Nazionale

Uisp Pesaro Urbino dona uno spazio al carcere femminile

L'Uisp in campo per promuovere il valore riabilitativo e sociale dello sport. Parlano Mariassunta Abbagnara, Simone Ricciatti e Tiziano Pesce

 

Lo sport come cura, bellezza, inclusione e riabilitazione. La Uisp di Pesaro e Urbino, in collaborazione con la Ditta FARCostruzioni, ha presentato il restauro del cortile all’interno della sezione femminile del carcere di Pesaro. Una donazione che ha una valenza sociale molto importante.

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La direttrice dell’istituto penitenziario Annalisa Gasparro ha lanciato un messaggio forte: "Il concetto di bellezza nel carcere non è impossibile. Bellezza la ritroviamo nello sport che mette al centro la persona che qui vive privata della libertà. Poi la cura: spesso le donne si sentono dimenticate ma vogliono essere presenti e avere u"na loro socialità in un progetto di recupero. Quella di Pesaro è l’unica sezione femminile nelle Marche, ne ospitiamo 20".

Simone Ricciatti, presidente regionale Uisp, ha sottolineato "l'obiettivo della rieducazione anche attraverso la pratica sportiva". Enrichetta Vilella, educatrice e responsabile di area pedagogica nel penitenziaro, ha rilevato un concetto chiave: "Bellezza e cura si comprendono con il corpo. Il carcere tende a negare il corpo, dunque cosa meglio dello sport permette di comprendere e sentirsi fisicamente presenti".

Il nuovo pavimento è stato realizzato dal riciclo di pneumatici, oltre a essere sostenibile è anche anti urto. Maria Assunta Abbagnara, presidente del comitato Uisp Pesaro Urbino, fa sapere che "l'Uisp opera da venti anni nell'istituto penitenziario tramite corsi di ginnastica, pallavolo e in passato anche con un corso per arbitri. Lo sport è socializzazione, recupero e prevenzione: il tutto finalizzato alla rieducazione e al reinserimento sociale".

Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, è venuto a Pesaro per l’inaugurazione: "Siamo fieri del valore sociale ed educativo dello sport che porta benessere psicofisico".

Il cortile oggi ha una rete da pallavolo e presto vedrà l’intervento anche degli studenti del Liceo artistico Mengaroni che realizzeranno una bozza di murales che sarà completato dalle detenute. 

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"Volevamo dare un piccolo contributo che potesse portare gioia alle donne che vivono nel carcere – ha spiegato Andrea Farisello di FARcostruzioni e delegato Uisp – per questo abbiamo realizzato l’intervento in una giornata in cui abbiamo vissuto quello che si prova qui dentro. Siamo soddisfatti di poter dare una mano a chi non vive una bella situazione". Un ultimo dato sul tema del sovraffollamento del carcere. A Pesaro i detenuti sono 250 a fronte di 153 posti disponibili. (Fonte: CentroPagina.it)