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Trekking urbano per scoprire le città con il movimento lento

Camminare in città è un'attività a basso impatto, divertente ed interessante, che può essere praticata da tutti. I consigli di Alma Brunetto

 

Scoprire il territorio in modo slow? Essere turisti a casa propria, si può. Camminare e fare escursioni nel territorio, un vagabondaggio tra le strade, un’esplorazione urbana, adatta anche a chi abita in città e vuole scoprire posti segreti o angoli meno conosciuti. La Uisp propone tante iniziative, attraverso i Comitati e le loro società sportive affiliate, che vanno in questa direzione.

Le nostre città, piccole o grandi che siano, possono avere percorsi per camminare e sentirsi meglio, per combattere stress e nervosismi, migliorando l’umore e contribuendo anche a diminuire un girovita abbondante. Il trekking urbano, ovvero la camminata in città, è uno sport dolce, adatto a tutti. Ciascuno può sperimentare e scegliere il proprio personale itinerario e allenamento, da praticare in qualsiasi ora del giorno o della notte, in ogni stagione. Diecimila passi per stare bene o 150 minuti alla settimana (il minimo sindacale), sono i consigli fortemente suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Significa praticare un’attività fisica a intensità moderata. Camminare a passo svelto 30 minuti al giorno per 5 giorni alla settimana. Ovviamente se si cammina di più tanto di guadagnato.

Come si capisce se il ritmo di cammino è quello giusto? Si può pensare di essere in ritardo ad un impegno. Oppure se camminando si riesce a parlare, ma non a cantare. Ma camminare in città significa anche conoscere itinerari insoliti, abbinando l’attività sportiva ad arte, cultura, natura urbana, che ci riserva molte sorprese e fa bene al corpo e allo spirito. Si rivela molto più semplice rispetto al trekking tradizionale. Non bisogna accollarsi zaino, viveri od altro. L’importante è dotarsi di una bottiglietta d’acqua (in qualsiasi stagione) per reidratarsi, anche se lungo gli itinerari cittadini si può contare sulla presenza di fontanelle.

Per iniziare, come in qualunque attività sportiva, bisogna attrezzarsi adeguatamente. L’abbigliamento deve essere leggero e non ingombrante. E’ meglio privilegiare indumenti in fibre naturali o high tech, che lascino traspirare e contengano freddo e sudore a seconda della stagione. Il vecchio concetto di vestirsi a strati (meglio conosciuto a cipolla), è sempre il sistema migliore. Togliere o meno i capi in base alle temperature e al calore che sprigiona il nostro corpo. E’ sempre utile dotarsi di una giacca impermeabile, soprattutto nella stagione più fredda e anche di un cappellino con visiera in caso di pioggia e per proteggersi dal sole intenso. Sono pratici anche gli occhiali da sole: servono a proteggersi dalla luce ma anche, in occasione di giornate ventose, dalle polveri. Poi, per i camminatori più tecnologici esistono in commercio molti smart tracker o sofisticate app per smartphone che indicano tutta una serie di parametri, come la frequenza cardiaca e i progressi effettuati. E' necessario anche utilizzare la scarpa adeguata: una calzatura flessibile e ammortizzante con tomaia traspirante e un battistrada che abbia un’altezza non eccessiva e più dura, per facilitare la dinamicità della camminata. La scarpa ideale aiuta ad avere una postura corretta, che coinvolge tutto il corpo. Non acquistiamo badando all’estetica, ma alla funzionalità. Non ci resta che uscire e incamminarci, alla scoperta delle nostre città con il naso all’insù, e accorgersi di quante cose curiose e insolite si possono vedere! Per trovare la proposta Uisp più vicina e adatta al proprio gusto si può consultare il sito del Comitato Uisp di riferimento o visitare la pagina Facebook Uisp cammino nazionale. (Alma Brunetto, responsabile nazionale Atletica leggera Uisp)

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