilitazione domenica 20 marzo in occasione di Liberiamoci di corsa, storica manifestazione podistica per i diritti delle donne.

 

 

 

 

Lo striscione #Losportnonvidimentica è stato esposto nel week-end anche all'impianto sportivo Fulvio Bernardini, gestito dall'Uisp Roma

L'Uisp invita tutti i Comitati e i Settori di attività a fare foto dai campi e dalle iniziative sportive di questo finesettimana e condividerli sui social con l'hashtag #Losportnonvidimentica. A questo scopo Libera ha anche previsto un evento Facebook: "Il 19 e 20 marzo scrivete su un foglio o un cartoncino #losportnonvidimentica e andate all'allenamento o alla gara con i vostri amici. In qualsiasi campo sportivo vi troviate, fatevi un selfie o fatevi scattare una foto con il cartello in mano. Perché anche lo sport scende in campo per ricordare le vittime innocenti delle mafie".

L'Uisp Ferrara ha partecipato alla "Camminata di San Giorgio", promossa da Cosa Vostra, Comune di Ferrara e Regione Emila Romagna, e organizzata dalla Polisportiva Ferrariola, che quest'anno è stata dedicata proprio alle vittime innocenti delle mafie. Tantissimi i partecipanti a cui è stato offerta all'arrivo una piantina fiorita come simbolo e a ricordo della giornata.

“Diffondere una cultura della legalità è il presupposto per costruire una società sana, per immaginare una comunità che si attiva per il benessere comune – dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - Corruzione e criminalità organizzata sono spesso facce della stessa medaglia e sono fenomeni che quotidianamente si verificano nel mondo sportivo. La Uisp attraverso la partecipazione alla mobilitazione promossa da Libera, vuole affermare che lo sport sociale ha una grande responsabilità verso il paese perché si possa realizzare giustizia sociale e rispetto della dignità di tutti”.

Ascolta l'intervento di Luigi Ciotti ai microfoni del Giornale Radio Sociale

Lo slogan di quest'anno è stato "Terra mia. Coltura | Cultura": uno slogan che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire. "Terra mia": per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità. "Coltura | Cultura": la coltura nella terra, la cultura nelle coscienze, due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.

Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. Siamo certi vi sia un diritto-dovere alla verità: la verità ha un valore pubblico fondamentale per uno Stato che voglia dirsi democratico È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate.

Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.

Verrà replicata la “formula” adottata negli ultimi anni a causa dell’emergenza, Napoli sarà la “piazza” principale, ma simultaneamente, in centinaia di luoghi in Italia, Europa, Africa e America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime, saranno ascoltate le testimonianze dei familiari e approfonditi le questioni relative alle mafie e corruzione , nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazioni ma strumento di verità e giustizia. L'obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale con collegamenti internazionali: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

 

Napoli e la sua area metropolitana sono il territorio più densamente popolato del Paese. Oltre tre milioni di donne e uomini abitano attorno al Vesuvio e le camorre, così pulviscolari e diffuse nel tessuto urbano, accompagnano da più due secoli la storia di quest’area geografica. Portare a Napoli il 21 marzo vuol dire accendere i riflettori su un territorio in cui le organizzazioni criminali fanno oggi uso della violenza per uccidersi, uccidere vittime innocenti, impaurire le donne e gli uomini, confliggere tra loro per fare affari e riorganizzare assetti di potere.

Napoli è una delle città che ha maggiormente pagato un tributo di sangue innocente negli ultimi anni: il nostro elenco parla di giovani ragazzi che hanno perso la vita per mano della violenza camorristica; giovani dei quartieri popolari le cui speranze sono state stroncate da una guerra fatta per il controllo della droga e del racket.

Ma saremo a Napoli anche per incoraggiare una Campania che resiste, fatta di gente perbene che nelle associazioni, nelle cooperative sociali, nelle realtà laiche e religiose, o anche semplicemente assumendosi la propria responsabilità di cittadino, s'impegna per il bene della sua terra e dell'intero paese. Il nostro cammino di memoria ed impegno si rinnova tornando tra le strade di Napoli perché c’è bisogno di tutte le energie, le intelligenze, le forze e le reti per liberare la città da un potere criminale sempre più forte e violento dopo la pandemia. Bisogna abbattere i muri che separano centro e periferie, Posillipo e Ponticelli, società civile e Istituzioni. Occorre fare squadra, metterci in rete, riconnettere Napoli nella lotta contro la camorra, le camorre. 

#Losportnonvidimentica

Lo sport sociale Uisp al fianco di Liberta per la Giornata della memoria e dell'impegno