Nazionale

Uisp per la sostenibilità: incontro con il ministero dell'Ambiente

In occasione dell'avvio dell'aggiornamento della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile. Parla S. Cannavò
Martedì 26 luglio l’Uisp nazionale ha partecipato, con Santino Cannavò, responsabile nazionale politiche ambientali Uisp, ad un incontro tenutosi a Roma presso il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, in risposta ad un invito della Direzione generale per lo sviluppo sostenibile del Ministero. L’incontro è stato fissato per l'avvio dell'aggiornamento della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, è il primo di una serie che, insieme ad altre forme di elaborazione, avvia un confronto con le realtà che rappresentano la società civile italiana. Sono stati coinvolte organizzazioni che a vario titolo sono impegnate negli ambiti individuati dall'Agenda 2030 previsti nei Sustainable Development goals: l’Agenda è composta da 17 obiettivi e 169 azioni. 

In particolare, in questa occasione sono stati affrontati tre obiettivi: "Costruire un'infrastruttura resiliente, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e promuovere l'innovazione"; "Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili"; "Garantire consumo e produzioni sostenibili".
"Nel mio intervento - dice Cannavò - ho evidenziato che al punto 37 dell'agenda 2030 si fa esplicito riferimento allo sport come strumento per lo sviluppo sostenibile, vista la sua pervasività sociale e la sua capacità di diffondere pensieri ed azioni a grandi fasce di popolazione. La pratica sportiva è un laboratorio pro attivo di educazione ambientale, cioè si impara facendo”.

"La sfida del nostro secolo è riuscire a ridurre drasticamente l'insostenibilità dell'azione dell'uomo sull'ecosistema. Una sfida principalmente culturale, che si affronta sul terreno della conoscenza e della consapevolezza dei limiti del pianeta e che ha bisogno del contributo di tutti. È necessario, infatti, agire su vari livelli: i governi sviluppando norme limitative e nel contempo premialità per chi attiva politiche sostenibili; le organizzazioni della società promuovendo azioni collettive di acculturamento e diffusione dei temi della sostenibilità. Ed è proprio ciò che la Uisp ormai da anni promuove: uno sport sostenibile, decarbonizzato, ad impatto zero. Uno sport capace di sviluppare la sua azione nel difficile equilibrio sociale, ambientale ed economico. L'invito del Ministero a collaborare a questo processo di revisione è il riconoscimento del percorso che abbiamo avviato, sia in termini di analisi e riduzione dell'impatto ambientale dello sport sia per la formazione dei dirigenti e degli operatori sui temi ambientali. Questa partecipazione non può fare altro che responsabilizzarci ulteriormente per un maggior rafforzamento della strategia associativa a favore dello sviluppo sostenibile".

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