Alla Uisp di Cagliari, il 2024 è terminato con le prove tecniche di un nuovo progetto sportivo inclusivo, dal titolo “Oltre lo sguardo - Senza limiti” rivolto a persone non vedenti o ipovedenti, e che prenderà il via nel 2025. Pietro Casu, presidente del Comitato Uisp Cagliari, in questa intervista lo definisce il suo “ultimo orgoglio”.
Perché lo definisci il tuo “ultimo orgoglio”?
"Per me la parola ”ultimo” indica, semplicemente, l’ultima attività in ordine cronologico del 2024. “Ultimo” perché è l’ultimo grande significativo progetto che io ho avuto l’onore di inaugurare, anche perchè a breve vi sarà il rinnovo delle cariche sociali provinciali ed altri dirigenti ne erediteranno le redini e la guida".
Qual è il significato di questo corso sportivo per la Uisp di Cagliari e per la sua mission di inclusione sociale?
"Questo nuovo corso sportivo serve a dare continuità al progetto di “Attività multisportiva” rivolto a persone non vedenti o ipovedenti e a qualunque persona con disabilità. E’ un progetto inclusivo basato sul riconoscimento della diversità come risorsa e non come un ostacolo".
Come è nata l'idea di organizzare un corso di tiro con l'arco specificatamente pensato per persone non vedenti?
"L’idea è nata dopo un dialogo con un istruttore della Uisp di Cagliari in un centro estivo multisportivo a Carbonia. Con Santino Gitto, responsabile delle Politiche Sociali e dirigente non vedente del Comitato Uisp campidanese, avevamo già intrapreso una serie di iniziative sportive per persone non vedenti, facendole cimentare come navigatori di fuoristrada 4x4, nel calcio a 5 e nella vela in qualità di timonieri, per poi procedere all’attivazione anche di un corso di tiro con l’arco".
Quali sono gli obiettivi principali che vi ponete in questo corso?
"Innanzitutto l’inclusione, che è promozione di una cultura dell'accoglienza, della solidarietà e della cooperazione. Le persone con una disabilità vivono dentro un mondo colmo di paure e il nostro obiettivo è scardinarle e far comprendere loro che tutto è possibile se esiste un progetto serio, consapevole e capace di sviluppare abilità e nuovi modi di socializzazione, nella speranza di aiutare queste persone a sviluppare un’autonoma mobilità sportiva. Il corso è stato attivato grazie al sostegno del Comune di Cagliari".
Quali sono le principali sfide che avete incontrato nell'adattare il tiro con l'arco alle esigenze delle persone non vedenti?
"Grazie ai consigli dell’istruttore Oriano Melis ed alla determinazione di Santino Gitto, tutto questo ha avuto modo di realizzarsi. Tramite un mirino tattile, il tiro con l’arco può diventare accessibile anche per le persone ipovedenti, così come è stato fatto nel calcio a 5, attraverso l’uso di un pallone sonoro o con la codifica in Braille del percorso da compiere con il fuoristrada 4x4. Senza inventare nulla, è stata svolta una ricerca sulle soluzioni che avrebbero consentito di facilitare la pratica sportiva alle persone non vedenti, sviluppando nuove tecnologie, oggi vantaggiose anche negli altri ambiti della vita. Per garantire la piena sicurezza dei partecipanti durante le lezioni vengono adottate nel tiro con l’arco le stesse misure che si utilizzano per le persone vedenti: il parabraccio, il guantino, i bersagli adeguati. Il Corso inizierà l’11 gennaio nella Palestra di Sant’Elia. Le lezioni si ripeteranno ogni 15 giorni tra le 9 alle 13, per poi seguire un calendario con appuntamenti fissi di tiro con l’arco e altre specialità".
Quale impatto vi aspettate che questo corso possa avere sulla vita dei partecipanti?
"L'impatto sociale di questa iniziativa si trova nelle piccole cose che a noi persone vedenti risultano scontate: la speranza è che si possa contribuire all'aumento dell'autostima e della fiducia in se stessi, al miglioramento del benessere fisico e mentale, all’acquisizione di nuove abilità e competenze, alla maggiore indipendenza, al miglioramento dell'orientamento e della mobilità, all'integrazione sociale, alla lotta contro le forme di isolamento e al superamento dei limiti percepiti. Interno ad un altro progetto nazionale Uisp, dal nome “SIC - Sport Inclusione e Coesione”, si cercherà di promuovere l'accesso allo sport per tutti, al fine di valorizzarne il ruolo educativo e formativo, per un cambiamento culturale volto ad abbattere gli stereotipi e i pregiudizi legati alla disabilità e a promuovere un'immagine positiva. Il messaggio che la Uisp di Cagliari vuole trasmettere con questa iniziativa è, come confermato dal nome del progetto, di andare “Oltre lo sguardo”, perché le differenze non sono limiti".
Cosa vuoi augurare ai lettori?
"Desidero rivolgere a tutti i soci di UISP Cagliari e a tutti i lettori i miei più sinceri auguri per un 2025 ricco di sport, di gioia e di condivisione. Che il 2025 possa essere un anno di crescita personale e di benessere per tutti. Continuiamo insieme a promuovere i valori dello sport per tutti, per una comunità sempre più inclusiva e attiva!".
Le altre interviste hanno visto la partecipazione di:
(Fonte: Uisp Cagliari)