Domenica 6 aprile si è svolta in tutta Italia la quarantunesima edizione di Vivicittà: circa 40 mila atleti ed atlete hanno partecipato alla manifestazione podistica targata Uisp. Il prologo della manifestazione c'è stato il 2 aprile presso la casa circondariale di Ragusa, dove ha avuto luogo la prima tappa di Vivicittà-Porte Aperte (GUARDA IL VIDEO). Con Vivicittà l’Uisp vuole dare la possibilità di gareggiare anche ai detenuti e alle detenute di diverse carceri italiane, ma soprattutto vuole offrire l’opportunità di un momento di svago, durante il quale, correndo, ci si possa sentire liberi, anche solo per qualche minuto. L'edizione 2025 di Vivicittà-Porte aperte è proseguita a Brescia, presso la casa circondariale Verziano. In pista volontari Uisp, detenuti e detenute e, con loro, 300 studenti e studentesse degli istituti superiori di Brescia e provincia.
Come ogni anno, grande emozione per tutti i partecipanti, tanti sorrisi e un'importante occasione di confronto, scambio e conoscenza reciproca. Troppo spesso infatti, come ha ricordato la vicedirettrice degli Istituti Penitenziari Bresciani Concetta Carotenuto, attorno alla realtà penitenziaria (e alla figura del "detenuto") gravitano pregiudizi e stereotipi che, grazie ad attività come questa, si possono combattere. Gli studenti e le studentesse che hanno partecipato alla manifestazione hanno avuto modo di vedere dall'interno un istituto di pena e di dialogare con gli ospiti che ogni giorni vivono questa realtà, ascoltando direttamente da loro cosa significhi scontare una pena, oggi, in Italia.
Con grande disponibilità, gli ospiti di Verziano, hanno risposto alle domande degli studenti, raccontando esperienze di vita fuori e dentro le mura ma soprattutto dando loro un consiglio importante: "Comportatevi bene, studiate, siate cittadini rispettosi e onesti, così da non dovervi mai trovare in un luogo come questo!".
"E' sempre un emozione - ha detto Paola Vasta, presidente Uisp Brescia - vedere ospiti e ragazzi interagire e tornare con un bagaglio pieno di nuove esperienze e conoscenze. Sentire i detenuti dare consigli su cosa non fare è decisamente uno dei momenti più significativi di questa attività perchè sport è e dev'esser sempre un momento di educazione, crescita e condivisione". A Verziano erano presenti anche il presidente nazionale Uisp Tiziano Pesce e il responsabile del Progetto Carcere di Uisp Brescia Paolo Manini. In rappresentanza dell'istituto, al fianco della vicedirettrice, gli educatori e le educatrici che, ogni giorno, lavorano per rendere la permanenza dei detenuti un periodo costruttivo e producente, che li renda davvero pronti a rientrare a pieno titolo nella società, una volta scontata la pena.
RaiSport ha seguito l'iniziativa e realizzato un servizio dall'interno della casa di reclusione, raccogliendo le voci e i pensieri di chi ha partecipato alla corsa, che è stato trasmesso all'interno del Tg2 sport di sabato 5 aprile. A Brescia c'era anche il presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce, che è intervenuto ai microfoni Rai: "Da qui a giugno correremo e cammineremo in oltre 20 istituti penitenziari. Lo sport diventa un vero e proprio strumento di riabilitazione". E' intervenuta anche Concetta Carotenuto, vicedirettrice dell'istituto penitenziario di Brescia: "Da un lato i nostri detenuti hanno la prova di non essere abbandonati dalla società nella quale si dovranno reinserire e dall'altro è un'occasione preziosa per i cittadini liberi". Sono state raccolte anche le voci dei giovani che hanno preso parte alla corsa, ribadendo la volontà di dimostrare solidarietà e vicinanza alle persone recluse. "Facciamo tantissime altre attività, sia sportive che ludico motorie", ha spiegato Paola Vasta, presidente Uisp Brescia.
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Lunedì 7 aprile ad ospitare la gara Uisp è stato l’istituto penitenziario Bicocca di Catania, seguito il 9 aprile dalla casa circondariale di Reggio Emilia. La manifestazione proseguirà sabato 12 aprile a Firenze, presso la Casa Circondariale Mario Gozzini. I cancelli si apriranno alle 9 e una volta dentro l’edificio si correrà lungo un anello di circa un chilometro per un totale di 4 chilometri di tracciato. Correranno insieme e si sfideranno i detenuti e i 30 podisti tesserati per le società fiorentine affiliate all’Uisp Firenze che hanno scelto di partecipare.
"Lo sport è considerato dall'Unesco un diritto umano senza nessun tipo di discriminazione - ha dichiarato Gabriella Bruschi, presidente Uisp Firenze - Vivicittà è uno strumento che promuove il benessere e l'integrità psico-fisica, e in carcere, in particolare, contribuisce ad abbattere o quantomeno a mitigare le tensioni dovute alla detenzione. La corsa coinvolge, oltre ai detenuti, atleti che appartengono alle nostre associazioni sportive, un ponte che si viene a creare tra esterno ed interno dove tutti sono uguali e le stesse regole valgono per tutti. Ecco perché si tratta di un evento particolarmente sentito da Uisp e da Uisp Firenze in particolare".
Si tratta di un momento di condivisione con coloro che vivono all’interno dell’istituto di pena, tra detenuti e tessuto sociale cittadino. In questo modo, lo sport sarà ancora una volta veicolo e meccanismo di socializzazione e solidarietà tra chi vive all’interno del carcere e chi vive all’esterno, con il fine ultimo di alleviare le condizioni di vita nel carcere e offrire delle opportunità di reinserimento nella società una volta scontata la pena. Lo sport quindi come veicolo importante per raggiungere risultati sociali.
Nel mese di maggio Vivicittà Porte Aperte prevede ulteriori tappe, tra le quali Pavia, Enna, Ferrara, Aosta e Sassari.